I thought I'd never.

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NIALL'S POV

Prima che Zayn mi accompagnasse da Louis, mi presi un sacco di raccomandazioni dagli altri. In effetti, avevo la fama dello smemorato tra il gruppo, non solo quella dell'ingurgitatore di cibo fino allo svenimento.

"Niall, Louis non deve sapere che Harry è tornato, altrimenti ti stringo le palle solo con due dita!", mi minacciò Zayn, con gli occhi a fessura, unendo l'indice e il pollice come se stesse davvero schiacciandomi le palle, "Nì, fagli solo da mangiare e non rispondere a domande strane, se te le fa...evita il discorso, piuttosto infilagli una bruschetta in bocca...", mi disse Liam, "Niall, se non fai cazzate, ti faccio conoscere qualche mia collega del Crazy Inn", mi sorrise ammiccando Perrie. L'ultima mi piacque più delle altre, devo ammetterlo.

Quando Zayn poi mi lasciò davanti casa di Louis, ebbi tutto il tempo per prendere la copia delle mie chiavi dalla tasca del cappotto e respirare a pieni polmoni, per l'ansia.

"Niall, calmati, non fare cazzate! Cosa mi hanno detto di fare? Ecco, non mi ricordo! Devo stare zitto? Ma come faccio? Sono troppo felice! Senti, nel dubbio, preparerò bruschette!", pensavo tra me e me. Adesso stavo anche impazzendo. Dovevo stare calmo, non potevo far filtrare quei cazzo di pensieri che si stavano aggrovigliando e creando confusione nella mia testa, come se già non ce n'era abbastanza.

Salii le scale, non presi l'ascensore, strano da parte mia, probabilmente avevo bisogno di calmare l'agitazione e la contentezza che Harry fosse finalmente tornato a riprendersi Louis.

Stai zitto, Niall! Non pensare a 'sta cosa, che poi sicuro la spifferi! Ok, calmo! Ora entri, e corri in cucina, prima che ti possa vedere o fermare! Niall uomo invisibile! Ma che cazzo stavo pensando? Dio, Niall, trovati una ragazza al più presto!

Girai le chiavi nella toppa, il più veloce possibile, entrai sempre velocemente e corsi in cucina, solo accennando un "Ciao Lou! Preparo da mangiare!", senza nemmeno incrociare il suo sguardo. Mi fu difficile, tuttavia, perché, per mia sorpresa, Louis si alzò da terra, da dove stava ormai da giorni, e si avvicinò al bancone che creava la vista col salotto.

"Sai Niall che, appoggiato a questo stipite, ho fatto l'amore con Harry?", mi disse sorridendo e accarezzando il pezzo di legno. Ok, non era proprio la cosa che mi sarei aspettato di sentire. Il cuore mi cominciò a battere forte. Feci cadere il coltello dalle mani, ma mi girai sorridendo a mia volta.

"Lou, non pensarci, per favore...". Il sorriso di Louis sparì in un batter d'occhio dal suo viso, e cominciò a urlare.

"COME FACCIO? EH? COME CAZZO FACCIO? TROVAMI ANCHE UN SOLO MOTIVO PER FARLO, NIALL!".

Sbarrai gli occhi. La mia non voleva di certo essere un'affermazione per farlo prendere male, né tantomeno per scrollarmi di dosso tutte le sue paranoie. Voleva solo essere un modo gentile per tirarlo su, perché, anche se non lo potevo dire, sapevo che prima o poi tutto si sarebbe risolto. Harry era tornato, per grazia divina. Harry era lì, e non vedeva l'ora di riprendersi quello che, per errore personale, aveva perso.

Perché sapevo che Louis si sarebbe di nuovo affidato alla presa delle braccia solide di Harry, al calore che il suo sorriso e il suo cuore emanavano anche solo pronunciando il suo nome.

"Nì, scusa...non volevo urlarti addosso, ma-ma sto male...ma-malissimo...", balbettò, e si buttò tra le mie braccia, ancora con quelle lacrime salate che gli bagnavano gli zigomi e che gli riempivano le cornee. Io lo abbracciai forte, e gli picchiettai la mano sulla schiena, per confortarlo.

"Non ti preoccupare, Lou! Non è colpa tua, tranquillo...".

Poco dopo il mio telefono squillò. Lo presi per vedere il messaggio ricevuto, mentre Louis tornava nella sua stessa posizione di poco prima, e si accendeva una sigaretta.

Pensavo Di Averti Perso- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora