T H I R T E E N .

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Entriamo nella grande stanza,mano nella mano.
Sono ancora piuttosto scioccata.
Non mi sarei mai immaginata di sentire quelle parole uscire dalla sua bocca.
Ci avviciniamo a due specie di troni vuoti e attendiamo quelli che a me sembrano 10 minuti.
Entra da una porta, che non avevo notato,la mamma di Aaron.
È una bella donna.
Ha i capelli bianchi lunghi fino alla spalla,gli occhi neri come il carbone e il viso costellato da lentiggini.
Ho notato che porta sempre un orecchino fatto a piuma,sull'orecchio sinistro.
Mentre il destro è pieno di piercing, dal lobo alla cartilagine.
Sta sorridendo, il suo sguardo è sulle nostre mani intrecciate.
Le fisso anch'io cercando di capire dove sia finita la mia mano, quella di Aaron la ricopre interamente.
Come faccio ad essere cosi piccina e fragile...mi chiedo perche io lo sia.
Fin troppo a volte.

<<Madre, mi hai fatto chiamare...>>
Disse Aaron.
<<È cosi pulcino mio>> sorrise lei.
E non riesco a capire se quei sorrisi siano  o no  un buon presentimento.
<<Vieni qui>> fa un gesto con la mano,invitandolo ad andare verso di lei.
Aaron lascia così la mia mano,che subito diventa fredda.
Chino il capo, per rispetto perche è cosi che mi hanno insegnato.
<<Aaron,figlio mio, vorrei dirti una cosa davvero davvero importante...>>
Dice la madre di Aaron di cui non so il nome.
Aaron ha il viso contratto come se stesse cercando di pensare a quale potrebbe essere quella cosa importante.
Io ho a dir poco ansia.
<<Aaron tuo padre sta per arrivare a trovarci...>>

Aaron strabuzza gli occhi.
Poi guarda me.
<Quando la vedrà sai già cosa ti dirà>>
La donna lupo si girò i pollici.
<<Madre io non ho intenzione di fecondarla.>>
Disse Aaron con la mascella contratta.
<<Aaron io non ti sto dicendo di farlo ti sto solo avvertendo che tuo padre ne parlerà sai quanto ci tiene ad avere un erede che non sia tu.>>
<<Madre ma lei non è neanche della nostra razza noi la ospitiamo per un mio capriccio a cui non rinuncerò tanto facilmente. Lei è mia e quindi resta qui. Chiaro?>> sputó tra i denti.
Io mi sentii in qualche modo onorata...
Si diciamo così.
<<Lo so figlio mio solo...>>
Si grattò il retro della nuca e aggiunse <<solo non arrabbiarti quando lo dirà e soprattutto non farlo arrabbiare.>>
Aaron annuisce poco convinto e dice << va bene mamma cercherò di restare più calmo possibile.>>

<<Per quanto riguarda te>> la donna si girò verso di me e tese la mano.
Mi avvicinai circospetta e gliela strinsi.
<<Aaron puoi lasciarci sole?>>
Disse senza staccare gli occhi da me che guardavo i miei piccoli piedi scalzi.
Credo che Aaron fece quello che gli è stato ordinato perché,dopo un po', sento una porta chiudersi.
Mi alza il mento intrappolandolo tra il pollice,l'indice e il medio.
<<Quando sei con me voglio che tu tenga lo sguardo alto capito?>> mi sorrise.
Con l'altra mano mi accarezzò la guancia, ha le unghie estremamente lunghe.
<<Ti chiami Riley giusto?>> la donna si sedette su una specie di piccola sedia,forse un trono non saprei.
Annuii perché la voce proprio non mi usciva.
Continuo a girarmi le mani e a muovere i piedi.
Di solito lo faccio quando sono agitata il problema è che adesso non lo sono.
<<Vorrei tanto che mi rispondessi a voce piccina>> è proprio uguale a suo figlio.
<<Si signora è questo il mio nome>>
Soffiai timida.
Sorrise.
<<Chiamami Wanda.>>
Allora è questo il suo nome, mi piace.
<<Si signora...cioè Wanda>> mi corressi subito con un sorrisino di scuse.
<<Sei vergine Riley?>> chiese dopo secondi di silenzio.
Spalanco gli occhi; perché questa domanda? E perché lo chiede così dal nulla?!
Che imbarazzo...
<<Ehm...io...s-s-si sono v-vergine.>>
Balbuzie antipatiche.
Mi copro la faccia e chiedo,in un flebile sussurro,"perché?"
<<Sei consapevole che fra qualche giorno mio figlio prenderà la tua purezza vero? Anzi sono sorpresa che non lo abbia ancora fatto>> mi fissa.
<<Si Wanda. Ma sono disposta a tutto pur che non mi abbandoniate anche voi nel bosco >>
<<Sei come uno di quei cani che hanno la costante paura di essere abbandonato ,sai?>>
Chino il capo non sapendo che dire.
Non è di certo colpa mia se mi hanno abbandonata ancora quando ero piccola e sono cresciuta senza famiglia e adesso che ne ho una, diciamo più amici che famiglia si, non voglio perderla.

<<Avvicinati per favore>> dice lei che scavalla le gambe e fa un gesto con il dito.
Muovo i miei piedi verso il trono e mi fermo proprio davanti a lei con le mani giunte davanti alla mia intimità e il capo chino.

<<Aaron è una persona difficile da comprendere, quindi ti prego non chiedergli niente del suo passato o semplicemente come sta,okay? Ha molta difficoltà a fidarsi della gente e non voglio che stia di nuovo male...quando era piccolo ha sofferto molto e ne soffre ancora anche se lui dice il contrario. Quindi tu sii per lui ciò che lui ha deciso. E non innamorarti di lui perché non so se potrebbe ricambiare il sentimento o accettarlo. Spero davvero di essermi spiegata nel modo più giusto possibile>> sorride in modo genuino.
Ha parlato dei problemi di suo figlio in un modo così spontaneo che io ora sono ancora più confusa.

<<Puoi andare. Mio figlio è fuori dalla porta spero solo che non abbia origliato>> ride e in un salto si trasforma in un magnifico lupo da pelo rosso e morroncino.
In poche parole mi ha detto che non devo innamorarmi di suo figlio perché lui non potrebbe mai ricambiarmi.
Bello.

Esco dalla porta,e come aveva detto Wanda, Aaron è lì fuori.
Si avvicina.
<<Allora? Che ti ha detto?>>
Chiede nervoso.
Resto un momento a pensare.
Glielo dico o no?

Okay, non glielo dico.
Mi guarda con le sopracciglia aggrottate aspettando una risposta.
<<Eh? No niente,cose da donne>> faccio una risata che non sembra molto finta.
<<Ah capisco>> ride.
Si capisci, certo.
Comunque quanto è carino quando ride?
Resto imbambolata a fissarlo.
Lui mi guarda e sorride malizioso.
Si avvicina e mi guarda le labbra,cosa che faccio anch'io.
Il suo naso tocca il mio.
Non riesco ad aspettare che mi baci lui così mi faccio avanti ma lui si sposta.
Dire che ci rimango parecchio male è un eufemismo.
Lo guardo male e incomincio a fare le scale. Ma prima che possa arrivare un altro gradino mi prende il braccio,lo tira e mi bacia.
Okay adesso le ho viste tutte.
<<Scusa>> accarezza i miei capelli e mi bacia di nuovo.
E si, sono rimasta scandalizzata di nuovo.
E si, sono confusa più di prima.
Ma...
Ma non mi sono mai sentita meglio di così.

N/a
OKAY POTETE PICCHIARMI.
So che vi avevo promesso che avrei aggiornato più spesso...beh scherzavo.
No dai io speravo di riuscirci ma la voglia era tipo andata in vacanza, l'ispirazione non arrivava più e quindi sono tornata con un capitolo a dir poco schifoso.

Che brava ragazza che sei Michelle, davvero ti prenderei a pugni giuro.

E niente sono una stronza e si vi do il permesso di pestarmi a sangue ma non a morte se no dopo non aggiorno veramente più :')
Perdonatemi davvero ma non avevo ne voglia né ispirazione.
Perché sto scrivendo anche un'altra storia che mi porta via taaaanto tempo e ci tengo tantissimo.

COMUNQUE,
SIETE 13mila AD AVER LETTO LA MIA STORIA MA IO VI AMO.
CIOÈ non ho parole.
Vi adoro davvero tanto tanto (voi un po' di meno ma vabbeh)
Al prossimo capitolo (questo prometto che lo aggiorno prima [forse])
BYE!
Vostra,
Fangirl_sclerata.

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