FIGHT

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Sebastian's pov

Non appena arrivo in ospedale vado subito nella sala di emergenze ignorando lo schifoso odore di penicillina e facendomi strada fra le numerose persone che si trovano in mezzo, appena girai l'angolo e varcai la soglia della porta i miei occhi caddero in quelli della rossa a pochi metri da me, lei mi guarda e tutta la paura che ho non fa che aumentare. I suoi occhi sono lucidi e i suoi pugni chiusi, come se vorrebbe impedirsi di crollare e contenersi. I miei occhi senza volerlo si bagnano e assumo la sua stessa espressione, apro le brace proponendole di tuffarsi fra loro e lei non ci pensa due volte, mi stringe e piange, si lascia finalmente andare. A un certo punto anche la persona più forte ha bisogno di una pausa, di un momento di debilita.

Quindi ora devo essere forte io, anche se ho il cuore che batte a mille e una paura immensa di quello che potrei sentire devo essere forte, magari poi mi permetterò di crollare ma ora no. Purtroppo una lacrima traditrice che non era d'accordo col mio discorso mentale mi riga il volto e dietro di lei ne segue un altra e un altra ancora. Quando Emi mi ha chiamato ho capito subito che era successo qualcosa, era da troppo tempo che non sentivo la sua voce debole, fragile, tremante e oggi mentre mi parlava al telefono e tentava di spiegarmi cosa era successo, mentre mandava il mio mondo a puttane, era più tremolante che mai. Non ci pensai due volte ad uscire da quella disco, non senti quello che mi diceva il capo, mi importava poco e nulla perdere il lavoro di DJ, in quel momento il mio mondo si stava distruggendo lentamente, il mio migliore amico che ha un incidente e io non ero con lui, con lui cera Maia la mia ragione di vita anche se lei non lo sa. Due delle persone più importanti della mia vita sono in due sale diverse di questo dannato ospedale a lottare per le loro vite. No, non puoi fare questo Dio, non puoi togliermi anche loro, non puoi. Avviamo tutti lottato tanto e siamo sopravvissuti tutti al nostro duro passato uno più schifoso dell'altro, siamo stati forti, non ci puoi dare ancora delle fottute prove da superare, per più forte che sia una persona una volta che non fa altro che lottare si stanca, le forze si esauriscono e non hai più niente da dare.

Emi si stacca lentamente di me e io tento in vano di asciugare le lacrime traditrice. Cosa è successo? Le chiesi con un filo di voce. Non lo so disse anche lei con un filo di voce ho solo visto mentre portavano Erick in una barella e Maia che lo seguiva, mi sono avvicinata a lei l'ho abbracciata, ha pianto per qualche secondo e poi è svenuta fra le mie brace continuo lei, piena di agitazione e gesticolando con le mani, finendo con un singhiozzo e ricominciando a piangere, io la ripresi fra le mie brace e le accarezzai la testa, poggiata nel mio petto, tranquilla piccola, andrà tutto bene disse trattando di convincere anche me, deve andare tutto bene. Loro e Emi sono le mie ragione di essere forte e se perdo anche loro allora non mi rimarrà niente per cui essere forte, per cui lottare, e non c'è niente di più debole di un lottatore stanco di lottare e che tra l'altro no ha niente per cui farlo.

Scusate eventuali errori.

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