CAPITOLO 20- CIAO RAGAZZI

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E siamo arrivati a marzo. Ho troppa paura di perdere i miei migliori amici. Ora stiamo facendo le valigie, tra un'ora dovremo partire. Non riesco a stare ferma due secondi.

<Amore, andrà tutto bene, te lo prometto>

<Ho paura..>

<Non perderai nessuno, né Saul, né Fede, né Bea>

<Lo spero>

<Ti amo>

<Anch'io, tanto> Dissi baciandolo

<Ora scendiamo, il treno non ci aspetta e dobbiamo ancora salutare tutti>

<Si...> Dissi sospirando <Potresti aspettarmi sotto? Io arrivo subito>

<Okay>

Lascio la valigia fuori dalla porta ed entro di nuovo. Quanti ricordi ho di questa stanza. Le notti a ridere e scherzare con Leo, le volte che abbiamo recitato sul letto come due stupidi, le volte che ci rincorrevamo. Ho troppi ricordi. I ricordi sono momenti della propria vita belli, che diventano brutti perché non pupi riviverli tornando indietro.
Ora è meglio andare, Leo mi starà aspettando.
<Ci rivediamo, te lo prometto>
E uscì, chiusi la porta con le lacrime agli occhi. Mi pizzicavano, le rimandai indietro,tanto avrei pianto dopo. Scesi con la mia valigia e vidi Bea triste come me, la rincorsi e lei fece lo stesso, poi io iniziai a piangere sulla sua spalla e lei sulla mia

<Eletrice per sempre vero?>

<Per sempre> Risposi piangendo

<Sei la sorella migliore che abbia mai avuto. Grazie di tutto> Disse piangendo

<Anche tu, grazie a te sorellina>

E ci staccammo ancora piangendo, andammo da Giulia

<Anche tu sei importante> Dicemmo io e Bea all'uninsono

<Anche voi. Grazie di tutto>
E ci staccammo anche da quell'abbraccio piangendo

<Ciao Saul>

<Ciao Ele> Disse anche lui con le lacrime agli occhi

<Ciao Fede> Dissi sempre piangendo

<Ciao piccola Ele> Disse abbracciandomi forte

E ci salutammo, non volevo andarmene, ma dovevo. Andammo ancora a salutare il regista e tutto lo staff di Alex e co. Prendemmo il taxi che ci portò fino alla stazione. Tutti parlavano tranquilli, io ero quasi disperata. Arrivammo alla stazione. Il primo treno era quello di Fede e Giuli, ma insieme partivano anche Saul e Bea. Il mio e quello di Leo invece sarebbe arrivato venti minuti dopo.

<Il treno diretto a Roma è in stazione. Si prega di salire e allacciare le cinture. Buon viaggio>

< Il treno diretto a Como è in stazione. Si prega di salire e allacciare le cinture. Buon viaggio>

<È ora. Non perdete tempo> Dissi trattenendo le lacrime <Ciao Giuli, ciao Fede> Dissi abbracciandoli

<Ciao Ele> Dissero loro

<Ciao Saul> Dissi abbracciandolo

<Ciao Bea> Dissi piangendo sempre di più abbracciandola

<Ciao Ele>

Questa volta dovevano partire. Io ero quella che piangeva di più. Sono molto sensibile, non lo nascondo.
Partirono e vidi tutti salutarmi dal finestrino, e cercai di smettere di piangere.

<Hey, vieni qui> Mi disse Leo seduto su una panchina a braccia aperte. Mi ci fiondai dentro <Non piangere più, per favore> Disse quasi cullandomi accarezzandomi i capelli <È tutto passato>

Chiusi gli occhi per il bruciare e finii di singhiozzare. Arrivò anche il nostro treno e salimmo.

<Ciao ragazzi> sussurrai lasciandomi cadere una lacrima sulla guancia rossa. <Ci rivediamo presto, ve lo prometto>

SPAZIO AUTRICE:
Sto piangendo ok. Qui voglio tanti commenti. Per favore, commentate, ho bisogno di sapere se vi piace e se devo continuare. Fatemi sapere il vostro pensiero. Un bacione,
Sofia;)

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