Pensieri a caso

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Quando eravamo piccoli sognavamo continuamente di diventare grandi.
Grandi come i nostri genitori, tanto grandi da imitarli spesso.
Indossavamo i tacchi enormi di mamma o le cravatte di papà.
Mamma diceva che non c'era niente da invidiare agli adulti, loro hanno molte più responsabilità. Noi non comprendevamo cosa fossero tutte queste responsabilità, era solo bello non essere considerati bambini.
Poi siamo cresciuti.
Gli 'amori di mamma' si erano trasformati nelle 'disgrazie di mamma'.
Capimmo che la vita era la nostra responsabilità più grande, mamma non poteva più occuparsi di noi.
Adesso i tacchi di mamma erano troppo scomodi e le cravatte di papà non ci piacevano più.
I colori non esistevano, c'era solo il nero.
Più tardi scoprimmo che essere adulti non era un sogno, ma un incubo più che reale.
Alle responsabilità si aggiungevano problemi a non finire.
E mentre guardavi gli amici morire di dolore potevi solo accenderti una sigaretta.
Mamma non ci aveva spiegato che gli adulti potessero essere pieni di problemi.
Mamma non ci vuole più guardare negli occhi, abbiamo smesso di vivere.

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