*Henry
Il ragazzo spegne il telefono e lo infila in tasca dopo aver salutato la direttrice.
La direttrice se ne va richiudendosi nel suo ufficio enorme.
Il ragazzo è molto alto (contando che io sono 1.60, sarà circa 10 cm più alto di me. Conclusione: sono uno gnomo) e ha capelli color biondo cenere.
-Ciao! Sono Henry Hart, tu sei...?- chiede sorridendo.
-Bella Moner- dico ricambiando il sorriso e porgendo una mano che lui stringe forte.
-Allora, stamattina dovrei presentarti la scuola dato che la preside mi considera il suo allievo preferito.-dice mostrando il suo orgoglio -Ma, dato che non ho voglia di fare queste cose assolutamente inutili e noiose ho cambiato il programma di oggi- dice sottovoce quasi fosse un segreto e lanciandomi uno sguardo complice.
-E quale sarebbe il piano, capo?- dico ironizzando la situazione.
-Il piano è di fare una passeggiata ultramegaveloce dentro e fuori la scuola e fermarci alla sala mensa- dice ancora sussurrando. Rido.
-Sissignore!- sussurro portando una mano alla fronte.
Mi prende la mano e inizia a correre trascinandomi dall'aula di chimica alla palestra al giardino. Ho il fiatone. Ma fortunatamente si ferma davanti ad una porta enorme lasciandomi dietro di lui.
-Mensa- dice voltandosi e guardandomi eccitato.
-OMG! Ti giuro che non ho mai visto una mensa in vita mia- dico ridendo.
Lui scuote la testa e sorride aprendo la porta. La mensa è enorme. Un gran buffet è preparato davanti ai numerosi tavoli e alle panche. Sorrido.
Ci sediamo in un tavolo appena dietro il cibo, o meglio io mi siedo e Henry inizia a riempire di ogni pietanza due piatti. Quando termina si siede difronte a me e mi sorride porgendomi un piatto colmo di pasta, cotolette e insalata.
-Cosa mi racconti?- chiede addentando una coscia di pollo.
-Che mi manca Los Angeles ma qui in Virginia non mi trovo così male- affermo sorridendo.
-Sono felice che la Virginia ti piaccia!- esclama a bocca piena. È così buffo che istintivamente mi metto a ridere.
-Hai conosciuto qualcuno qui?- chiede pulendosi la bocca mentre io finisco la mia pasta.
Subito penso a lui: Jacob. Il ragazzo dolce e carino di ieri sera.
-Jacob Sartorius, abita vicino a me-
-Oh, sai che è uno dei ragazzi più popolari e fighi della scuola?- dice agitando le mani e facendo le smorfie.
-Non si direbbe proprio che è il tuo migliore amico-
-Davvero?!- chiede ironico.
-Tu, come sei messo con la popolarità?-chiedo sperando di non essere stata troppo indiscreta.
-Non male, insomma sto con Courtney: una delle ragazze più popolari della scuola anche se non usciamo spesso- sorride.
-Mi dispiacerebbe essere trattata come l'ultima arrivata. Insomma nella mia vecchia scuola ero considerata popolare-
-Ci credo- dice lui sottovoce credendo che non l'avessi sentito.
-Perché?-
Arrossisce e sembra imbarazzato.
-Non so... Cioè... Sei carina... Io non...- scoppio a ridere. Poi anche la sua risata accompagna la mia. Poi suona la campanella.
-Andiamo- dice afferrandomi per un polso e accompagnandomi nella nostra classe.
Appena entrati tutti ci scrutano. Henry mi lascia il polso e prende posto affianco ad una brunetta carina.
-Sono Bella Moner. Sono nuova- dico sorridendo imbarazzata.
-Puoi sederti vicino a Jacob- mi sorride il professore indicandomi un banco vuoto attaccato a quello del mio amico. Annuisco mentre mi accomodo vicino a lui.
-Non pensavo seguissimo lo stesso corso- sussurra lui sorridendo.
Il prof sta spiegando le poesie di Leopardi. Evidentemente io sono avanti col programma dato che a Los Angeles ci eravamo fermati a D'Annunzio. Meglio comunque di essere indietro col programma. Quindi cerco di rispondere a più domande possibili facendo sorprendere i miei compagni di classe. Dopo tre ore passate tra poesie e biografie la campanella suona segnando l'inizio della pausa pranzo (di lunedì l'orario è curricolare).
Henry si avvicina al mio banco e chiede contemporaneamente a Jacob:
-Vuoi venire a pranzo con me?-
Scoppio a ridere mentre Jacob e Henry si guardano in cagnesco.
-Dai ragazzi!- una voce fastidiosamente squillante compare alle mie spalle.
-Voi mangereste comunque nello stesso tavolo dei popolari!- esclama la ragazza. È bionda e indossa un vestito vaporoso e rosa. Secondo me non è alta ma il tacco dodici la alza molto.
-E tu invece puoi andare a mangiare con gli sfigati, ultima arrivata- esclama snocciolando parola per parola quasi fossi un alieno.
-No, no, no, lei mangerà con noi- dice Jacob quasi arrabbiato.
-Già- lo sostiene Henry.
-Fate come volete. Io vi ho avvisato!- e se ne va seguita da una ragazza più bassa e mora.
-Non badare ad Ashley!- mi rassicura Jacob.
-È la tua ex, mi pare- lo stuzzica Henry.
-Parli tu che stai con Courtney?- dice Jacob puntando il dito verso Henry.
Credo che Courtney sia la ragazza mora che prima aspettava Ashley.
Henry abbassa lo sguardo.
-Andiamo?- chiede Jacob seguito da Henry. Annuisco e, io e i due ragazzi, ci dirigiamo alla sala mensa dove prima avevo parlato con Henry.
Il tragitto è abbastanza imbarazzante non tanto per il fatto che fossi in mezzo tra i due ma perché loro non parlavano e sembravano seccati.
In mensa Jacob si va a sedere affianco ad un gruppo di ragazzi lasciando me ed Henry soli. Aspettavo che mi abbandonasse lì come aveva fatto Jacob per andare dalla sua ragazza ma invece mi prese per un polso e mi trascinò in fondo alla sala dove si mise a sedere in un piccolo tavolo. Mi sono seduta difronte a lui.
-Perché non vai dalla tua ragazza?- ho chiesto io con aria interrogativa.
-Perché non vai da Jacob?- chiede lui sarcastico. Il suo comportamento mi ha molto irritata. Come poteva essere geloso di uno che conosco appena. E poi non conosco neanche lui.
-Wow- commento sbalordita dal suo comportamento.
-Scusa, io e Jacob non andiamo molto d'accordo. E comunque oggi non ho voglia di sedermi con loro!- dice lui accennando i ragazzi popolari e facendo una smorfia. L'ho trovato un gesto carino. Ma poteva evitare di menzionare Jacob.
Io e Henry finiamo per pranzare assieme. Abbiamo parlato di tutto e ho scoperto che è molto simpatico.
Finite le lezioni mi dirigo verso l'uscita della scuola. Finalmente! Non ne potevo più di algebra.
Vedo Jacob che mi raggiunge facendo un cenno con la mano accompagnato da una ragazza. Non è Ashley e nemmeno Courtney. Non era seduta al tavolo dei popolari. Non l'ho mai vista.Heiii! Sono Alice, ho 14 anni e sono di Verona. Siccome sono nuova su Wattpad non so bene come funziona. Ho iniziato questa fanfiction sperando vi piaccia! (Fatemi sapere nei commenti)
Continuo a 5 like e 3 commenti
Detto questo vi saluto!
Buona lettura a tutti❤️
(@_alice_rossi_ on Instagram)
STAI LEGGENDO
Lost on you
FanfictionImmaginate una vita perfetta: genitori perfetti, amici perfetti, scuola perfetta, città perfetta, ogni singolo dettaglio era perfetto: tutto perfetto, no? Ecco quella era la mia vita a Los Angeles prima del trasferimento in Virginia. Ora, immaginate...