Capitolo 1: L'inizio.

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CAPITOLO 1: L'inizio.

Ciao a tutti :D. È da tempo che scrivo questa storia e finalmente mi sono decisa a pubblicarla...Benvenuti in questa mia nuova storia! I capitoli saranno un po' lunghetti rispetto a quelli che scrivo di solito. Spero vi piaccia e che abbia tanti mi piace. Se vedrò un buon numero di lettori e di mi piace continuerò a scriverla e a pubblicare altri capitoli, se non ne vedrò beh, cancellerò la storia continuando a scriverla per conto mio.

Quindi votate e votate.

Ciauzzz!

La festa non le era piaciuta per niente, troppa gente, alcool, fumo, droga e musica ad alto volume, ma d'altronde cosa poteva aspettarsi da una combriccola di adolescenti affamati dal desiderio del divertimento? Proprio nulla se nonché questo. Non le erano mai piaciute le feste, trovava piacevole mangiare una pizza con gli amici, fare qualche passeggiata e legger un buon libro. Ma questo non era di certo normale per la sua età, forse la prendevano continuamente di mira per ciò? Si proprio così. A quella festa non ci sarebbe mai andata se non fosse stato per i suoi amici Christopher King  e Sarah White di cui si fidava molto, ma quella sera avevano bevuto parecchio per i suoi gusti. Si erano allontanati da un bel po' di tempo e stava iniziando a preoccuparsi non solo per loro, ma anche per il tizio che cercava di toccarle il lato B. La sala era piccola, affollata, piena di luci colorate, cassette con file di alcolici e cartelloni ovunque. Decisa a scappare dalla mano curiosa che si addentrava fra la folla per arrivare al suo sedere si mise a cercare le teste dei suoi amici, ma non li vedeva da nessuna parte, ma all'improvviso la musica si zittì e tutti cominciarono a guardare un certo punto nella stanza. Con fare cortese si spinse tra la massa di adolescenti che gridava all'impazzata parole a vanvera a causa dell'alcool e con sua grande sorpresa riuscì a superarli. La scena che le si presentava davanti le diede un espressione tra un misto di shock e ribrezzo:  Due ragazzi apparentemente ubriachi si stavano baciando con fare volgare, ma quelli non erano dei semplici sconosciuti, ma i suoi amici.  Ancora stupita dalla scena si fece forza e timidamente li strattonò via dalla sala fino ad uscire fuori dalla "discoteca".

L'aria fredda d'inverno stuzzicava la sua pelle facendole drizzare i peli delle gambe (di certo lo striminzito abito rosso che le arrivava alle ginocchia non la copriva molto, ma lo aveva scelto fra i tanti abiti dell'amica solo perché era di quel colore).

<< Che cavolo pensavate di fare? >> Chiese ad entrambi scioccata e arrabbiata allo stesso tempo.

<< Sta zitta, hai rovinato la parte migliore. >> Rispose Sarah barcollando con un sorriso da ebete stampato in volto.

<< Andiamo vi riporto a casa! >> Ordinò ad entrambi severa.

Dopo varie proteste e parole buttate al vento riuscì a convincerli e con cura mise in moto la sua Fiat 500 (ovviamente rossa) che partì all'istante. Le strade erano avvolte da un manto stellato, l'asfalto era deserto e questo la fece preoccupare, era un po' tardi, ma non così tanto. Vide degli occhi color oro in lontananza che spiccavano come un faro nel porto che cerca di far trovare la strada ai marinai avvolti nel buio della notte. Quegli occhi appartenevano ad una figura, un uomo anzi un ragazzo che si fece sempre più vicino, per non investirlo frenò di colpo sbattendo nel manubrio. 

Il ragazzo si avvicinò all'auto e aprendo la portiera con forza gridò stupito << tu mi vedi? >>

<< Sì, sì, certo che ti vedo! >> rispose lei spaventata e confusa allo stesso tempo.

Lo sconosciuto pronunciò delle parole che lei non comprese: << DORMIS >> e con la mano sinistra fece uno strano movimento rapido e a quel punto i suoi occhi s'illuminarono diventando più splendenti di qualsiasi oro al mondo.

The Prophecy of the spirits- L'equilibrio perduto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora