Chapter Five

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Era una mossa inaspettata da entrambi i due ragazzi, Luke non capiva come fosse possibile che stesse succedendo proprio a lui e Michael era sommerso dal blu, quasi ci potesse affogare, ma salvarsi da quella tempesta.

Non stavano parlando era sdraiati sul letto della stanza buia di Luke con le mani intrecciate e fissavano il soffitto in silenzio, si udivano i respiri dei due ragazzi e il cuore che batteva all'impazzata nel petto, era successo come per caso, ma entrambi lo desideravano con tutti loro stessi, era un desiderio che bruciava nello stomaco.

Avevano spento il cervello e si erano donati l'uno all'altro come se fosse l'ultima notte in quel mondo.

Luke si alzò silenziosamente mentre Michael si metteva a sedere osservandolo allontanarsi senza spiccicare mezza parola, il ragazzo dai capelli colorati si alzò e gli prese il braccio in modo che Luke potesse guardarlo negli occhi e che lui potesse annegare ancora una volta, avvicinò la sua fronte a quella del biondo e lo fissò per diversi secondi negli occhi, congiunse le loro labbra ancora una volta, mentre le mani di Luke vagavano libere per la sua schiena. Michael portò le sue mani nel ciuffo biondo ormai scompigliato. Le lingue dei due ragazzi si toccarono ancora una volta e si completarono ancora, Luke scese sul collo di Michael lasciando dei baci umidi talvolta mordendolo e  il colorato non poté che emettere gemiti di approvazione. Spostò il corpo del biondo sopra di lui non togliendo mai le mani da suoi fianchi. Si ritrovarono seduti sul letto del biondo in un misto di baci e carezze, Michael posò Luke sul letto e cosparse ogni centimetro del suo petto di baci, posò un bacio sopra i jeans facendo venire la pelle d'oca al biondo e con violenza gettò i pantaloni a terra, scoprì le gambe lattee del biondo prima di soffermarsi sull'accentuata erezione coperta ancora dai boxer oramai stretti. Michael alzò un sopracciglio e le sue labbra si incurvarono in un sorriso. Si sentiva potente, Luke invece vulnerabile, ma non aveva la forza per poter smettere tutto quello, la sua mente era annebbiata dal desiderio, era troppo forte e non riusciva a smettere, l'intimo del biondo raggiunse gli skinny sul suolo. Luke era nudo davanti a Michael, non aveva più alcuna protezione. Sentiva lo sguardo dell'altro trapassargli la pelle e arrivare fin dentro le ossa.

Michael scrutava il corpo del biondo che si trovava dinnanzi a lui e sorrise leggermente notando le gote rosse di Luke, lo rassicurò con un bacio. Si abbassò sulle ginocchia e baciò la punta del pene del biondo, che venne percorso da un'ondata di brividi ed eccitazione. Michael si divertiva nel vedere come Luke veniva sottomesso al suo tocco. Si divertiva a vedere come le sue labbra si chiudevano ad ogni bacio, alle mani del biondo che stringevano le lenzuola mentre lui stringeva le sue cosce. Si divertiva in quel vortice di piacere che prendeva dentro entrambi, sapevano che era un'attrazione malsana, sarebbero arrivati a distruggersi totalmente, però quando si trovavano insieme non riuscivano ad essere razionali. Michael prese tra le sue labbra carnose il glande del biondo che iniziò ad agitarsi, si allontanò dal biondo che emise un gemito di disapprovazione, per la prima volta Michael parlò

"Luke devi stare calmo." Sussurró ritornando a baciargli il collo. Il ragazzo annuì, non sapeva nemmeno lui il motivo di così tanta agitazione

Michael tornò al suo intento mentre Luke iniziava a sentire sempre più piacere dentro di sé, il tinto ripose le sue labbra intorno all'intimità di Luke facendolo fremere. Si spinse più affondo per poi con un movimento meccanico, far gemere Luke dal piacere. I suoi versi lo eccitavano ancora di più. Luke era quasi al limite e Michael se ne accorse, si allontanò dal ragazzo disfandosi dei suoi vestiti e portando una falange tra le labbra del biondo che accolse velocemente iniziando a lubrificarla con la propria saliva. Portò il dito dalle labbra del biondo al suo orifizio per poi iniziare ad allargarlo, Luke si scoprì piacevolmente eccitato.

Storse leggermente le labbra quando sentii un altro dito dentro di sé, lo trovava fastidioso, presto però Michael cominciò a sforbiciare e lui si trovò in un casino di gemiti. Iniziò a spingere verso la mano dell'altro mentre con le sue tirava fuori dai jeans l'erezione del tinto iniziando a massaggiarla, Michael sorrise del coraggio che aveva preso Luke. Il ragazzo dai capelli colorati si ritrovò a gemere mentre il biondo abbassava i suoi boxer con una lentezza che a lui sembro snervante, tolse le dita dall'orifizio di Luke e osservò le sue mani muoversi lentamente su di sè, fino a quando le posizioni non si furono invertite. Luke tutto nudo, era seduto sulle gambe di Michael poco più in giù del suo membro che stava stuzziccando. Le erezioni si sfiorarono e Michael perse il respiro, Luke si alzò e si allontanò, con un ghigno sul viso, dal ragazzo che lo stava osservando, si avvicinò ai pantaloni di Michael e tirò fuori il portafogli aprendolo.

"Che fai?" Sussurrò Michael ma Luke non rispose prese quello che gli serviva e ripose il portafogli al suo posto

"Come facevi a sapere che ne tenevo uno là dentro?!" Fece il tinto ancora eccitato ed ansimante nel letto. "Ma per favore Michael." Luke soffocó una risata. "Sei un playboy." Aggiunse

"Non sono un playboy" disse Michael mentre Luke apriva la bustina

"Okay, credo che tu abbia cercato di scoparti pure il cane di mio nonno." Il tinto alzò gli occhi al cielo e il biondo rilasciò una risatina.

"Ma non ti hanno mai insegnato a non parlare nel sesso? Lasciami scoparti Hemmings." Luke ridacchiò e avvicinandosi al letto nuovamente e baciando le labbra di Michael. Aprì il preservativo e dovette andare alla cieca perché le labbra di Michael non lo mollavano un secondo, infilò il preservativo sull'asta del ragazzo e lo tirò sopra si sé sul letto, Michael si posizionò con la punta all'entrata e lentamente penetrò il biondo, che sentì un forte fastidio e tentò di urlare, ma le labbra di Michael andarono a lenire quel dolore che sentiva, erano fermi sdraiati l'uno sull'altro uniti dalle loro carni, fusi in un corpo solo. Michael ha gli occhi incatenati in quelli di Luke che gli sorride lentamente mentre il tinto in mosse molto leggere inizia a muoversi, sente l'anello muscolare attorno alla sua erezione stretto e quella sensazione lo potrebbe mandare su di giri. Luke mandò la testa all'indietro appena Michael aumentò le spinte, si sentì completo forse per la prima volta nella sua vita.


Michael si svegliò accoccolato sul petto del biondo che dormiva beato, si erano addormentati uniti. Luke aveva il presentimento di tornare ad essere il solito ragazzo invisibile agli occhi dell'altro.

Tra i ricordi di Luke uno era rimasto impresso nella sua mente e non riusciva a liberarsene.

Qualche mese prima della loro conoscenza Luke era seduto da solo, come al solito, sotto un albero nel giardino della scuola, le cuffiette nelle orecchie, era ora di pranzo e tutti erano in mensa a consumare il fantastico pasto della mensa, ma lui no. Odiava stare tra le persone, non riusciva a mangiare tra la gente e spesso saltava i pranzi. Odiava la scuola.

Quel giorno Michael Clifford aveva portato una ragazzina del primo anno fuori da scuola per potersi divertire un po', Luke lo osservava da lontano, la primina se ne accorse.

"Michael perché quel ragazzo ci osserva" chiese indicando Luke, Michael scosse le spalle e rispose

"Io non vedo nulla, ora andiamo" la prese per mano e la trascinò via. Luke si sentì ferito, anche se non capiva bene il perché. Non gli sarebbe dovuto importare eppure soffriva.

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