Ci sono io con te...

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"Un'amicizia se è vera è indelebile e nonostante la distanza, le paure i litigi rimane incisa nel tuo cuore più dell'amore che a differenza fa solo soffrire, quando trovi quell'amica che ti fa sorridere nonostante tutti i problemi, lì hai trovato il più grande tesoro del Mondo."

Piero :

Sono dovuto venire in questo locale con Francesca perché lei ama farsi notare, ancora di più da quando sta con Piero Barone.
Ingoio il boccone amaro e faccio spuntare il mio sorriso più finto. Non posso fare altro, devo portare il mio piano a termine.
Mentre sono assorto nei miei pensieri e Francesca è a salutare delle sue amiche che non hanno per nulla l'aria di brave ragazze, il mio sguardo è attratto da un gruppo di ragazzi che ballano in maniera spinta...in particolare una ragazza bellissima che mi ricorda tanto Giulia...Oddio ma è Giulia!
Ma come cazzo si è conciata? Cosa? Sta baciando quello??? No! No! Lei è mia!
Mi faccio largo tra la gente accalcata a ballare e la strattono per un braccio.
"Che diamine..."esclama lei con la voce impastata dell'alcool "Oh Piero Barone " ride
"Che diamine fai qui? Come ti sei conciata? Non ti vergogni?"chiedo incazzato nero stringendo i denti
"Che cazzo vuoi Barone? Non ti basta la tua zoccola? Controlla lei invece di rompere a me."mi risponde lei ironicamente
" Ti sei baciata con quello. Come hai potuto?"le chiedo sempre più nervoso
"Ma chi sei tu per dirmi queste cose? Tu sei il nulla! Hai capito? Per me non esisti! E adesso mollami che ho da fare " dice lei cercando di divincolarsi
" Ma non hai capito che TU SEI MIA? Io ti amo e pensavo fosse lo stesso " le dico con il cuore ferito dimenticando per un attimo Francesca e il mio piano per scoprire la verità
"Tu mi ami? Io sono tua? Ma fammi il favore!"strilla lei ridendo sguaiatamente e spingendomi "Tu non sai cosa sia l'amore. Vai da quella prostituta che ti sei scelto. È lei che meriti "
Colpito e affondato! Resto come uno stoccafisso e lei si allontana da me sparendo tra la folla.
Mi sento soffocare! Devo uscire da qui...subito! Vado in cerca di Francesca che trovo a ballare con le sue amiche
"Amore, vieni a ballare " dice lei tirandomi
"No Francesca voglio andare a casa " dico io infastidito
"Cosa? Sei matto? Siamo appena arrivati."dice lei guardandomi male
"Non mi sento bene " le dico mentendo
"Io non ho intenzione di andarmene adesso " mi risponde lei sprezzante
"Benissimo, me ne vado da solo"le dico seccato
" E io come torno?"mi chiede lei accigliata
"Fatti accompagnare dalle tue amiche " dico calcando sull'ultima parola poi esco e mi infilo in macchina
Poggio la testa sullo sterzo e tutte le mie forze, le mie difese crollano...inizio a piangere a dirotto. La mia vita è un incubo!
Ho perso la persona che amo e che amerò sempre e che ormai è solo un lontano ricordo di ciò che era prima. Non è più la mia dolce Giulia...non c'è più nulla di lei in quella ragazza che avevo di fronte mezz'ora fa... Odio Francesca! È colpa sua se ho perso Giulia...ma la devo sopportare...devo scoprire la verità.

* * * * * * * *

Gian :

Ieri sera sono andato a dormire presto. Da quando io e Gioia ci siamo lasciati la mia vita è cambiata completamente. Ho preso un appartamento qui a Bologna,  di fronte a quello di Ignazio, in modo da sentirmi meno solo.
Verso le 19:30 Ignazio è venuto da me per dirmi che va con Erika in Sicilia per qualche giorno, non mi ha spiegato il motivo ma mi è sembrato molto strano.
Dopo una cena con un panino col prosciutto e una coca cola, vado a letto crollando poco dopo.
Vengo ridestato dal citofono che suono più volte, mi sveglio di mala voglia...sento che fuori piove forte e di nuovo il citofono.
"Ma chi diamine è?"bofonchio infastidito
Sento suonare ripetutamente e mi rendo conto che non è il citofono ma il campanello della porta.
Mi alzo di mala voglia e vado alla porta dove qualcuno ha iniziato ad assestare pugni.
"Un attimo " dico sbuffando
Apro la porta e mi ritrovo davanti lei: gli occhi arrossati, il respiro affannato e completamente zuppa. Ma nonostante ciò il mio cuore perde un battito.
"Gioia " dico in un sussurro
"Perdonami Gian, avevi ragione " dice iniziando a piangere convulsamente e poi crolla tra le mie braccia svenuta
La prendo in braccio e la poggio sul divano, le tocco la fronte:scotta.
La spoglio e la porto in camera da letto, infilandola sotto le coperte. Lei farnetica nel sonno cose comprensibili e non...
"Gian...scusa...No...Max...
lasciami " dice nel delirio
"Che le ha fatto quel porco?"penso mentre il terrore si impossessa del mio cuore
Che l'abbia violata? Stringo i pugni ma devo calmarmi per lei.
Le misuro la febbre che è abbastanza alta e per tutta la notte le metto le pezze bagnate sulla fronte sperando che le si abbassi la temperatura, poi crollo addormentato vicino a lei.
Mentre dormo, sento accarezzarmi il volto. Mi rilasso a quel tocco e faccio finta di dormire.
"Mi sei mancato amore mio " sento sussurrare da Gioia
Spalanco gli occhi e tutto il rancore di questi mesi torna a galla al suono di quella frase.
Mi scosto da lei e le tocco la fronte.
"La febbre è scesa " le dico freddamente
"La febbre? Io...pensavo...non ricordo nulla...abbiamo fatto l'amore?"mi chiede lei con un groppo in gola
"Cosa? No!"dico io arrabbiato
"Allora perché sono nuda?"mi chiede arrossendo e abbassando lo sguardo
"Ieri sei arrivata completamente zuppa a casa mia e mi sei svenuta tra le braccia. Quindi ti ho spogliato e messa a letto."le spiego mantenendo un tono distaccato
"Ah...ho capito " mi dice quasi delusa
"Adesso posso sapere cosa sei venuta a fare a casa mia?"le chiedo sempre con lo stesso tono
"Io...volevo chiederti scusa...."mi dice con un groppo in gola
" Dopo quasi due mesi? Ma fammi il favore " le dico sarcastico
"Ok..."dice lei in un sussurro "Posso avere i miei vestiti?"ha la voce incrinata
In silenzio prendo i suoi vestiti che avevo messo ad asciugare sul termosifone e torno da lei
Resto sulla porta a guardarla..sì sta asciugando le lacrime e il mio cuore si riempie di dolore a vederla così
"Gio " la chiamo "Tutto bene?"
"Si si...scusami. Vado via subito. Potresti uscire un attimo? Così mi cambio " dice lei tirando su con il naso
"Gio dimmi quello che mi dovevi dire."le dico sedendomi vicino a lei
"Ormai non ha più senso " mi risponde lei
"Devo dirlo io se ha senso no?"le chiedo sorridendo per incoraggiarla
"Ieri Max...mi ha messo le mani addosso...e..."dice singhiozzando
"Che ti ha fatto? Che ha fatto quel bastardo?"urlo facendola saltare in aria
"Nu...nulla...Gli ho tirato una ginocchiata lì...prima che potesse..."si asciuga le lacrime
"Mi dispiace..."le dico solamente
"No...dispiace a me...è colpa mia. Ho rovinato tutto. Se vai di là mi cambio velocemente e levo il disturbo " mi dice lei con un filo di voce
Le afferro una mano e gliela stringo, lei mi guarda con gli occhi colmi di lacrime
"Non te ne andare...hai avuto la febbre " le dico cercando una scusa per tenerla con me
"Devo andarmene Gianluca."mi risponde lei scostando la mano
"Resta..."le dico in un sussurro
"Perché? Non ha più senso..."mi risponde lei amareggiata
"Perché non posso vivere senza di te " le rispondo immergendo i miei occhi nei suoi e accarezzandole i lunghi ricci neri
Ci fissiamo solo per un attimo poi   le nostre labbra si uniscono improvvisamente, vogliose...sì cercano come le nostre mani e i nostri corpi che ben presto si uniscono facendo scoppiare l'amore ormai ritrovato.

Questa notte diventa poesia...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora