Third Chapter: Miriam.

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-e quindi suoni in un gruppo?- chiesi mentre giravo il sugo e lo guardavo seduto su una sedia dell'isola in marmo.

-già, tu invece, lavori in un negozio di dischi vorrà dire che ti piace la musica come minimo.- disse retorico

-oh sì mi piace, molto. Suono il basso e il pianoforte.- sorrisi, quella chiacchierata con lui era mica male, forse non era così idiota come pensavo.

-veramente?!- chiese sbalordito e poi riprese -anche io suono il basso!-

Mi girai veloce verso di lui -seriamente?-

-si!-

-cavolo wow- sorrisi e lui ricambiò

-forse non sei così male come coinquilina, d'altronde stai cucinando da due giorni. E fidati, io ai fornelli sono un disastro e grazie a dio che ci sei tu.- rise e Risi anche io

Scolai la pasta mettendoci il sugo sopra presi poi due piatti per fare le porzioni mettendone una davanti alla faccia di Calum che mi ringraziò

-figurati.- risposi iniziando a mangiare anche io.

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Uscii dalla doccia avvolgendomi un asciugamano rosa intorno al corpo, era ormai due settimane che vivevo con Calum e dopo tutto avevamo stretto un rapporto decente, sembravamo quasi amici.

Aprii la porta uscendo solo con indosso quel pezzo di stoffa.

-Calum, la doccia è libera.- urlai

-perfetto grazie!- sentii dal salotto, entrai in camera mia buttando in terra l'asciugamano.

Dopo aver chiuso la porta, infilai un paio di mutande nere ed un reggiseno dello stesso colore, presi dall'armadio una t-shirt XXL regalatemi da Butch "io non metto maglie così grandi" vabbeh, a me piaceva.

Sopra c'era scritto "you cant talk to me, today. Or tomorrow, or never"

Adoro.

Infilai delle calze e uscii dalla stanza ancora con i capelli bagnati, raggiunsi il divano dove mi buttai trascinando con me Maximus strapazzandolo di coccole ed accendendo la TV.

Era sabato, ed era particolarmente caldo.

Dopo qualche ora che io e Calum guardavamo un programma su delle spose che gareggiavano su "chi fa il matrimonio migliore", commentando spudoratamente tutto ció che accadeva, la suoneria del suo telefono interruppe un mio fantastico commento negativo sul vestito di una delle damigella della sposa messicana.

-Ciao anche a te Ash...- sospirò -piantala di urlare come una donna!- si lamentò beccandosi una mia occhiataccia, mi mimò un "scusa"con le labbra e continuò ad ascoltare il suo amico.

-okay, si le chiederò appena appendo la chiamata.- annuì inconsapevolmente mentre io mi rigirai verso la televisione facendo una strana faccia quando vidi un vestito da sposa orrendo.

-Skipper?- mi girai verso Calum

-dimmi.- risposi spostando con non troppa voglia il cuscino sotto il mio braccio.

-Ashton chiede se ti unisci a noi sta sera, c'è un evento in un pub mica male.- sorrise

-mh, ci penserò.- sospirai –non che mi piaccia tanto il tuo amico bionda, ha un fare di merda.- mi guardò un po' storto

-luke intendi?-

-suppongo, non mi ricordo tutti i nomi. Li ho visti solo il primo giorno che ero qui.- risposi prendendo in braccio Rufus che rombava sotto al divano

The friend of my roommate || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora