CAPITOLO 11

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Ho paura.
Noah mi sta trascinando in una specie di cappannone.
"Muoviti stronza" ringhia lui.
Io sobbalzo continuando a camminare.
Entriamo dentro e mi porta in una stanza con un letto che tra un po' cade in pezzi e una finestra talmente piccola che è malapena la mia testa ci passa.

Mi spinge buttandomi a terra violentemente, mi slega le mani, toglie lo scotch dalla bocca e mi da un calcio in pieno stomaco facendomi tossire e sputare sangue.

"Ora te ne resterai per un po' qui dentro, troia" se ne va e chiude la porta sbattendola mentre io rimango stesa a terra con le braccia intorno alla pancia piangendo dal dolore.
Comincio a vedere sfocato, poi nero.

Mi sveglio con un dolore forte alla testa e alla pancia.
Mi alzo piano piano da terra sostenendomi alla parete e mi siedo sul letto.
Non so che ore sono, sono sola, dolorante, prigioniera di un maniaco per colpa di mio padre.

Quanto vorrei chiamare mio fratel..Il telefono!
Avevo messo il telefono nella scollatura del vestito per non portarmi una borsetta.
Lo prendo a digito il numero di mio fratello.

Ciao, sono Alex, ora non ci sono, riprova più tardi.

Merda.
Jas non la posso chiamare, é partita...e non so chi altro chiamare.
Harry.
Ma verrebbe ad aiutarmi?
Non lo so, ma è l'unico che posso chiamare.
Digito il numero, un squillo, due squilli..
"Pronto?" La sua voce è la cosa più rassicurante in questo momento
"Harry, Harry aiutami ti prego...aiutami" comincio a piangere disperata.
"Cris che cazzo è successo?" Chiede agitato
"Harry aiutami...Noah mi ha rapita e mi ha rinchiusa in cappannone non so dove...aiutami Harry...ho paura" tossico e gemo dal dolore della pancia.
"Oh cazzo. Lo sapevo che aveva qualcosa di strano quel tipo. CAZZO attiva il GPS e ti raggiungo subito" chiude la chiamata e accendo il gps e nascondo il telefono sotto il materasso.

Alzo il vestito e noto che ho un grosso livido sulla pancia.
La porta si apre di colpo e io sobbalzo tirando un urlo per lo spavento.
"Ecco Charlie, divertiamoci con lei adesso" Noah e.... Charlie?
Cosa ci fa lui qui?
"Lasciatemi stare!" Dico coprendomi con le braccia vedendoli avvicinarsi.

Mi prendono e mi buttano a terra e io gemo per il dolore mentre la lacrime si impossessano della mia faccia.
Noah comincia a strapparmi il vestito e stessa cosa Charlie.
Noah mi prende per i capelli e io mi alzo, mi infila la sua lingua schifosa in bocca e comincia a baciarmi violentemente toccandomi dappertutto mentre Charlie mi sta palpando il seno da dietro.
Cerco di dimenarmi ma loro iniziamo a colpirmi, Charlie mi gira verso di lui e mi tira un pugno facendomi cadere a terra.
Noah si avvicina ridendo, mi prende per un braccio e mi butta sul letto poi si mette a cavalcioni su di me.
Comincia a baciarmi il collo mentre mi toglie il reggiseno.
Urlo, mi dimeno ma non serve a niente, continuano a colpirmi ogni volta che mostro resistenza.

Charlie cerca di togliermi le mutande ma io gli do un calcio.
"Non toccarmi" ringhio
"Piccola stronza, mi hai fatto male cazzo" ringhia Charlie.
Noah mi toglie le mutande facendomi restare nuda davanti a quattro occhi maniaci.
Cerco di coprirmi con le braccia ma Charlie mi blocca i polsi con le sue mani al letto.

Continuano a toccarmi, a colpirmi, e farmi dannatamente male.
Sento lo stomaco rivoltarsi, sento che sto per vomitare.
Il naso e il labbro mi sanguinano e io continuo a piangere.
"Basta vi prego, Basta" li supplico
"Ora ci supplichi?" Noah ghigna.

Lo vedo togliersi i pantaloni e i boxer lasciando libera la sua lunghezza ormai dura.
"No no no perfavore no, lasciami stare!"grido.
Lui mi immobilizza al letto e Charlie lo aiuta a farmi aprire le gambe e Noah entra dentro di me con un colpo secco e io urlo dal dolore.
No ti prego.
Harry dove sei?
"Harry" urlo disperata continuando a piangere.
Sento la porta spalancarsi, Harry e Alex fanno la loro entrata.

Alex si scaglia contro Charlie prendendolo a pugni mentre Harry si catapulta verso di noi togliendo Noah da me e prendendolo a pugni.
Comincio a piangere in modo isterico, mi fa male ogni angolo del mio corpo.
Vedo Noah a terra sanguinante e stessa cosa Charlie mentre io continuo a piangere vedendo tutto nero.

Lentamente apro gli occhi, davanti a me vedo tutto sfocato...poi la vista comincia a focalizzarsi.

Sono in una stanza d'ospedale.

Le scene di prima riaffiorano tutte e io comincio a piangere, comincio a dimenarmi e il respiro é corto.

"Ehy ehy ehy é tutto ok, ora sei al sicuro, tranquilla" Harry mi abbraccia e io comincio a sentirmi meglio.
Si toglie dall'abbraccio e mi guarda preoccupato.
"Come stai?" Guardo il vuoto respirando freneticamente.
"Shh va tutto bene Cris, va tutto bene" Harry mi abbraccia e mi accarezza la testa.

Sento la porta aprirsi e Alex si precipita da me con le lacrime agli occhi.
"Piccola...dio che spavento, é tutta colpa mia" mi abbraccia
"No Alex, non darti la colpa, perchè non serve, non è colpa tua, non potevi saperlo, è colpa mia che sono mi sono fidata di ....di quel mostro." Lo rassicuro.

Lui ha sempre la tendenza di incolparsi di tutto anche quando non serve.
Gli voglio un mondo di bene e non saprei cosa fare senza di lui.

"Alex..veramente, ora vai a casa e riposati ok? Fallo per me"gli dico notando la sua faccia stanca e le occhiaie.
"No, non ti lascio" Dice lui preoccupato.
"Per favore" gli sorrido e il suo sguardo si addolcisce mentre annuisce, mi da un bacio sulla fronte e se ne va.

Quando chiude la porta rimaniamo soli io e Harry.
Butto le braccia lungo i fianchi e tiro la testa indietro sospirando
"Per quanto sono rimasta in coma?" Chiedo con gli occhi chiusi.
"Una settimana" dice lui a voce bassa
Sospiro e mi sento tremare.
"Harry...grazie...Mi dispiace averti dovuto chiamare e darti un problema come questo ma mio fratello non rispondeva e Jas é partita per l'Italia...e" lui mi interrompe posando un dito sulle mie labbra e io apro gli occhi.
Mi sta sorridendo dolcemente.
"Non ringraziarmi, sta tranquilla e chiudi quel becco, sai,parli troppo, forse ti preferivo in coma cosí restavi zitta" comincia a ridacchiare e io mi unisco a lui "bhe grazie eh" gli do un colpetto sul braccio.
Chi è questo? Dov'è Harry Parker?
"Comunque so che mi odi e che é stato un peso venire ad aiutarmi...so che non sono niente per te e...e ci tengo vermanete a ringraziarti per questo." gli sorrido.

Lui si volta e fa per andarsene peró prima di aprire la porta
"Cris, a me importa di te" apre la porta a se ne va lasciandomi li imbambolata.
Un sorriso appare sul mio volto e mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

A me importa di te.

IL MIO ERRORE PIÙ BELLO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora