•Prima lezione di Trasfigurazione•

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«Granger, sei bellissima.»
Aprii gli occhi e incontrai le sue iridi color tempesta. Era sopra di me, con solo i boxer addosso. Aveva degli addominali scolpiti e ben evidenti. Si reggeva sugli avambracci, mostrando i suoi muscoli così belli. La sua pelle pallida e chiara risaltava i suoi occhi, grigi come le nuvole cariche di acqua. I suoi capelli biondi erano scompigliati, e alcune ciocche gli ricadevano sul viso. Mi accorsi di indossare solo l'intimo, ma non mi preoccupai. Ero troppo occupata ad ammirare quell'eterea bellezza che si sosteneva dirompente sopra di me.
«Sei così bello e desiderabile, Draco Malfoy. Voglio fare l'amore con te, ora!»
Lui sorrise e mi baciò lungo tutto il corpo, che fu scosso da brividi di piacere. Le sue labbra erano così dolci e soffici sulla mia pelle, sudata e accaldata dal desiderio.
«Oh, Draco. Non farmi penare. Esaudisci la mia richiesta....ti prego!»
Lui non se lo fece ripetere due volte.  Strappò le mie mutandine e si infilò dentro di me, provocando gemiti che uscirono dalla mia bocca.
«Oh, si, Draco. È tutto così bello.»
Mi aggrappai alle sue spalle, cercando di assecondare i suoi movimenti. Stavo per raggiungere l'orgasmo grazie alle spinte dolci e sensuali di Draco, quando sentii una voce che mi chiamava.
«Hermione, svegliati. Per piacere.»
Aprii gli occhi e l'immagine di Draco su di me scomparve, sostituita dalla figura di Ginny davanti al mio letto, che mi fissava con uno sguardo sconvolto.
«Hey Ginny! Perché mi hai svegliata?»
«Perché? Perché?!»
Scosse la testa e si mise le mani tra i capelli. Sembrava turbata da qualcosa.
«Perché parlavi nel sonno, Herm!»
Rimasi paralizzata. Se quello con Draco era solo un sogno, quello che avevo detto mentre dormivo era...mi finì la saliva per traverso e inizai a tossire.
«Che...che cosa...dicevo?»
La guardai negli occhi e lei si sedette vicino a me.
«Vuoi le testuali parole che ti ho sentito dire?»
Annuii e il mio cuore cominciò a battere all'impazzata.
Lei si schiarì la voce.
«Bene, hai detto: 1. Sei così bello e desiderabile, Draco Malfoy. Voglio fare l'amore con te, ora! 2. Oh Draco, non farmi penare. Esaudisci la mia richiesta...ti prego! 3. Oh, si, Draco. È tutto così bello.»
Cominciai a tremare. Aveva sentito tutto. E da quando facevo quei tipi di sogni?
«Ah, ehm...ok...»
Lei scoppiò a ridere.
«Dovresti vedere la tua faccia. Sei diventata rossa come un peperone. E si che il sogno l'hai fatto tu.»
Cercai di non pensare al sogno, anche se era così realistico, e indossai la divisa, dopo aver fatto una doccia per calmare i nervi tesi. Sistemai la camicia e la cravatta, legai i capelli ancora un po bagnati in una coda e mi guardai allo specchio. Il rossore non era ancora scomparso.
«Hermione, sei pronta? La partita sta per iniziare!»
Presi la borsa e mi avvicinai a lei.
«Si. Ehm...Ginny...riguardo il sogno...»
Lei mi fece l'occhiolino e aprì la porta.
«Tranquilla, ho la bocca cucita.»
Uscimmo dal dormitorio Grifondoro e ci fiondammo giù per le scale. Quando arrivammo allo stadio le squadre erano già schierate, e la partita stava per iniziare.
Ci sedemmo vicino a Luna, che ci aveva tenuto i posti, e mi concentrai sulla partita. Intravidi Malfoy, che era fermo alla mia destra, dall'altra parte del campo.
«Vedi Harry?»
Sorrisi debolmente. Ginny era proprio innamorata, e per fortuna Harry riusciva a renderla felice.
Indicai in alto, alla nostra sinistra.
«È la...»
Poi tornai a fissare il mio sguardo sul Furetto. Il punteggio era 60-40 per i Serpeverde. Harry doveva prendere il Boccino d'Oro se volevamo vincere, perché i Serpeverde erano piuttosto bravi. Ad un certo punto Malfoy scattò con la sua scopa. Aveva localizzato il boccino e lo stava inseguendo. Harry se ne accorse e cominciò a inseguire il Furetto, che però era diventato molto agile e riusciva a tenergli testa.
«Forza Harry! Ce la puoi fare!»
Urlò Ginny, cercando di incitare il suo fidanzato. Nel mentre che quei due inseguivano il Boccino, i Serpeverde erano ancora in vantaggio, con un punteggio di 100-70.
«Non è possibile! Ma che gli prende a Ron! Non ha mai parato così male! Dai Grifondoro!»
'Forza Malfoy', pensai io. Cosa, no! Io sono una Grifondoro e devo tifare per loro! E allora perchè speravo che Draco prendesse il boccino?
Osservai Malfoy, che con un altro scatto si distanziò da Harry e si avvicinò tantissimo al Boccino, quasi a sfiorarlo, talmente vicino che...
Ginny si alzò in piedi.
«Noooo!!!»
Ma era troppo tardi. Draco Malfoy era riuscito a prendere il Boccino d'oro, facendo vincere ai Serpeverde la partita con 300 punti, mentre i Grifondoro avevano fatto 130 punti. Finita la partita andai nella Sala Grande per il pranzo, dove i Serpeverde facevano festa al loro capitano, Malfoy, mentre i Grifondoro avevano tutti una faccia da funerale. Mi sedetti vicino a Neville e cominciai a mangiare in un silenzio di tomba, interrotto solo dalle urla degli amici di Draco. Finito il pranzo mi alzai e consegnai la tabella con orari e piani per le ronde ai prefetti, e poi mi diressi verso l'uscita, ma fui richiamata dalla sua voce, dolce e roca allo stesso tempo, capace di farmi irrigidire all'istante. Che cosa mi stava succedendo?
«Hey Granger!»
Mi girai nella sua direzione. Era seduto al suo tavolo, e quando lo guardai mi fece il suo solito ghigno.
«Sono stato bravo?»
Urlò per farsi sentire sopra la baraonda, attirando su di se e su di me molti sguardi. Annuii soltanto e gli sorrisi, poi uscii dalla sala, lasciandolo ai festeggiamenti per la vittoria. Salii al primo piano e mi diressi verso la biblioteca. Sistemai le mie cose al solito tavolo, nascosto da sguardi indiscreti, e ottimo per lezioni segrete con Malfoy, quindi feci il giro degli scaffali in cerca di manuali di Trasfigurazione. Una volta trovati, cominciai a scrivere su una pergamena tutte le cose da sapere sulla Trasfigurazione: definizione, le varie categorie, gli incantesimi. Tutto. Dal primo al settimo anno. Quando finii di scrivere mancava mezz'ora alla lezione con Malfoy, e mi faceva male la mano. Chiusi qualche secondo gli occhi, o almeno, per me furono pochi secondi. Nel momento in cui li aprii, vidi Malfoy seduto di fronte a me, che mi osservava e sorrideva.
«E tu quando sei arrivato?»
«Circa cinque minuti fa.»
Sbuffai e stropicciai gli occhi. Poi mi concentrai sulla figura davanti a me, non riuscendo però ad evitare di pensare al sogno, ai muscoli che nascondeva sotto la divisa...Scacciai subito quel pensiero.
«Oggi facciamo una veloce lezione teorica, un ripasso di tutti gli anni, e le prossime volte faremo lezioni pratiche. Hai qualcosa su cui prendere appunti?»
Lui annuì e prese pergamena e calamaio.
«Anche se i tuoi appunti non sono niente male. Gli ho letti mentre dormivi.»
«Ah ok. Ti darò quelli, allora.»
Mi alzai e andai a sedermi vicino a lui. Poi iniziai a spiegare.
«Prima di tutto, dammi una definizione di Trasfigurazione.»
Mi ripresi gli appunti che aveva sul tavolo e lo osservai mentre si concentrava per cercare una risposta soddisfacente.
«Ok. La trasfigurazione è una forma di magia che ci insegna a trasformare un oggetto in un altro, mutandone le caratteristiche iniziali. Può essere usata sia su oggetti inanimati che su oggetti animati, quindi animali o persone oppure solo su parte di essi. Le combinazioni di questa materia sono molte: possiamo trasfigurare un oggetto in un animale, un animale in un oggetto, o una persona o parte di essa in un animale. Oltre a questo la Trasfigurazione insegna anche l'Evocazione e l'Evanescenza. La prima consente di creare oggetti o animali dal nulla; la seconda invece di far scomparire oggetti.»
Quando finì di parlare annuii e gli feci un applauso.
«Complimenti Malfoy. Direi che le nozioni base le sai, oppure che hai letto con attenzione i miei appunti. Ora passiamo ai fattori che ogni mago deve tenere a mente quando esegue un incantesimo di trasfigurazione. Te li ricordi?»
Lui scosse la testa.
«Solo alcuni.»
«Fa niente. Dimmi quelli che sai.»
Annuì e poi contò mentalmente i fattori.
«Allora, la trasformazione è sempre influenzata dal peso corporeo, dalla ferocia, dal potere della bacchetta, dalla concentrazione e poi me ne manca una.»
«Già...la quinta...»
Lui sbatté la mano sul tavolo.
«Ma certo! La quinta variabile sconosciuta. Ce l'ha spiegato la McGranitt durante il primo anno.»
Sorrisi alla sua affermazione. Come teoria non era messo tanto male.
«Bene Malfoy, mi stupisci. Vediamo...quali sono i quattro rami della Trasfigurazione?»
Lui sorrise e batté le mani.
«Questa è facile. Trasformazione, Evanescenza, Evocazione e Detrasfigurazione.»
Era bello vederlo sorridere, specie se sorrideva senza mostrare il ghigno.
«Esatto. La Trasformazione, che cos'è e quali sono i suoi tre sottotipi.»
Malfoy cambiò posizione sulla sedia, appoggiando le scarpe sul tavolo.
«Allora... La Trasformazione si riferisce ad ogni Trasfigurazione che deforma o altera in qualche modo un oggetto. Le sue tre sottocategorie sono...»
Si mise la mano tra i capelli mentre ragionava, e poi fissò i suoi occhi sui miei. Io osservavo attentamente ogni suo singolo movimento.
«...la Trasfigurazione Umana, che è un tipo di trasformazione in cui si trasfigurano delle parti di corpo o l'intero essere umano in un 'altra forma. È la più complessa e ce le insegnerà la McGranitt per i M.A.G.O., e inoltre comprende altri tipi di trasformazione, e cioè l'Animagus, il Metaformomagus e il Lupo Mannaro.»
«Perfetto. Non serve che ti chieda cos'è una Animagus o un Metaformomagus, vero?»
Lui scosse la testa.
«Bene, e in ogni caso è tutto scritto nei miei appunti. Altra sottocategoria?»
Il Furetto si riscosse dai suoi pensieri e continuò la sua spiegazione.
«Si, lo Scambio. Durante lo Scambio abbiamo due oggetti, e una caratteristica fisica di uno è scambiata con quella dell'altro.»
«Ok. Ultima sottocategoria?»
Ci pensò un attimo e poi sul suo viso comparve il ghigno. Ahia, brutto segno.
«L'ultima sottocategoria della Trasformazione è la Trasformazione Trans-specie, che è appunto una trasformazione magica che cambia l'oggetto o animale scelto in un'altra specie. Per esempio...»
Si avvicinò di più a me, poi prese i manici della mia sedia e la attaccò alla sua. Eravamo uno di fronte all'altro, le gambe che praticamente si scontravano.
«Per esempio, cosa?»
Avevo la salivazione ridotta a zero. Sapevo che stava per dire qualcosa di stupido. Lui prese il mio viso tra le sue possenti mani e mi baciò le labbra, in un veloce bacio a stampo. Fissai i miei occhi sulla sua bocca.
«Per esempio, se prendessi la specie Hermione Granger, una specie molto intelligente e fuori moda, e decidessi di trasformarla in una super-macchina del sesso...»
Sbadabam! Eccolo! Lo sapevo. Sgranai gli occhi e stavo per controbattere, ma fui bloccata dalle sue labbra, che si posarono sulle mie.
Mi baciò con dolcezza misto a passione, in un bacio agrodolce. Il suo respiro sapeva di menta e liquirizia, e le sue labbra erano così morbide che lo avrei baciato all'infinito. Stavo per concedere alla sua lingua di insinuarsi tra le mie labbra, ma proprio in quel momento lui mise fine al bacio. Lo guardai nelle sue iridi grigie, la bocca semiaperta. Lui sorrise e poi si leccò le labbra.
«Sai Granger, hai un buon sapore. Le tue labbra sanno...di biscotti al limone.»
La sua voce roca mi mandò scariche lungo la schiena e mi ricordò il sogno.
Dio, Hermione! Datti un contegno.
Fissai lo sguardo sugli appunti per riprendermi.
«Dove...dove eravamo...rimasti?»
«Al mio stupendo esempio di Trasformazione Trans-specie...»
Non lo guardai, ma capii che stava facendo un sorriso malizioso.
«Giusto. Ehm...gli altri rami della Trasfigurazione sono l'Evanescenza, che come avevi già detto tu è l'arte di far svanire le cose e si affronta per i G.U.F.O; l'Evocazione, che è il contrario dell'Evanescenza, ed è più difficile di questa in quanto si affronta ai M.A.G.O, e serve per far comparire dal nulla le cose; infine ultimo ramo della Trasfigurazione è la Detrasfigurazione, che è l'arte di invertire una precedente trasfigurazione, e per questo motivo è considerata anche un contro-incantesimo. Fin qui hai capito tutto?»
Lui annuì e io gli passai gli appunti.
L'ora successiva gli spiegai velocemente tutti gli incantesimi per le varie Trasfigurazioni, evitando prontamente di entrare nell'argomento bacio. Quando finii di parlare erano già le 19.30.
«Bene, ripassati tutto quello che abbiamo fatto oggi. Definizioni e incantesimi. Trovi tutto negli appunti.»
Mi alzai e sistemai nella borsa le mie cose.
Lui mi bloccò un braccio.
«Ci vediamo dopo cena, per la ronda e per la lezione.»
«Certo. A dopo!»
Gli sorrisi e uscii dalla biblioteca, diretta verso la Sala Grande.

Spazio autrice: Ciao a tutti! Quarto capitolo...spero vi piaccia. Mi scuso se ci ho messo un po per pubblicarlo, ma sono a Londra, e non ho sempre un wifi da usare. Che dire...grazie di leggere la storia...e fatemi sapere se vi piace. Ciaoooo!!!

Giada

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