Non ho mai capito perché tante ragazze vorrebbero essere al mio posto, se potessi farei volentieri cambio con una di loro. La mia vita è una noia mortale, regole, bon ton e etica hanno riempito e tormentato la mia infanzia e la mia adolescenza. Ero stanca, essere una principessa é un tormento e una noia incredibile. E quella volta mia madre aveva superato ogni limite : un matrimonio combinato con un uomo che non avevo mai visto. Mai e poi mai avrei accettato una cosa del genere.
Proprio per evitare quel destino triste e crudele mi trovavo lì su quella nave alla ricerca di un posto in cui nascondermi, che fosse abbastanza vicino alle dispense. Non sapevo di chi fosse quel vascello, ma avevo aspettato che tutti i marinai scendessero a fare provviste prima di salire. Il mio piano era molto semplice: sarei rimasta nascosta per tutto il viaggio per poi scendere la prima volta che la nave avesse attraccato a un molo. In questo modo sarebbe stato impossibile per mia madre rintracciarmi e riportarmi indietro.
Così scesi nella stiva guardandomi attentamente intorno in cerca di un possibile nascondiglio. Finalmente ne trovai uno, una botte vuota abbastanza grande per potermi contenere e a pochi passi dalla dispensa. Perfetto.
Provai ad alzare il coperchio, ma era veramente pesante, io non ero abituata a fare fatica. Mentre cercavo disperatamente di rimuovere quello stupido coperchio sentii una voce alle mie spalle chiedermi "Volete una mano?" mi girai di scatto trovandomi di fronte a un ragazzo poco più vecchio di me, alto con corti capelli neri e due meravigliosi occhi azzurri incorniciati da un filo di matita che rendeva il suo sguardo ancora più profondo e magnetico. "Chi siete voi?" chiesi confusa. Ero convinta non ci fosse nessuno sulla nave. "É buffo che siate voi a chiederlo" rispose inarcando un sopracciglio "visto che questa è la mia nave." A quelle parole arrossii leggermente . Effettivamente aveva ragione. Lui se ne accorse e mi sorrise "Scommetto che vi siete persa" disse come per giustificare la mia intrusione " potrei sapere il vostro nome?" Cavoli non potevo dirgli chi ero. Dovevo inventarmi un nome, e in fretta. "Mi chiamo Jane Morland" risposi dopo un po' " Sono più che convinto che questo non sia il vostro vero nome. Ma dato che avrete senz'altro un buon motivo per non dirmelo farò finta di niente." queste parole mi lasciarono completamente spiazzata come aveva capito che mentivo?
"Mi presento: sono il Capitano James Wolf." lo guardai allibita James Wolf? Il pirata più furbo e inafferrabile di tutti i mari? Avevo letto e sentito moltissime storie su di lui e ho desiderato più volte di poter partecipare anch'io a una delle sue incredibili avventure e ora lui era davanti a me con un sorrisetto soddisfatto sul volto. Aveva ottenuto l'effetto desiderato. Poi continuò " allora, signorina Morland, che ci fate sulla mia nave?" "scappo" risposi decisa" E da chi?" chiese lui con un sorrisetto malizioso "Da mia madre. Vuole costringermi a sposare un uomo" " Chi?" " Non ne ho idea. Ed è proprio questo il problema. Non ho intenzione di sposarmi per denaro o per convenienza. Io...." " voglio sposarmi per amore" terminò lui con una vocina stridula come per prendersi gioco di me. Lo guardai arrabbiata, lo conoscevo da cinque minuti e già iniziava a darmi sui nervi.
"Volevo un passaggio più lontano il possibile da qui" dissi facendo finta di nulla "E io cosa ci guadagno?" chiese lui "Questi possono bastare?" ribattei estraendo un sacchetto pieno di monete da una tasca del vestito. Li avevo "presi" nella stanza di mia madre. Potevano tornarmi utili.
Lui sorrise e fece un cenno affermativo con il capo "certo vostra maestà" a queste parole mi paralizzai come aveva capito chi ero? Mi fissò ridendo. Che cosa c'era da ridere?
"Vi é caduto questo sul ponte" disse sventolando un fazzoletto con le mie iniziali e lo stemma reale ricamato. "Voi sapevate da subito chi ero!" esclamai " Tutto il regno é in subbuglio per la scomparsa della sua principessa, quando salgo sulla mia nave trovo un fazzoletto con lo stemma reale e nella stiva un'avvenente signorina. É stato piuttosto facile per me capirlo." sorrise divertito. Doveva essere uno spasso per lui, mentre io tremavo al solo pensiero di tornare al castello che per me era diventato come una prigione. " Tranquilla non lo saprà nessuno. Vi darò un passaggio spacciandovi per Jane Morland." Gli sorrisi grata. Dopo un po' gli scintillarono gli occhi. Gli era venuta un'idea. " E se invece di darvi un passaggio vi offrissi di entrare a far parte della mia ciurma?" chiese avvicinandosi a me "Seriamente?" chiesi estasiata "ne sarei felicissima!" "Perfetto" rispose lui avvicinandosi ancora di più e mettendomi le mani sui fianchi "Purtroppo però non c'è più posto" disse con un ghigno stampato sul volto "dovrò dividere la mia cabina con voi". Detto questo mi accarezzò il volto e salì sul ponte lasciandomi sola.
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Prigioniera di una corona
RomanceAnnemary é una giovane principessa che per sfuggire a un matrimonio combinato si imbarca su un vascello pirata, decisa a sbarcare più il lontano possibile dal suo castello. Ma la ragazza si innamora della vita da pirata e decide di entrare a far par...