CAPITOLO 4

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La sveglia suona e mi risveglio con un mal di testa pazzesco.
Non mi ricordo niente di ieri notte.
Poco importa.
Oggi non andró a scuola, non ne ho voglia e sono stanca.

Vado a farmi una bella doccia fredda.
Mi spoglio ed entro nella doccia, l'acqua comincia a scorrere e cadermi violentemente addosso gelida.
Piano piano i ricordi si fanno piú chiari.
Ridacchio alla scena di occhi smeraldo infuriato.
L'ho fatta grossa.

Dopo una bella mezz'ora esco dalla doccia, mi metto un asciugamano intorno al mio corpo e mi dirigo in stanza.
Metto l'intimo in pizzo nero e mi metto una maglietta e maniche corte larga, di mio fratello e un paio di pantaloncini corti.
Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.

Comincio a sentire strani rumori.
Mi giro di scatto e vedo che nel letto di Jas c'è qualcuno.

Che dormigliona, penso, ma d'altronde non dovrei parlare io.
La lascio dormire e mi rimetto sul letto pure io.

Sento le urla di qualcuno...qualcuno di indefinito, comincio ad aprire lentamente gli occhi.
Cristo la testa, massaggio le tempie producendo vari versi animali.

Guardo cosa sta succedendo.
Vedo Jas che ride e continua a tirare piccoli gridolini di gioia.
Non mi sento pronta ad affrontare il tornado Jasmine.
"Sentiamo, cos'è successo di talmente importante per rovinare il mio dolcissimo sonno"ringhio
"Oh buongiorno...ben sveglia, acida appena sveglia?" dice distogliendo subito lo sguardo da me.
"Decisamente, ora avanti, racconta." Butto la testa indietro sul cuscino
"Non puoi capire Cris, parto per 2 settimane" dice entusiasta.
Cosa? E mi lascia da sola?

"E dove vorresti andare scusa?" Chiedo alzandomi dal letto.
"Italia" spalanco gli occhi.
"Figo, ma come mai vai in Italia?" Sono arrivata ieri e lei già se ne va.
"Diciamo che ho bisogno di distaccarmi da tutto" abbassa lo sguardo.
Non aggiungo altro perché capisco che non é il momento giusto.
Sono le 15:43 .
Wow, ho dormito cosí tanto? Bhe, ero abbastanza brilla ieri notte.

Sono passati 4 giorni dal mio cambiamento. Ma per me é uguale, perché lo so bene che nessuno ci tiene a me veramente, queste sono tutte maschere di tutti noi. Tutti pericolosamente falsi.

Domani é il compleanno di mia madre, e domani é domenica. Ho intenzione di passare la giornata con mio fratello.
Ho un nodo in gola e le lacrime stanno per uscire, come ogni fottuto anno.
Mi chiedo dove cazzo sia quell'uomo che l'ha uccisa.
Mi tocco il ciondolo che ho al collo che non tolgo mai, me lo ha dato poco prima di morire, tra le mie braccia.
Fisso il muro davanti a me senza un preciso motivo, immersa nel mio passato.

E con tutti questi pensieri, dopo tanti tentativi, mi addormento.


IL MIO ERRORE PIÙ BELLO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora