Know your enemy.

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HARRY'S POV

Quel pranzo a quel particolare ristorante giapponese mi piacque. Non tanto per la qualità del cibo, che devo ammettere essere stata ottima, ma quanto per la qualità di come si svolse. Eravamo tutti uniti e felici, facevamo battute come una volta, come le prime volte che conobbi Louis. Anche se mi risultò parecchio strano il fatto che Niall ogni tanto abbassava il capo rivolgendolo al suo grembo, e non tentava nemmeno di aprire bocca.

"Che c'è? Ti hanno mozzato la lingua, Horan? O ti stai godendo talmente il cibo che non riesci più a parlare?", chiese Zayn, sempre con la sua delicatezza. Louis lo guardò storto, e agitando la mano sotto al mento, gli fece cenno di finirla.

"Lascia perdere, Louis, apprezzo il tentativo...mi è entrato da un orecchio e uscito dall'altro...", rispose Niall, continuando a portarsi alla bocca le bacchette con rotolini di sushi.

"Ehi, ti sei ingoiato un vasetto di yogurt scaduto?", continuò Liam, poiché non si era accorto del gesto che rivolse Louis a Zayn poco prima.

"No, mi dispiace per te...Louis, mi accompagneresti a fumare?", disse Niall rivolgendo lo sguardo al mio ragazzo, e posando le bacchette con decisione.

"Ma tu non fumi Niall...", rispose Zayn.

"Ora si, ti dispiace?"

"Ehi, stai calmo, che ne so io che ti sei dato alla nicotina..."

"Andiamo Niall...Harry, esci con noi?"

"Si, prendo il cappotto...", non capivo cosa stesse succedendo. Fino a un attimo prima non c'era nemmeno l'ombra di quell'astio che si era creato. Rivolsi infatti uno sguardo dubbioso agli altri due, corrucciando le labbra e alzando le mani. Ma seguii Louis e Niall fuori dal ristorante. Ero tentato di capire che cosa stesse effettivamente succedendo.

"Ehi, Nì...che succede? Sei ancora inverso per la storia di prima?"

"Che storia?", mi intromisi. Non avrei saputo farmi i cazzi miei nemmeno se mi avessero pagato oro.

"Lasciate perdere, ragazzi...sono stanco, e mi è salito il nervoso...e poi, di stare a discutere con quei due coglioni non mi va proprio..."

"Ma esatto, fai il superiore...non abbassarti al loro livello...anche se non ho ancora capito cosa sta succedendo...", risposi io.

Louis guardò Niall sorridendo, e gli mise una mano sulla spalla.

"Posso...?", chiese. Evidentemente sapeva che si poteva fidare di me, e quindi fece cenno di sì col capo a Louis, che iniziò a spiegarmi la storia.

"Niall è abbattuto dal fatto che siamo tutti fidanzati nel gruppo, e si sente solo ed escluso...è di quello che stavam parlando prima...", mi spiegò Louis brevemente.

"Niall, scusami se te lo chiedo così sfacciatamente, ma...stai bene? Ma come può anche passarti per l'anticamera del cervello una paranoia del genere?"

"Non lo so, Harry, cazzo, non lo so...non so più niente..."

"Vuoi un consiglio da un pirla? Sei una delle persone migliori che io abbia incontrato, sempre solare, allegro, divertente...e anche carino, se la devo dire tutta..."

"Ehm...allarme gelosia quaggiù...", mi interruppe Louis.

"Uff, Tommo, smettila...mi fai confondere...ehm, dicevo...si, è vero, sentirselo dire da un amico gay follemente innamorato dell'altro amico gay non è il massimo...ma quantomeno è un pensiero sincero...non farti prendere dall'ansia...sei giovane, non fasciarti la testa ora perché non hai una ragazza...evidentemente il destino sta cercando quella perfetta per uno come te, per non darti gli scarti...e fidati, ti meriti il meglio, per come sei fatto..."

Pensavo Di Averti Perso- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora