Moments

4; Me lo faccio bastare

Harry

"Sesso. È questo il motivo per cui noi ci vediamo Harry. Solo del buon sesso."

Me lo ripeteva in continuazione, lei

Lei odiava le relazioni. Sembrava quasi avere un'avversione per l'amore.
Voleva il sesso. Solo quello.
Me lo aveva detto anche la prima volta che eravamo usciti insieme.
Mi piaceva davvero. Ero totalmente preso da lei. Ma aveva da subito messo in chiaro le cose.
Ed io me l'ero fatto bastare. Me lo facevo bastare sempre.
Ma ormai per me stava quasi diventando impossibile non dimostrarle il mio amore ogni volta che ci toccavamo. E lei lo sapeva. Stava solo aspettando il momento in cui avrei ceduto completamente per andarsene.
Perché lei non sarebbe rimasta, oh no.

Mi aveva detto anche quello.

"Se mai dovessi innamorarti di me, me ne andrò Harry, e non mi vedrai più. Sai che odio l'amore e tutta quella merda."

Ma io come facevo a non innamorarmi di lei?
Lei che era meravigliosa in ogni cosa facesse.
Lei che faceva voltare ogni ragazzo ogni volta che entravano in un locale.
Lei che amava baciarmi in pubblico per mostrare alle altre ragazze ciò che poteva avere.

Avere per modo di dire, poi.
Perché lei non voleva me. Voleva il mio corpo.
Voleva il piacere che le facevo provare.

Ed io stavo cominciando ad odiarla. Ma la amavo.
Si può odiare ed amare una persona allo stesso tempo?
Non credo, ma io in quel momento lo facevo.

La odiavo. La odiavo da morire per ciò che mi faceva provare ogni giorno. Per il dolore che mi provocava non essere nulla per lei.
Ma la amavo, perché era semplicemente se stessa.
Non c'era una spiegazione. La amavo e basta.
Era successo. Nessun motivo, nessun perché, nessuna domanda. La amavo, e mi bastava sapere quello.
Che tanto, alla fine, il mio amore non serviva.
A lei non serviva perché non lo voleva, e a me non serviva perché mi faceva soffrire come un cane.

Ma mi facevo bastare ciò che avevo.

Anche quando l'avevo vista baciare un altro ragazzo.
Avevo stretto i denti e fatto finta che la cosa non mi importasse.
Me lo facevo bastare.

Oppure quando mi aveva detto che una sua amica era interessata a me e che ci avrei dovuto provare con lei.
Me lo facevo bastare.
Me lo facevo bastare anche se non capiva che lei era l'unica che volevo. L'unica che avrei mai amato.

Ma lei non ci credeva. Non credeva che qualcuno potesse innamorarsi di lei. Non dopo che il suo fottuo ex-ragazzo l'aveva picchiata e fatta sentire una nullità.
Per questo lei non credeva più nell'amore. Ma non credeva più neppure in sé stessa. Non credeva di essere abbastanza. Non capiva che per me, lei, era tutto ciò di cui avevo bisogno. Proprio non se lo voleva ficcare in quella testa, tanto era testarda.

Ma io amavo anche quella sua testa dura come la pietra.
Amavo tutto.
Amavo ma non potevo averlo.
Perché io me lo facevo bastare.