Chapter 22

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L'imbarazzo si tocca con le dita in questa casa ed inizio a pensare che sia stata maledetta da qualche stregone.

Siamo sempre tutti imbarazzati!

Jason però si mostra gentile e si vede che si sta impegnando a non fare brutta figura.

Ezra invece è più impegnato a trovare i difetti della casa e di Jason.

Ho deciso di mentirgli dicendogli che il progetto sta andando bene e quando mi ha chiesto di mostrarglielo gli ho detto che non potevamo dato che era ancora sotto forma di bozza.

"Sono felice che tu sia qui" gli dico rompendo il ghiaccio nel freddo silenzio di questa casa

"Anche io sono contento di vederti. Sono venuto qui perché devo parlarti di una cosa" dice

"Che succede?" chiedo dato che Ezra inizia a farsi serio, troppo per i miei gusti.

"Mi hanno trasferito per lavoro in un altro posto" risponde

"Dove?" chiedo

"Vogliono che vada a lavorare in Iraq" dice sospirando

"Cosa?! No, no e no. Io non voglio saperti in un campo a medicare delle persone quando da un momento all'altro può scoppiare una bomba" dico agitandomi

Jason è in imbarazzo e si sta alzando per spostarsi di stanza, quando me ne accorgo mi siedo vicino a lui e gli sfioro la mano con la mia per chiedergli di restare.

Lui si risiede e rimane lì. Ho bisogno di sostegno in questo momento.

"Ti spiace lasciarci soli?" chiede Ezra riferendosi a Jason

"Certo, vado" risponde

"No, non se ne va. Non stiamo parlando di una cosa della quale ci vergogniamo Ezra! Lui può rimanere. Non cercare di cambiare discorso per distrarmi da questo problema" dico

"Non è un problema" risponde

"Per me si. Non voglio che tu vada lì" dico

"Parto domattina" dice tutto d'un fiato

"E quindi sei venuto qui per cosa? Per dirmi: Ciao sorellina, sai forse questa è l'ultima volta in cui ci vediamo perché sto andando a farmi bombardare?" chiedo

"Non morirò" risponde

"Nessuno lo sa. La mamma non lo sapeva..." dico

"Non mettere in mezzo lei in questo discorso, abbi rispetto delle persone che non ci sono più" dice

"Ho rispetto di mia madre come di tutti gli altri defunti! Ma quello che sto cercando di farti capire, ed è grave se non lo capisci, è che non puoi essere certo che andrà tutto per il meglio" urlo

"E tu non puoi sapere se morirò davvero!" alza la voce anche lui

È decisamente la prima volta che litighiamo.

"Sai che ti dico? Fai quello che vuoi. Se non ti interessa il parere di tua sorella su questa storia puoi anche partire adesso" dico alzandomi per dirigermi verso le scale

Non voglio vederlo per un po' e so già che mi pentirò delle parole dure che ho detto.

"Sofia...per favore! Non fare la bambina" dice

"Non lo capisci che tutte le persone alle quali tenevo nella mia vita mi hanno sempre abbandonata?" chiedo dal piano di sopra e poi mi chiudo in camera.


Così per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora