Giorno 9(pt.2)

24 2 1
                                    

Camminiamo a passi spediti sul marciapiede difronte a noi,Calum è d'accordo con la mia intuizione,gli sembra corretta e anche lui dopo averci riflettuto «mi avrebbe detto lo stesso».Parole sue.Entriamo nel negozio e dopo aver detto ad un insistente commessa che volevamo solo dare un'occhiata iniziamo a guardare ovunque,cappelli,cover per cellulari,braccialetti,di tutto,ma del biglietto non c'è traccia.A un certo punto noto una tenda,quasi nera,e con una manata scopro la scala a chiocciola dipinta di argento con sopra un cartello con la scritta Magazzino.
Devo entrarci.
Calum si è messo a parlare con la commessa,che razza di playboy sedicenne troverebbe emozionante parlare con una tipa che avrà si e no 5 anni più di lui?
Lo tiro per il braccio e gli faccio un resoconto della situazione,dopodiché gli chiedo di distrarre la commessa (come se in tal caso non l'avrebbe fatto) e salgo le scale.Le luci sono accese e un gran magazzino mi si rivela davanti,sembra non esserci nessuno.Inizio a scrutare gli scaffali sollevando i pesanti scatoloni colmi di gadget,quando una tazza cade e vedo incollato al suo interno il foglietto a quadretti.Lo stacco,mi giro sui miei piedi pronto a scendere le scale e....
«Chi sei?Cosa ci fai qui?»
Naturalmente.
«Ehm...»
Mi volto lentamente con le braccia lungo i fianchi,lui-perché si,è un lui-ha i capelli castani e gli occhi azzurri.
«Io sono Luke Hemmings»
«E cosa ci fai qui Luke Hemmings?»
«Io...è leggermente strana come storia,non so se è il caso di raccontartela.Come ti chiami?»
Fai la faccia da cucciolo Luke,la faccia da cucciolo funziona sempre.
«Michael.Mi chiamo Michael Clifford.Quindi questa storia?»
«Ehm...c'è questa ragazza,Karin,io sono innamorato di lei ma non ho mai avuto modo di dirglielo e...»
«E quindi?»
«E quindi lei è scappata di casa e ha lasciato degli indizi,l'ultimo mi ha portato qui e per la cronaca quello che cercavo qui l'ho trovato e starei anche andato via.»
«E sei da solo?»
«Ho incontrato un ragazzo,Calum,alcuni giorni fa,anche lui è andato via di casa e adesso viene con me,hai intenzione di dire al proprietario di questo posto che mi hai trovato qui?»
«No se te ne vai»
«Okay vado via,ciao»
Scendo il primo gradino
«Luke Hemmings»
«Non puoi chiamarmi semplicemente Luke?»
«No,posso finire?»
«Dimmi pure Michael Clifford»
«Posso venire con te?»
«Per me è Okay,non hai nulla che ti lega a questo posto?»
«No»
«C'è una storia dietro a tutto questo immagino»
«Si,ma non te la racconterò adesso.»
«Ci sarà tempo Michael»
«Si,lo so Luke»

Go to her ||L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora