This World has been Connected

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Capitolo 1

This World has been Connected

Una leggera brezza faceva muovere le vele della nave in un ritmico gonfiarsi e sgonfiarsi, era una tranquilla sera di fine maggio e tutto l'equipaggio stava per riunirsi sul ponte in attesa di un evento unico.

L'atmosfera di nervosismo era quasi tangibile nell'aria, nessuno aveva mai visto ciò che il loro capitano si apprestava a fare.

«Come credi che sarà?» chiese un ragazzo.

«Sicuramente grandioso» rispose il vecchietto alla sua sinistra.

In realtà nessuno aveva idea di come sarebbe apparso quel fenomeno, era una cosa così strana, anche solo l'idea sembrava improponibile.

Ma il loro capitano era sicuro della sua nuova scoperta: un metodo per viaggiare in un altro mondo, una cosa inaspettata ma anche molto gradita. Ultimamente quella ciurma aveva avuto molti problemi... era ricercata, e non solo dalla Marina, quello era fin poco preoccupante. Erano inseguiti da un altro pirata molto più forte di un viceammiraglio qualunque e i suoi commilitoni.

La ciurma viaggiava ormai da settimane come dei reietti, ormai privi della gloriosa fama che avevano conquistato negli ultimi 10 anni, anche se incutevano ancora molto timore alla maggior parte degli isolani.

L'intero equipaggio si sentiva deluso dalla recente clamorosa sconfitta, privi di spirito, avevano perso la loro solita autostima nell'essere tra le più forti ciurme del Nuovo Mondo. Ma come biasimarli? Un discorso carismatico avrebbe avuto ben poca efficacia sui loro animi, bisognava fare qualcosa, assicurarsi un futuro dignitoso nel più breve tempo possibile.

Un'opportunità si era presentata qualche giorno prima, erano approdati in un'isola per fare rifornimento di viveri e si erano fermati una locanda per bere qualcosa. L'atmosfera era tipica di quei luoghi sinistri, i pirati prendevano da bere e si rintanavano in un angolo per stare tranquilli, non cercavano risse. Però la conversazione di un viaggiatore attrasse l'attenzione del capitano. Parlava dell'immenso potere che un particolare grappolo di frutti gli aveva dato.

Sapeva perfettamente di che frutti si trattasse: Frutti del Diavolo, donano un potere preciso a chiunque ne mangi uno a discapito della capacità di nuotare. Lo sapeva fin troppo bene visto che anche lui, in giovane età, ne aveva ingerito uno.

Però origliando uno stralcio di conversazione dell'ometto al bancone rimase molto sorpreso dal potere che descriveva: diceva di poter creare un portale per un altro mondo, così il capitano decise di catturarlo e chiedere di più.

Gli offrì di entrare a far parte della sua ciurma e lui naturalmente accettò, avrebbero potuto facilmente costringerlo invece un offerta del genere era molto più vantaggiosa.

«Quanto manca a superare la Fascia di Bonaccia?» disse il capitano. «Circa dieci minuti, capitano.» rispose una voce dietro di lui.

Mancava poco ormai, mancava poco e il suo piano sarebbe iniziato. Aveva progettato tutto nei più accurati dettagli, visto che solo lui intendeva attraversare il portale e andare nell'altro mondo doveva comunque assicurarsi che la sua ciurma restasse lì, al sicuro, pronta ad accoglierlo al suo ritorno. Però serviva un luogo adatto dove lasciare sia la ciurma che la nave, un luogo abbastanza sicuro da impedire di essere trovati per qualche settimana. Perciò aveva optato per ritornare nel Grande Blu attraversando l'Isola degli Uomini Pesce e oltrepassare la Fascia di Bonaccia, una striscia di mare quasi invalicabile in quanto c'è assenza di vento e di correnti, ma era anche estremamente pericolosa a causa della presenza di numerosi mostri marini.

Sì, sarebbero stati al sicuro protetti da questa difesa naturale, e grazie al potere del suo Frutto attraversare questa zona senza né vento né correnti non risultò neanche troppo difficile.

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