•Accetto, ma...•

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Erano passati due giorni da quello strano incontro sulla torre, e con Malfoy non ci avevo più parlato. Ogni volta che incontravo i suoi occhi in sala da pranzo o a lezione, sembrava chiedermi con una domanda muta se mi fossi decisa, ma il problema era quello: non sapevo se dirgli di si o di no. L'attimo prima cercavo di dimenticare tutti i dispetti e tutte le offese da lui subite, concentrandomi solo sul Malfoy triste e indifeso della torre, ed ero propensa per il si. Ma l'attimo dopo tutti i rancori nei suoi confronti riaffioravano dalla mia mente come fontanelle di acqua ghiacciata, e la parte del no si faceva largo nella mia testa. Così feci la cosa che mi riusciva meglio: mi rinchiusi in biblioteca, lontana da tutto e da tutti. Dovevo fare una ricerca di Trasfigurazione quindi feci il giro degli scaffali e presi quattro volumi che secondo me potevano andare bene. Cominciai a sfogliarli, ma tutte le volte che cercavo di concentrarmi sulla ricerca, la mia mente volava verso una grossa insegna al neon che diceva "Trasfigurazione ----> Helps Malfoy". Provai e riprovai ad ignorarla e a concentrarmi per almeno una ventina di volte, e alla fine, sconfitta, chiusi i volumi e li rimisi al loro posto. C'era un'unica soluzione per levarmi quella tremenda insegna dalla testa. Dovevo trovare Malfoy. Uscii dalla biblioteca di corsa, cercando di pensare ai posti in cui un arrogantissimo Serpeverde poteva trovarsi. Nei sotterranei, in un bagno X a scoparsi qualcuna, nella sala da pranzo a cazzeggiare, nel campo da Quiddich per l'allenamento pomeridiano, nella sala comune del dormitorio dei Serpeverde...
Ok, troppi posti in cui cercare e poco tempo a disposizione.
Piano 2: avevo bisogno della Mappa del Malandrino. Corsi su per le scale fino al settimo piano, e quando arrivai davanti al ritratto della Signora Grassa ero senza fiato.
«Parola d'ordine, Granger.»
«Alohomora.»
Entrai nella sala comune, e solo in quel momento mi ricordai che erano due giorni che non parlavo con Ron e Harry. E chi aveva la mappa? Harry ovviamente. Sbuffai e constatai che loro non erano li. Quindi, o erano in giro per il castello, o erano nella loro stanza. Pregai tutti i Santi possibili che l'opzione giusta non fosse la seconda e salii le scale, ma invece di entrare nel dormitorio femminile entrai in quello maschile. Aprii lentamente la porta della loro stanza, che per mia grande fortuna era vuota. Feci un sospiro di sollievo ed entrai, chiudendomi la porta alle spalle. Cercai nel baule di Harry finché non la trovai. Quello doveva essere veramente il mio giorno fortunato. La presi in mano. Alla vista sembrava una normale pergamena, quindi afferrai la bacchetta, e sfiorando con questa la pergamena dissi: «Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.»
Sulla carta comparve la mappa dell'intera Hogwarts, e cominciai a cercare il nome di Draco Malfoy. Trovai invece Harry e Ron, che erano da Hagrid. Continuai a cercare quello stupido Furetto Platinato, e alla fine lo trovai. Era nel campo di Quiddich, insieme alla squadra Serpeverde. Non mi servivano altre informazioni.
«Fatto il misfatto.»
La mappa tornò ad essere una normalissima carta di pergamena. Rimisi tutto dove lo avevo trovato e poi corsi fuori dal dormitorio maschile e dalla sala comune, senza farmi vedere. Corsi di nuovo giù per le scale, con il fiato corto. Quanto avrei voluto un ascensore babbano in quel momento!
Arrivata nell'atrio, presi una grande boccata di aria e uscii dalla scuola. Fui investita dall'aria gelida di un normale pomeriggio autunnale. Camminai a passo svelto fino al campo da Quiddich, dove i Serpeverde si stavano ancora allenando. Avrei dovuto aspettare, quindi mi sedetti sulle tribune, senza farmi notare. Non c'era quasi nessuno, tranne qualche amico di Draco e alcuni Tassorosso e Corvonero, che osservavano con un'espressione preoccupata in volto la squadra del Furetto allenarsi.
Guardai anche io Draco, che volava ad una velocità allarmante e con una agilità impressionante dietro al Boccino d'Oro, e quando lo afferrò e posarono tutti le scope a terra capii che l'allenamento era finito. Era arrivato il momento di affrontare Draco Malfoy. Corsi giù dalle tribune e lo aspettai fuori dallo spogliatoio. Dopo un po cominciarono ad uscire alcuni Serpeverde, che mi lanciarono occhiate maliziose e odiose allo stesso tempo. Non li degnai di un saluto e attesi finché il Furetto non uscì dallo spogliatoio. Stava chiacchierando con due compagni di squadra, e quando mi vide rimase paralizzato. Sbuffai e mi avvicinai a loro.
«Vi dispiace lasciarci soli? Dovrei parlare con D...Malfoy su cose da Capo Scuola.»
I suoi due amici gli lanciarono uno sguardo perplesso e se ne andarono, lasciandoci soli davanti agli spogliatoi. Improvvisamente tutta la sicurezza che avevo scomparve, e i miei piedi diventarono alquanto interessanti da osservare.
«Hai preso una decisione, Granger?»
Fui costretta ad alzare lo sguardo, perché dalla sua voce non riuscivo a capire se fosse preoccupato, ansioso o scocciato. Lo guardai solo un secondo, prima di annuire e di girarmi, cominciando ad incamminarmi verso il castello. Come previsto lui mi seguì, si mise di fianco a me, e attese una mia risposta. Entrammo nella scuola in un silenzio carico di tensione. Avvertivo la sua presenza vicino a me, grazie al suo respiro irregolare, ma non volevo guardarlo negli occhi. Davanti alla biblioteca mi fermai, e lui rischiò quasi di finirmi addosso.
«Perché mi hai portato qui, Granger?»
«Perché è qui in biblioteca che ci incontreremo per le ripetizioni di Trasfigurazione.»
Sul suo viso comparve un enorme sorriso, che non gli avevo mai visto e che era veramente bello. Completamente diverso dal suo caratteristico ghigno.
«Quindi...»
Lo bloccai con la mano, appoggiando un dito sulle sue labbra, e stupendomi di me stessa per il gesto avventato.
«Non così in fretta, Draco. Non saltare a conclusioni errate. Non ho ancora finito.»
Lui mi guardò, lo sguardo confuso e speranzoso.
«No..non capisco...accetti o no?»
Feci un respiro profondo e cercai di cambiare idea un'ultima volta, ma ormai avevo deciso.
«Accetto, ma...»
Lui mi intimò con le mani ad andare avanti.
«...ma voglio qualcosa in cambio. Decidi tu cosa. Ti do tempo fino a domani per decidere.»
«Qualsiasi cosa?»
Annuii e cominciai ad allontanarmi. Poi mi rigirai verso di lui, a qualche metro di distanza. Notai il ghigno che aveva ripreso possesso del suo viso, ma feci finta di non notarlo, conscia del fatto che stava già pensando a qualcosa di malizioso.
«Ci vediamo qui alle 17.00. Non fare tardi se no cambio idea e non ti aiuto. E se dovessi decidere prima cosa darmi in cambio delle mie ripetizioni, sai dove trovarmi.»
Salutai con un gesto della mano il Furetto e me ne andai.
«Granger! Ricordati che questa sera abbiamo la riunione con i prefetti per decidere le ronde!»
Mi bloccai a metà strada e mi girai di scatto.
«Cosa...»
«Questa sera...»
«Ah ok. Giusto, la riunione. Grazie di avermelo ricordato.»
Svoltai l'angolo e fui subito assalita dai rimorsi. Forse avrei dovuto decidere io cosa ricevere in cambio. Sicuramente Malfoy mi proporrà qualcosa di tremendo e non alla mia portata. Forse non avrei neanche dovuto accettare. Forse avrei dovuto semplicemente accettare senza chiedere niente in cambio, o forse avrei dovuto mandarlo al diavolo già due giorni fa, rifiutando la sua richiesta di aiuto. E come avevo fatto a dimenticarmi della riunione? Come ero arrivata al punto che se non me lo avesse ricordato quel Furetto non ci sarei andata?
Mi misi le mani nei capelli e cercai di tranquillizzarmi. Ero troppo stressata e avevo troppe cose a cui pensare, per quello cominciavo a dimenticarmi le cose più importanti. Ma chi voglio prendere in giro? La mia era tutta distrazione! Stavo diventando veramente troppo distratta e sbadata!
Ecco, era successo di nuovo, mi ero persa nei miei pensieri. Andai a sbattere contro qualcosa, o meglio contro qualcuno.
«Hey Hermione. Tutto bene? Mi sembri un po distratta ultimamente.»
Mi appoggiai contro il muro per far passare il dolore alla testa e solo in quel momento mi accorsi che Ginny mi osservava preoccupata.
«Come, scusa?»
Lei sbuffò, mentre si massaggiava la testa.
«Ho detto che sei un po distratta ultimamente. Va tutto bene?»
Annuii, ma senza convinzione. Andava tutto bene? Assolutamente no. Erano successe troppe cose in poco tempo. Prima il litigio con Harry e Ron, poi la richiesta di Malfoy e la mia stupida idea di chiedere qualcosa in cambio. Dovevo parlarne con qualcuno. Ginny si accorse della mia confusione mentale e mi abbracciò.
«Vuoi parlarne?»
Annuii e poi camminammo verso il dormitorio dei Grifondoro.
«Non so cosa mi prende ultimamente. Sono molto distratta, e litigo facilmente con tuo fratello e Harry. E poi ci aggiunge anche quello stupido...»
Mi bloccai a metà frase, ricordandomi che Malfoy aveva detto di tenere segreto il discorso delle ripetizioni di Trasfigurazione.
«Quello stupido, chi?»
Scossi la testa.
«Nessuno. Questa sera ci sei alla riunione per le ronde mensili?»
Disperato tentativo di cambiare discorso.
«Ovvio che si. Herm, fermati.»
Mi fermai un secondo prima di andare a sbattere contro il quadro della Signora Grassa.
«Grazie, Ginny.»
«E di che. Alohomora »
Anticipò la domanda della Signora Grassa ed entrammo nella sala comune. Ci sedemmo nel divano di fronte al caminetto e io tirai fuori dalla borsa la ricerca di Trasfigurazione, di cui avevo scritto si e no mezza facciata.
«Come ti trovi con Malfoy?»
Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.
«Come scusa?»
Lei notò la mia espressione imbarazzata e scoppiò a ridere.
«Ma cosa hai capito?!? Intendo che siete tutti e due Capo Scuola, e mi chiedevo come ti trovi con lui come 'collega'.»
Rilasciai il respiro che non mi ero accorta di aver trattenuto.
«Ah ok. Se ti interessa saperlo non lo sopporto! È così odioso, arrogante, stronzo, maleducato...»
Lei mi sorrise e io non capii perché mi guardava come per dire che non credeva ad una sola parola.
«Se ti sta così antipatico, perché questo pomeriggio sei andata a guardarlo mentre si allenava?»
Rimasi spiazzata. Come faceva a sapere che ero andata a parlargli?
«Scusa, come...»
«Mio fratello. Lui e Harry hanno guardato la mappa, quando sono tornati in stanza, e hanno visto il tuo nome vicino a quello di Malfoy. Devo dire che non sembravano molto contenti. Quindi, hai una relazione con Malfoy?»
Non sembrava irritata o arrabbiata. Solo...curiosa. Mi guardava aspettando una risposta.
«No, Ginny. Tra me e Malfoy non c'è niente. È vero, sono andata a cercarlo, ma solo per ricordargli la riunione di questa sera.»
Mi sentivo così in colpa di dirle una bugia, ma non potevo proprio dirle dell'accordo tra me e il Furetto. Non potevo dirle che avrei dato lezioni di Trasfigurazione a Draco Malfoy in cambio di chissà che cosa.
Lei sembrò delusa della mia risposta.
«Ah. Tutto qua? Niente storia piccante?»
Scossi la testa.
«Peccato. Stareste bene insieme.»
Scoppiai a ridere e mi alzai.
«Come no, Ginny. Senti, vado in biblioteca a finire la ricerca di Trasfigurazione. Ci vediamo a cena.»
«Va bene. A dopo.»
Salutai la Rossa e uscii dalla sala comune.

Spazio autrice:
Ciao a tutti!!! Secondo capitolo della storia!! Spero vi piaccia. Non penso che farò uno spazio autrice in ogni capitolo, perché potrebbe capitare che ogni tanto ne pubblichi più di uno in un giorno. Detto questo...spero che la storia vi piaccia e che vi soddisfi. Non vi voglio anticipare niente...ma sto pensando ad un sequel, nel caso la storia riscontri un certo 'successo'.
Buona lettura!!!!
Fatemi sapere attraverso commenti e like come vi pare la storia!! E se vi piace, potreste aiutarmi a farla conoscere anche ad altri? Grazie mille!!!

Ciao!!!!

Giada

Lezioni di Seduzione ~Dramione~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora