Come faccio a spiegare a chi mi parla, che c'è qualcosa dentro di me che comprende tutto? Autenticamente, senza interpretazioni, definizioni.
Di lei so che proviene da molto lontano e che osserva anche quando io dimentico.
In lei so che pulsa la soluzione, la mia salvezza, quell'istante di ispirazione, di intuizione che mi fa sospirare l'anima. Lei parla un linguaggio che io solo comprendo, e spesso mi fa osservare negli occhi delle persone, in cerca di qualcuno come lei.
Di lei so che padroneggia energie a me precluse dalla mia stessa mente, e questo la fa soffrire, sono io a ricordarle la sofferenza umana: ignoranza di esistere che spinge alla conoscenza.
Io sono qui per evolvere e guidare chi ancora si sente solo.
Lei proviene da una dimensione dove la solitudine non esiste.
STAI LEGGENDO
Senza nome
General FictionIl diario di una senza nome. Non troverete né data né ora alcuna. Ricorda: sii grato di poter osservare il cielo, perché al cielo non è concesso di osservar se stesso. Tutti i diritti riservati, Elany Blackwood © 2016