Capitolo 19

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Era incredibile quante fermate dell'autobus ci fossero a Milano, michele si era sempre chiesto per quale motivo ne mettessero così tante, se poi alla fine la metà di esse non venivano nemmeno usate.
La fermata dello Sciabà era il capolinea, sul mezzo di trasporto era rimasto solo michele, bhe in effetti chi mai sarebbe voluto andare in un quartiere del genere?
Appena le porte del pullman si aprirono michele scattó fuori alla velocità della luce, avviando subito il 'trova il mio iPhone'.

Grigio, era questo il colore che si vedeva ovunque in quella piccola stanza.
Pareti grigie, pavimento grigio, anime grigie.
Sofia aveva il volto rigato dalle lacrime, e i polsi rigati dai segni delle corde che la tenevano legata ad una sedia di legno.
Seduto di fronte a se, Lorenzo Paggi, con sempre quel suo solito sorrisetto che ti verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi solo guardandolo.
Sembrava un'interrogatorio, uno di quelli che vedi nei telefilm polizieschi degli anni '90.
Lorenzo continuava a fare domande, per lo più idiote, e Sofia rispondeva a monosillabi quando andava bene. Quando andava male invece o lo insultava o lo ignorava.
A terra c'erano decine di bottiglie vuote di vetro, prevalentemente alcolici. Lorenzo aveva provato a far mangiare o bere Sofia, ma lei rifiutava sempre.
Preferiva morire di fame che passare solo un altro secondo con quel verme.
-Allora, quanto tempo hai intenzione di tenermi qui ancora?- chiese Sofia sbuffando, ormai stanca di quel silenzio infernale.
È strano il modo in cui il silenzio possa far venire molto più mal di testa di un rumore assordante, pensó la bionda.
-Fino a quando non farai quello che voglio, bimba mia- mormorò il ragazzo, alzandosi finalmente da quella dannatissima sedia.
-E cos'è che vorresti?- chiese Sofia, anche se aveva paura di sapere già la risposta.
-voglio che tu sia mia Sofia, mia per sempre- il ragazzo si stava avvicinando sempre di più a lei.
-io non sarò mai tua Lorenzo, io amo michele e in questo momento mi starà cercando- disse Sofia in modo freddo e distaccato, pronunciando quelle parole come se facessero male.
Lorenzo scoppió a ridere acidamente -bambina, ormai sei con me da più di un'ora, non pensi che il tuo michele se ci tenesse davvero a te, sarebbe già arrivato?- .
Sofia fece di tutto per trattenere le lacrime, ma fu troppo difficile, e iniziò a piangere. Aveva perso il conto di quante volte aveva pianto in quel lasso di tempo.
Non poteva fare a meno di pensare che Lorenzo aveva ragione, ormai era inutile continuare a sperare, era tutto inutile.
Lorenzo aveva portato Sofia in un luogo così lontano dalla città, che trovarla sarebbe stato impossibile. Era tutto perduto.
La ragazza inizió a scorrere tra i ricordi, e decise di rivivere tutti quelli con michele.
Dalla prima intervista, alle uscite da amici. Da quando l'aveva consolata per la separazione con Alberico, al primo bacio sotto le stelle.
Michele era la sua buona stella, e anche se non l'avrebbe più rivisto, ogni volta che avrebbe visto le stelle, avrebbe pensato a lui.
Ed è proprio in quel momento, mentre la mente vagava, e gli occhi piangevano che si sentì un tonfo nella piccola camera.
Migliaia di pezzi di vetro scintillanti caddero dolcemente come neve sul pavimento, scintillati come gli occhi verdi/azzurri del ragazzo che aveva appena rotto la finestra.
Quando si alzò da terra, i capelli gli ricadevano spettinati sul volto.
Sulla guancia aveva un minuscolo taglio, molto probabilmente causato da uno dei vetri spigolosi.
Sofia era sempre stata convinta di non aver mai visto un angelo, bhe, si sbagliava.
Il suo angelo si chiamava michele bravi e in quel momento era appena entrato dalla finestra, per salvare la vita della persona che più ama al mondo.




EH BENE SI SIGNORI E SIGNORE, NICOLE IS BACK💪🏻
Dopo tanto tempo, eccomi qui, poi carica che che mai!
Lo so che il capitolo è corto, ma essendo il mio primo capitolo dopo tanto tempo, non mi andava di scrivere cose kilometriche!
Detto ciò, io spero davvero che vi piaccia, e ci vediamo al prossimo🌸
Ps. LA FOTO HAHAHAHAHA

I just wanna see the stars with you || sofiele SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora