Run Free || C. D. & S. M.||

Capitolo 3

SHAWN'S POV

Dopo esserci presentati, lei se ne va. Così, dal nulla. Ma che ho fatto ora?!
Prendo rapidamente lo zaino che avevo poggiato sulla sedia di fronte al bancone e prima che lei varchi la porta riesco a prenderle il polso.
<<Perché te ne vai?>> chiedo impaziente di sapere la risposta.
Lei fissa la mia mano che le tiene il polso.
Si avvicina improvvisamente. Le nostre bocche si trovano a un centimetro di distanza. Le sue labbra sono rosee e carnose, si può notare benissimo del gloss che le rende più lucenti.
<<Ti.. Dispiacerebbe.. Lasciarmi.. Andare..>> usando voce seducente.
<<Eh?>> rispondo io, mi sto eccitando. Le sue labbra mi ispirano tante fantasie.
Mentre penso ciò, non mi accorgo che se l'è filata.
<<Chastity! Aspetta..>> urlo.
<<Cosa vuoi ora? Perché mi tormenti..>>
<<Posso accompagnarti a casa?>>
Lei si guarda intorno. Sembra spaventata. Non sono un maniaco! Non le faccio nulla. Per ora...
<<Manco ti conosco e vuoi già accompagnarmi a casa? Si, certo.. Così la notte fai irruzione in casa mia e mi stupri tranquillamente.>>
Mi scappa una risata. Rimango stranito dalle sue parole. Ma che cosa le passa per la testa? Non potevo trovarne una più strana. Mi piace...
<<Tranquilla, non sono quel tipo di ragazzo.. Comunque credo che tuo padre mi caccerebbe di casa a calci in culo, deve custodire una figlia bella come te..>> sorrido, penso che non questo complimento me la dia subito.
E ovviamente, il mio complimento ha avuto l'effetto contrario.. Gira i tacchi e se ne và.
<<Ehi! Se ho detto qualcosa di sbagliato ti prego di scusarmi..>>
<<Cosa vuoi da me? Vuoi scoparmi? Vuoi un pompino? Beh, se è questo ciò che vuoi hai sbagliato persona. Lasciami in pace.>> sbotta infastidita.
<<Voglio solo una cazzo di uscita! Chiedo troppo?!>> domando infastidito dal suo comportamento. Forse ho esagerato. Menomale che quel Cameron ha detto che era come una dolce e tenera bambina..
<<Okay, accetto.. Mi lasci in pace ora?>>
<<Ti passo a prendere alle 9. Indossa il costume.>>
<<Cosa?>> mi domanda sorpresa.
<<Indossalo tu, dove abiti?>>
<<Facciamo che ci incontriamo quí.>> mi indica il bar del moro.
<<Va bene, a stasera.>> la saluto, ma lei manco mi degna di uno sguardo.
Ci potrei provare stasera..

HALEY'S POV

Non appena entro a casa saluto rapidamente i miei genitori e mi fiondo in camera mia.
Vorrei evitare qualsiasi discorso con loro, dato che non gli va' giù che io debba lavorare.
Mi butto sul letto e guardo il soffitto.
Non è una stanza molto grande, ma in compenso è accogliente ed ha tutto ciò di cui ho bisogno. È tappezzata di fotografie fatte da me qualche anno fa e altre recenti. I soggetti che preferisco sono gli animali, ma mi piace anche fotografare i paesaggi.
I miei pensieri vengono interrotti dalla suoneria del telefono.
Numero sconosciuto. Chi mai può essere a quest'ora?
<<Pronto? Con chi parlo?>>
<<Haley! Sono Cameron?>>
<<Cameron?! Come fai ad avere il mio numero?!>>
<<Me l'hanno dato le tue amiche, volevo avvisarti che il tuo turno inizia tra mezz'ora..>>
<<Ma non avevi detto che iniziava domani?>>
<<C'è molta confusione e ci serve una mano.>>
<<Okay, sarò lì tra mezz'ora.>>
Termino la chiamata e sbuffo. Odio i cambi di programma.
Decido di cambiarmi per star più comoda ed opto per un leggins semplice nero, una maglietta bianca e le converse bianche. Mi dó una sciacquata veloce, aggiusto il trucco e sono pronta.
<<Mamma, papà sto uscendo! Torno stasera tardi, non aspettatemi!>> urlo per farmi sentire.
<<Okay tesoro, stai attenta!>> mi rispondono in coro.
<<Ciaoo!>>

CAMERON'S POV

Si è creato un casino appena tutti hanno scoperto che Haley lavora quì. È pieno di ragazzi arrapati. Devono essere state quelle troie delle amiche sue. Beh, c'è guadagno in più per me e mio padre.
Finalmente Haley fá il suo ingresso e tutti fischiano. La sua espressione facciale è così tanto buffa che mi scappa una risata.
Si mette il grembiule nero e subito dopo inizia a mettersi a lavoro.