Never let me go. || Shawn Mendes. ||

Capitolo 13.

Shawn's P.O.V

"Amico mio, che ti avevo detto? Con un po' di pazienza tutto è possibile" disse Matthew buttandosi sulla poltrona.

" Sì, hai ragione" sorrisi raggiungendolo. Mi fermai a pensare.

"Ho paura del suo comportamento" affermai bevendo un sorso di caffè.

"Che intendi dire?" chiese sedendosi meglio.

"Non lo so. Dopo i tre giorni in gita, mi ha evitato per un semplice gesto. Chissà che farà ora" sistemai un po' il salotto. Era parecchio in disordine.

"Allora fai lo stesso anche tu" disse con fare ovvio. Mi voltai verso di lui.

"Sei impazzito? Mi sono dichiarato un giorno fa. Ne sei al corrente?"

Matt ha qualche problema, seriamente. Non si può essere così stupidi. O soffre di amnesia o è stupido di suo.

"Non dico che tu debba ignorarla, ci mancherebbe! Solo, non darle troppo peso. Domani a scuola, non andare da lei, lascia che venga lei da te"

Ci riflettei su, non era una pessima idea.

"Sì, non è male il tuo ragionamento. Ti stavo già etichettando come il -deficiente di turno-" lo raggiunsi.

"Hey! Sono intelligente, io" mi ritrovai due cuscini in faccia.

"Ho appena sistemato la casa, stupido" lo sgridai.

"Scusa, mamma" alzai gli occhi al cielo.

Talya's P.O.V

Andai a scuola con Halley. Non ero tanto agitata per l'accaduto di sabato ma sono sicura che appena lo vedrò, andrò in panico.

"Stai controllando l'ansia, è un buon risultato" disse Halley sorridendomi. Feci lo stesso.

"Senti, sono veramente felice per te, okay? Seriamente, tu meriti Shawn" mi abbracciò.

"Grazie Halley" ricambiai l'abbraccio. Sciolse l'abbraccio ed avanzò verso gli armadietti.

"Che materia hai ora?" chiese tirando fuori dei libri.

Guardai l'orario attaccato alla piccola anta del locker.

"Hm geografia!" risposi entusiasta.

"Con Shawn" continuò lei.

"Con Shawn" affermai.

"Aspetta, con Shawn?" chiesi impanicata.

"Dai, andrà bene. Sono sicura che tra pochi giorni parlerai con lui tranquillamente, così come parli con me" mi rassicurò. Annuii sicura.

"Allora ci vediamo a pranzo" la salutai non appena suonò la campanella.

Respirai profondamente.

"Andiamo Talya, sii sicura di te stessa" ripetei più volte.

"Stai serena, okay?" è arrivato, di nuovo.

"Ora sei dalla mia parte?" chiesi prima di aprire la porta.

"Io sono sempre stato dalla tua parte" certo come no. Scossi la testa ed entrai in classe. Era ancora mezza vuota. Scrutai i pochi studenti che c'erano e non appena notai Shawn seduto al banco vicino alla finestra, sorrisi di mia spontanea volontà.

Vado o non vado?

Respirai ancora più profondamente e piano piano lo raggiunsi.

Stava messaggiando con qualcuno. Appena sentì lo strusciare della sedia, alzò lo sguardo e sorrise.