Chapter 21

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Jason.

Sono ancora in camera sua.

Si è addormentata dopo tutte quelle rivelazioni e i baci.

Era distrutta, si vedeva e si vede ancora da come nessun movimento le attraversa il viso nel sonno.

È totalmente rilassata, è bellissima.

Ho provato a dormire anche io ma non riesco per colpa di tutti i caffè che ho bevuto.

Spero domattina di vederla più felice quando abbraccerà suo fratello, a quanto pare è l'unica persona che la rende felice.

Io forse ci stavo riuscendo e credo di aver fatto più danno che altro.

Se domani vorrà andarsene non so se riuscirò a farglielo fare. Non voglio che vada via. Ma voglio che lei sia felice.

Non so ancora cosa farà e cosa farò io.

Per ora mi godo il momento accarezzandole i capelli sperando che lei non mi lasci come tutti hanno fatto.

Nessuno è mai restato. Ma lei è diversa, lei mi capisce e sa cosa ho provato anche se non le ho raccontato tutto.

Sofia.

Sono caduta in un sonno pesante, uno di quelli che nemmeno un terremoto sarebbe in grado di svegliare.

Ho avuto delle giornate difficili ultimamente, lo dico come se nella mia vita fosse filato tutto liscio.

Ma la verità è che fino ad adesso nulla è andato come doveva andare e io inizio a farmi qualche domanda sul fatto che forse sono io che non funziono.

Tutto d'un tratto apro gli occhi senza un particolare motivo mi sveglio e mi trovo faccia a faccia con lui.

"Ciao Baby" dice

"Giorno Tarzan" gli dico sorridendo

"Dormivi benissimo, mi spiace averti svegliato" dice

"Nessun problema, non so come ho fatto a ritrovarmi con la testa sulle tue gambe. Scusami" dico alzandomi

"No tranquilla, ti ho messa io. Voglio starti vicino fino a quando non partirai oggi" dice mettendomi i capelli tutti d'un lato

"A proposito, dobbiamo parlare" dico

"Hai già scelto di andartene? Non puoi prendere in considerazione di rimanere qui ancora un po'?" chiede

"Ehi. Non mi fai parlare così" dico ridendo

"Scusa" dice rimanendo poi in silenzio

"Non me ne vado. Ho riflettuto e ho deciso di rimanere qui, ma preferirei che noi fossimo amici, capito che intendo?" chiedo sperando che non pensi che lui non mi piaccia perché non è vero.

Jason è stato una ventata di aria gelida nella mia vita, mi ha smosso qualcosa e non posso rischiare di perderlo. Ma nel frattempo non mi sento ancora pronta per una relazione, credo che sia meglio un'amicizia ben stabile.

"Oh. Si, credo di aver capito" risponde

"Jason. Tu mi piaci" dico facendolo rimanere spiazzato e lo capisco da come mi guarda

"Mi piaci anche tu" ripete

"Piacersi è una cosa, amarsi è un'altra" dico

"È normale che il nostro non sia ancora amore. Ma il fatto che ci piacciamo a vicenda è una cosa che potrebbe portarci ad andare d'accordo in quel senso" dice

"Il fatto è che al momento non me la sento e non voglio correre" dico

"Non ti metterò fretta..." dice

"Grazie. Sei un grande amico" dico

Suona il campanello.

"È Ezra" dico quasi urlando per poi scendere le scale velocissimo e saltare in braccio a mio fratello

"Non ammazzarti" mi urla Jason dal piano di sopra mentre osserva la scena

"Mi sei mancata tantissimo" dice abbracciandomi

"Anche tu. Come stai? Sei stanco? Dai siediti. Ti offro qualcosa da bere e da mangiare" dico

"Sto bene, grazie" dice sorridendomi

"Ciao, io sono Jason" dice presentandosi

"Ciao, Ezra" dice senza dargli troppa confidenza

Oh cielo, speriamo bene. Fratello protettivo modalità ON!


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