Seventh Chapter: Corsetta fuori programma.

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Le luci soffuse e colorate vagavano nella stanza illumiando i volti sudaticci delle persone presenti, c'era un odore acre che ricordava l'alcool, sudore e profumi a poco costo.

Io ed Arizona eravamo in mezzo alla folla a ballare come due ossesse, facendo strane mosse e buffe facce mentre in mano stringevamo un cocktail.

Uno dei tanti della serata.

-forse dovremmo fare una piccola pausa, che ne pensi?- disse ridacchiando ed alzando un po' la mano dove teneva il bicchiere di vetro.Risi e feci di no con la testa, lei mi diede una piccola spinta e scoppiò a ridere.

-dai, Skip mi suda anche la riga del culo fra un po'!!- urlacchiò finta disperata.

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Il club in cui ci trovavamo era poco fuori città e la gente gremitava all'interno così come all'esterno. Un posto perfetto dove perdersi insomma. Avevamo deciso di passare del tempo io e lei cercando di nascondere più informazioni possibili ai ragazzi che ovviamente avevano cercato di capire dove ci trovassimo. Non che non li volessi intorno, anche perché in ogni caso iniziavo a volere ""bene"" a tutti e quattro, ma piuttosto perché mi andava di fare un po' di festa.

In norvegia ero la tipica ragazzetta ribelle a cui piacevano le feste e il divertimento periocoloso; o meglio, non ero una tipa da feste tipiche diciamo che apprezzavo il ballare ma non la gente che lo faceva intorno a me.

Fatico a spiegare cosa intendo.


-okay, skipper io vado a prendere qualcos'altro da bere, vieni anche tu!- disse Ari, la guardai un po storta ma infine la seguii sgusciando tra le persone.

Avevamo gia bevuto parecchio, ma in confronto a molte ragazze l'alcool lo reggevamo abbastanza bene.

Arrivammo al bancone ridacchiando per una stupida battuta da parte di Arizona e ci appoggiamo con nonchalance facendo gli occhi dolci al cameriere che avevamo soprannominato Tommy (in realtà non eravamo nemmeno a conoscenza del suo vero nome ma non eravamo particolarmente interessate a conoscerlo)

-TOMMYYY ciaaaao, mi faresti due fantastici moijto?- Arizona aveva un modo tutto suo per sedurre i ragazzi e per quanto diventasse strana nel farlo era una vera calmita.

-ma certo belle donzelle- sorrise lui, lo guardai e ricambiai il gesto ricevendo un occhiolino tutto meno che casto.

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-hey ciao bambolina.- stavo afferrando il bicchiere colmo di liquido e ghiaccio quando un braccio mi si posò sulle spalle stringendomi in una morsa puzzolente di alcool, dopobarba e sudore.

Storsi il naso e guardai in faccia l'uomo che mi si era accollato.

-scusami hulk, ma non sono in cerca di uomini sta sera, stavo giusto pe- mi interruppi a metà frase quando notai Ariziona in pista con un ragazzo.

Mi salì un inquietudine ed un nervoso mentre mi rigiravo in direzione del uomo che mi provocò un istinto di fuga

-stavi giusto per venire con me vero?- rise di gusto afferrando il mio polso con una mano, spalancai un po' gli occhi e un senso di nausa mi prese alla sprovvista, sapevo che non era causato dall'alcool e cercai di reagire beccandomi solo una spinta contro il bancone.

Per mia sfortuna eravamo in un punto un po' "nascosto" ai camerieri e fin troppo coperto dalla gente

-lasciami idiota, il mio ragazzo ti ucciderebbe se lo sapesse!- cercai di intimorirlo senza alcun risultato, anche perché lui si mise a ridere.

The friend of my roommate || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora