«Avete combattuto contro un mostro in grado di controllare il tempo?!» chiese Minerva, allarmata sempre più ad ogni dettaglio rivelato dal gruppo «Questo spiegherebbe perché, durante il terremoto, le campane della Torre dell'Orologio hanno iniziato a suonare all'impazzata, senza controllo» rifletté tra sé e sé.
Dopo che Malefica e i suoi alleati, in un modo o nell'altro, erano fuggiti, i Referenti furono scortati da Hagrid e dalla professoressa McGranitt all'interno del castello, nell'ufficio del preside, dove li attendevano Severus Piton e Madama Chips, pronta con le più avanzate cure mediche disponibili.
Il maestro Yoda e Silente avevano subito gravi danni fisici, dovuti sia al troppo sforzo per la loro età, sia per i violenti impatti subiti; mentre invece Topolino aveva riportato solamente qualche taglio a causa dei fili, ma facilmente curabile dalle esperte mani dell'infermiera.
La calma ora era piatta, Paperino e Pippo si erano lasciati cadere in una poltrona, stanchi; nessuno di loro aveva voglia di parlare, ma allo stesso modo i loro soccorritori avevano voglia di sapere.
«Cos'è successo Albus? Puoi raccontarcelo? Severus ha tenuto d'occhio i Mangiamorte per tutta la vostra assenza, è arrivato al castello solo qualche minuto prima di voi».
«Ma certo, Minerva, è giusto che voi sappiate» disse Silente porgendo il braccio con la mano semi annerita a Piton in modo che la esaminasse.
«Dopo il furto del libro dalla biblioteca del castello, decidemmo di andare nel mondo del Maestro Yoda a dare un'occhiata all'andamento dello spazio-tempo e ci accorgemmo di un anormale comportamento di quest'ultimo; come suggerito da Topolino raggiungemmo un mondo abitato da creature particolarmente potenti: i Pokemon, dove speravamo di poter trovare una mitologica divinità famosa tra gli abitanti del luogo per la sua abilità di controllo del tempo» poi si fermò e fece un respiro profondo chiudendo gli occhi.
«Dopo aver scoperto dove poter trovare questo Pokemon leggendario, abbiamo avuto la conferma che i nostri nemici erano davanti a noi, e ci sono sfuggiti per un pelo, venendo qui; solo grazie ad un'idea di Walt siamo riusciti a raggiungerli evitando la catastrofe» concluse Silente, poi con la mano sana si appoggiò la sua bacchetta alla tempia ed estrasse un lungo filamento argenteo che andò a fluttuare nel pensatoio, aperto vicino alla parete.
«Doflamingo era arrivato il giorno prima della riunione dei Mangiamorte» disse Piton, «Nessuno era contento del suo arrivo, anzi, la maggior parte lo disprezzava, neanche l'Oscuro Signore si fidava di lui, ma credeva di averne il pieno controllo finché non è arrivata l'altra strega. A quel punto tutto sembrò cambiare, non ci fu nessuna riunione per presentarla, la maggior parte di loro fu mandata via da Villa Malfoy, credo che solo io e quella curiosa di Bellatrix siamo riusciti a vederla».
«Credo che Voldemort fosse incuriosito dal potere di entrambi» rispose il preside «ma che considerasse Doflamingo come un sottoposto e invece Malefica come una pericolosa rivale».
«Sì, è molto probabile».
«Cosa credi che farà Voldemort adesso, Albus?» chiese Topolino, le cui ferite erano svanite dopo un colpo di bacchetta di Madama Chips.
«Ora che è a conoscenza dell'esistenza degli altri mondi? Non ne ho idea... potrebbe tentare di andarsene e portare i suoi Mangiamorte con sè, oppure potrebbe voler acquisire qualche potere in più per conquistare questo mondo, l'unica cosa certa è che ora è molto più pericoloso di prima...»
«Per quanto riguarda Doflamingo, sarebbe opportuno riferirlo a Sengoku, e chiedergli aiuto, sicuramente potrebbe intuire le sue intenzioni meglio di noi. Era in groppa a Dialga quando è fuggito, potrebbe anche essere tornato nel loro mondo. Paperino! Pippo! Se state bene e non avete più bisogno di cure mediche sarebbe necessario che voi raggiungiate il grand'ammiraglio e lo informaste della situazione».
«Yuk! Certo, Vostra Maestà! Vieni Paperino, partiamo subito!»
«Ma io volevo dormire un po'...» rispose l'amico assonnato con la faccia sonnecchiante appoggiata alla poltrona.
«Dormirai durante il viaggio!» lo rimproverò Pippo, a quel punto Topolino corse a stringere i suoi amici con un grande abbraccio «Vi voglio bene ragazzi!» gli disse «Non preoccupatevi farò io un salto a casa per raccontare tutto a Minnie e Paperina, le saluterò anche da parte vostra».
Così anche Paperino si alzò ed entrambi si misero sull'attenti: «Grazie, Vostra Maestà» dissero in coro.
«Hagrid, saresti così gentile da accompagnarli fino alla loro gummyship?» chiese Silente.
«Oh sì, ma certo, seguitemi pure» disse gentilmente il guardiacaccia che si stava assopendo anche lui, così tutti e tre insieme uscirono dall'ufficio del preside.
«È una ferita molto strana, si spargerà, Albus» disse Piton finendo di esaminare le due dita annerite di Silente.
«Purtroppo è proprio vero, non si possono rallentare i segni del tempo...» disse con ironia il preside guardandosi anch'egli la mano.
«E l'ultimo membro di quella squinternata alleanza chi sarebbe?» chiese la McGranitt ancora avida di sapere.
Silente stava per dire di non saper rispondere alla sua domanda, ma Yoda parlò al posto suo, non aveva ancora detto nulla da quando erano arrivati al castello.
«L'ultimo allievo preso in considerazione dal Conte Dooku egli è» disse spiazzando tutti, poi continuò «L'unico in possesso dell'abilità di viaggio tra i mondi sono rimasto, solo io ricordarmi di lui potevo. Osservato per giorni da me e Dooku nella sua infanzia è stato, ma quando capimmo che il suo potere Forza non era rinunciarci dovemmo, Dooku contrario era. Un potere enorme Magneto possiede» disse Yoda e poi bevve un sorso di pozione che gli aveva dato Madama Chips per rinvigorirlo.
«Da quello che è sembrato era in grado di controllare il metallo, vero?» chiese Topolino incuriosito da quel personaggio sconosciuto.
«Esatto» confermò Yoda.
«Per quanto ne sappiamo non è in grado di attraversare i mondi, e quindi dovrebbe essere intrappolato qui... sarà compito tuo, Albus, trovarlo e catturarlo. Poi procederemo a riportarlo a casa sua, non possiamo fare altrimenti» disse Topolino con voce chiara.
«Ma certo Vostra Maestà, mi prendo la responsabilità della sua cattura» confermò il preside alzandosi in piedi e andando a guardare il pensatoio, «bisogna prendere provvedimenti anche per i Pokemon... Bisogna avvisare che Doflamingo potrebbe essere lì e che ha intenzioni ostili»
«Di nominare la Campionessa della Lega si Sinnoh una Referente io propongo» suggerì Yoda precedendo il pensiero degli altri.
«Sì ci avevo pensato anche io» rispose Topolino «Il Maestro Yen Sid non ha mai nominato il mondo dei Pokemon per un eventuale Referente» disse aggrottando la fronte e portandosi le dita sul mento «Però credo che Camilla se lo sia meritato pienamente, ricordiamoci che ha portato in salvo i tre ragazzi nella grotta nonostante la nostra immediata partenza».
«Sarai tu ad occuparti di questa faccenda, Topolino?» chiese Silente.
«Sì, ritornerò nel mondo dei Pokemon il prima possibile: sia per parlare con Camilla, sia per riportare indietro l'Adamasfera» rispose il re organizzandosi il da farsi.
«Giusto, te la affido volentieri» e così dicendo il preside estrasse da una tasca del lungo mantello l'Adamasfera, che aveva recuperato dalla Vetta Lancia. «Inoltre visionerò anche questo» disse ancora tirando fuori un grosso volume rilegato in pelle, che andò a posare sulla sua scrivania.
«Sono riuscito a darci un'occhiata, sembra che effettivamente il mondo dei Pokemon non sia affatto piccolo, anzi, noi ne abbiamo visitato solamente una parte ed esistono diverse regioni in cui la mitologia locale è legata in particolar modo a dei Pokemon leggendari forti e potenti, la esaminerò attentamente» concluse.
«Molto bene, io tornare nel mio mondo devo, il momento di parlare con Obi-Wan è arrivato, insegnargli a dominare il passaggio nei mondi devo, non disponibile per un po' sarò» intervenne il Maestro Yoda per aiutare nell'organizzazione dell'imminente futuro.
«Signor preside, vorrei suggerirle di mandarmi in incognito dai Mangiamorte per fare rapporto sui piani dell'Oscuro Signore» disse il professor Piton alzandosi in piedi.
«No Severus, è troppo pericoloso. Se Voldemort trovasse un modo per partire alla volta di un altro mondo tu saresti costretto ad andartene, e dubito che lui ti dia il tempo di tornare qui. Ricordiamoci che ora possiede il libro sul viaggio nei mondi e non sarà un problema tecnico a fermarlo» gli rispose Silente sicuro della sua decisone, «Andrai solo se sarai convocato da lui in persona. Minerva manda un gufo a Grimmauld Place, e avverti l'Ordine che Harry va sorvegliato di continuo, anche se adesso è tornato dai Dursley, bisogna prendere in considerazione che lui rientri comunque nei piani di Voldemort» concluse il preside e subito la McGranitt si mise a scrivere su un foglio di pergamena.
Piton allora uscì dall'ufficio, era un po' deluso che Silente non gli affidasse una missione di tale importanza come quella, era sicuro che Voldemort avrebbe tentato di andarsene nuovamente.
L'atmosfera era tesa, e nessuno aveva una gran voglia di parlare, l'ufficio di Silente era sempre uguale, con tutti i ritratti (stavolta ben svegli) che ascoltavano la conversazione sotto di loro, anche la fenice sul suo trespolo era attenta a tutti i movimenti nella stanza.
Madama Chips aveva finito di medicare tutti i combattenti e si era ritirata in infermeria, Silente aveva congedato lei e Hagrid conscio dell'argomento che stava per essere affrontato.
«Bene non siamo messi, Magneto in fuga ed in trappola qui è, Voldemort a conoscenza dei mondi è venuto, Malefica scomparsa, e Doflamingo l'accesso alla dimensione del tempo ha momentaneamente ottenuto, ovunque può andare, difficile ritrovarlo sarà».
«Yoda ha ragione» proseguì Silente «E noi abbiamo perso due validissimi elementi. Vostra Maestà... cosa è successo a Walt?» chiese avvicinandosi al re con garbo, accucciandosi per essere alla sua altezza nella poltrona e guardandolo fisso negli occhi.
Topolino si ammutolì all'improvviso, probabilmente non era pronto a fornire quelle informazioni, o semplicemente non voleva rivivere determinati pensieri.
«Già qualcuno mi sa dire dov'è finito Walt?» aggiunse Minerva alzando la testa dalla lettera, preoccupata, sembrò accusare il colpo della scomparsa del ragazzo tutto insieme, come se fino a quel momento l'avesse voluto reprimere dentro di sé.
«Non so dove sia finito...» disse il re con voce tremolante, «Posso solo ipotizzare che Walt abbia riconosciuto la voce che ha rimbombato dal portale oscuro».
Ma Silente, come tutti gli altri, non era soddisfatto e voleva sapere di più, si alzò in tutta la sua statura, non voleva spaventare Topolino ma voleva fargli capire che sia lui che Yoda avevano tutta l'autorità per sapere che cosa fosse successo: «Hai qualche idea di chi possa essere stato? Perché ha avuto quell'impulsivo e irrefrenabile istinto di doverlo raggiungere a tutti i costi? Non è facile eludere l'incantesimo che gli ho scagliato» aggiunse, sottolineando che aveva dato del suo meglio per trattenere il loro amico.
Topolino aveva assorbito tutti i significati sottointesi dal movimento di Silente e, sentendosi in dovere di rispettarlo sia come amico che come collega Referente, decise di dire tutto ciò che sapeva, dall'inizio.
«Probabilmente era qualcuno del suo mondo...» disse distogliendo lo sguardo a causa dell'insicurezza.
«...Ah... questo spiega molte cose...» la mente di Silente lavorava febbrile «Topolino non credi che sia venuto il momento di raccontarci cosa è successo esattamente nel mondo di Walt?»
Topolino prese coraggio e cercò di ordinare i ricordi nella testa, e poi si decise: «Il mondo di Walt non era un mondo qualunque... era il mondo-origine, quello da cui si sono creati tutti gli altri. Mi spiego meglio: il mondo di Walt è sempre esistito, i suoi abitanti vivevano in armonia e dalla nascita ognuno di loro sviluppava un'affinità verso un determinato potere, ad esempio il nostro Walt controlla l'elettricità e i campi magnetici. Ma ciò che alimentava questo potere nelle persone era una capacità primordiale, un'energia racchiusa in ognuno di loro, talmente forte che non poteva essere contenuta, perciò gli abitanti sviluppavano naturalmente un metodo per utilizzarla.
Questo motore naturale era chiamato Fantasia.
Non nel senso di creatività, Fantasia serviva per indicare questa energia che permetteva agli abitanti di sviluppare il proprio potere, di solito affine ad uno o più elementi.
Andando avanti negli anni un grosso problema attanagliò la città di Walt: i giovani che riuscivano a sviluppare la Fantasia erano sempre meno, ma sempre più potenti.
È pensiero del Maestro Yen Sid che Walt possa essere il ragazzo dotato di più Fantasia che sia mai nato, per questo fu l'unico che riuscì a salvarsi dalla catastrofe».
Poi Topolino si prese qualche momento per asciugarsi le lacrime che quella storia gli stava provocando.
«Vostra Maestà quale catastrofe? E se il suo è il mondo primordiale come hanno fatto a nascere tutti gli altri?»
«In realtà queste due domande sono molto collegate. Nel mondo di Walt come nei nostri vigeva comunque la sovranità della Luce e dell'Oscurità, per quanto chi governava quel mondo riuscì a mantenerlo nella Luce, l'aumento considerevole di Fantasia in alcuni ragazzi iniziò a far sviluppare in molti di loro una grande sensazione di vanità; la consapevolezza di essere più forti li fece cedere all'Oscurità e uno dopo l'altro fecero cadere l'intero mondo nell'abisso più profondo, quello che ad oggi è il Regno dell'Oscurità, un anti-mondo, in cui il tempo non scorre, in cui c'è solo Oscurità e nessuna Luce.
Walt non è mai stato molto dettagliato sugli ultimi dettagli della vicenda ma, da quanto ho capito, durante la battaglia finale la Fantasia che riuscì a sopravvivere diede vita a tutti i mondi conosciuti attualmente.
Fino a qualche ora fa pensavo che nessun abitante di quel mondo fosse sopravvissuto oltre a Walt, ma a quanto pare mi sbagliavo... deve essere stato un duro colpo per lui.
Non so di chi fosse quella voce, ma di sicuro non era un amico di Walt, altrimenti non avrebbe reagito in quel modo.
Durante la catastrofica battaglia finale lui venne sconfitto e il mondo fu inghiottito dall'Oscurità, con tutti i suoi amici dentro.
Poi approdò nella neonata Città di Mezzo, il mondo dove si ritrovano gli abitanti dei mondi scomparsi, ma era solo. Rimase lì e dopo qualche tempo incontrò me. Il maestro Yen Sid mi informò della sua presenza e mi incaricò di cercarlo, ero appena diventato Maestro del Keyblade. Da allora Walt è un Referente che viaggia per i mondi liberamente, probabilmente sente un po'di casa in ognuno di loro» concluse tristemente Topolino con le orecchie abbassate.
«Davvero una storia molto triste questa è» disse Yoda con la voce strozzata, anche a lui aveva abbassato le orecchie.
«Immagino che le persone contro cui combatté fossero molto potenti e pericolose» disse Silente in tono interrogativo.
«Sì, immagino di sì» gli rispose Topolino «Ma Walt sa il fatto suo, ha dovuto affrontare lotte temibili nella sua storia. Anche se non si allena più da anni, ha un potere spaventosamente enorme, inconscio, dentro di lui» aggiunse Topolino ricordandosi cosa gli aveva detto Yen Sid quando lo avvertì su Walt.
«Sora al sicuro con lui è» disse il Jedi a metà tra l'affermazione e l'interrogazione.
«Sì, ne sono sicuro» disse il re riacquistando il sorriso «anche Sora sa il fatto suo e ha una storia molto simile a quella di Walt; lo ammira tanto, mi ha confessato più volte di voler diventare forte come lui, non so perché Walt non gli abbia mai dato troppa confidenza» rimuginò pensieroso; in effetti erano anni che Topolino li aveva fatti conoscere e Walt chiedeva sempre di Sora ogni volta che ne aveva l'occasione, eppure nonostante gli instancabili e genuini tentativi di quest'ultimo di farci amicizia, Walt restava sempre freddo nei suoi confronti.
«Credo che la cosa giusta da fare sia concentrare le nostre forze per mettere a posto le cose» disse Albus cercando di allontanare l'attenzione di tutti su quel triste racconto.
«Yoda, tu ritornerai nel tuo mondo e contatterai il Maestro Obi-Wan per insegnargli ad attraversare i mondi» iniziò a dire elencando le decisioni prese «Io concentrerò le mie attenzioni sulla cattura di Magneto, è la priorità assoluta, appena lo avrò in pugno contatterò voi, Maestà, per riportarlo nel suo mondo; inoltre cercherò di scoprire le intenzioni di Voldemort, c'è la possibilità che non abbia più voglia di viaggiare tra i mondi anche se ne dubito fortemente. Minerva ho bisogno che mandi un altro gufo: contatta il professor Lumacorno e riproponigli la sua vecchia cattedra di pozioni, digli che riceverà una mia visita tra un paio di mesi, a fine estate; inoltre scrivi alla figlia del preside Dippet, vediamo se riusciamo a racimolare qualche informazione su quel libro che Doflamingo voleva leggere».
Minerva, che aveva smesso di scrivere la lettera per l'Ordine della Fenice già da un po', sembrò tornare alla realtà e ricominciò subito a scribacchiare con la piuma sulla pergamena sommersa dal lavoro.
«Paperino e Pippo sono andati ad avvisare Sengoku e a dirgli che contiamo sul suo aiuto, speriamo di vederlo all'opera al più presto. E voi Vostra Maestà, che farete adesso?» chiese garbatamente Silente per concludere l'immaginaria lista di cose da fare.
«Prima di tutto andrò al Castello Disney a dare delle disposizioni generali, poi andrò di nuovo nel mondo dei Pokemon, restituirò l'Adamasfera a Camilla e le proporrò la nomina di Referente. Nel frattempo attenderò notizie da te Albus, sulla cattura di Magneto»
«Magnifico», commentò il preside che aveva iniziato a fare avanti e indietro nella stanza cercando di frenare la sua impulsiva voglia di andare a cercare Magneto immediatamente per velocizzare i tempi.
«Cercherò di contattare anche Mario il prima possibile, al massimo gli farò visita nel suo mondo, delle mani in più ci potrebbero fare comodo, in vista del futuro» aggiunse il re.
«Concordo pienamente, e gli dica di smetterla di saltare sulle tartarughe una buona volta» rispose Silente che sentiva di nuovo salire lo spirito di avventura.
«E poi?» chiese Topolino tornando di nuovo ad ammutolirsi, convinto che dopo non ci sarebbe stato più nulla da fare.
«E poi?» ripeté Silente «E poi andiamo a cercare Walt e Sora naturalmente! Saranno in difficoltà, non sappiamo che nemico stiano affrontando e potrebbero aver bisogno di una mano, se il Regno dell'Oscurità è così grande e così oscuro avranno sicuramente la capacità di nascondersi fino al nostro arrivo».
Topolino era felicissimo della notizia, non si sarebbe mai osato a costringere gli altri Referenti a seguirlo nel Regno dell'Oscurità o comunque di continuare a ricoprire quel ruolo ora che un elemento fondamentale del gruppo era stato rapito come se nulla fosse sotto i loro occhi, ma lo spirito di iniziativa di Silente lo stava coinvolgendo e non vedeva l'ora di partire alla ricerca dei loro compagni.
«Molto bene Albus, allora parto subito!» disse e si mise addosso il suo impermeabile nero, facendo spuntare anche le orecchie dal cappuccio.
«Buona fortuna Topolino, come ti contatto quando avrò trovato Magneto?»
«Spediscimi una lettera, lei saprà dove trovarmi» rispose il re mentre anche Yoda si preparava ad andare.
«Un onore combattere con voi è stato, al più presto cercherò di raggiungervi. Ah! Se novità su Darth Sidious ci sono subito vi informerò» disse il maestro Yoda risollevandosi in aria seduto sulla sua poltroncina rossa.
«Molto bene. Spero di rivedervi entrambi presto, buona fortuna» disse Silente mentre li accompagnava verso l'uscita del suo ufficio.
«Arrivederci Maestri! La prossima volta combatterò al vostro fianco!» Li salutò la professoressa McGranitt stringendogli la mano.
Topolino e Yoda percorsero i corridoi in silenzio, ormai conoscevano la strada per uscire da quel labirintico castello e raggiunsero in fretta il parco.
La capanna di Hagrid era ancora debolmente illuminata e uno rivolo di fumo saliva su per il comignolo.
«Questo un arrivederci è, amico mio» disse Yoda pronto a partire; entrambi non avevano più mezzi di trasporto propri, la navicella di Yoda era rimasta su Coruscant e la Gummyship di Topolino era rimasta sulle rive del lago Verità, e doveva essere recuperata al più presto.
«Ma certo Maestro, ci rivedremo presto» rispose il re, poi si abbracciarono e si allontanarono un pochino: il maestro Yoda chiuse gli occhi e dopo qualche secondo fu avvolto da un alone azzurro, quasi bianco da quanto era luminoso, poi d'un tratto scomparve, lasciando sotto di lui un cerchio di erba piegata e il paesaggio tornò a essere buio.
Topolino frugò nel borsello che aveva alla vita ed estrasse un Frammento di Stella, un oggetto a forma di stella di cristallo, piccolino e scheggiato da una punta.
Lo puntò in alto e iniziò a brillare intensamente, poi iniziò a schioccare e scoppiettare trascinando Topolino per aria e facendolo scomparire in un lampo di luce.
«Credi che questa storia possa avere una fine? O credi che, anche se trovassimo Walt, prima o poi Tu-Sai-Chi riuscirà a trovare un modo per raggiungere gli altri mondi, o Doflamingo avrà causato guai altrove?» chiese Minerva ad Albus appena ebbe finito di spedire le lettere da lui richieste.
«Credo che questa storia sia più lunga del previsto» rispose Silente «Se davvero Walt è potente come dice Topolino si deve ipotizzare che i suoi nemici lo siano altrettanto, se non più di lui. Bisogna agire con cautela. Abbiamo appena scoperto che i nostri nemici non si fermano a loro due» concluse avvicinandosi alla finestra.
Da lì vide i suoi due colleghi scomparire in un lampo di luce, proprio come fece un'antica stella sopra di loro.
Angolo dell'autore:
Ci sono state molte rivelazioni! Cosa ne pensate del passato di Walt?
Chi potrebbe essere l'ignoto personaggio che lo ha portato via dai suoi compagni?
Come pensate che fosse il mondo-origine?
Ora che avete scoperto il nome dell'abilità da cui deriva il potere di Walt, vi viene in mente da chi potrebbe essere ispirato questo personaggio?
Fatemelo sapere quello che pensate in un commento!
E' vero che questo è l'ultimo capitolo e che la storia risulterà "completa" ma la storia prosegue con il titolo di "Kingdom Hearts 2W", la trovate nel mio profilo autore di EFP!
Ricordo che, per quanto riguarda il mondo di Hogwarts, è tutto basato sui fatti e sulle notizie inerenti solo e unicamente i film, non perché non abbia letto i libri ma perché altrimenti non sarei stato in grado di farci incastrare un'altra storia.
Vi prego di commentare la mia storia, sono gradite sia critiche positive che negative e soprattutto sono curioso di sapere le vostre idee sulla storia e di sentire le vostre proposte per il futuro.
A presto!
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Kingdom Hearts W
FanfictionSilente con garbo spezzò la ceralacca e la aprì. Estrasse un foglio apparentemente innocuo. Conteneva solo una frase e la sigla del mittente. Questo mondo è stato connesso. R.T. Subito il preside aggrottò la fronte cercando di capire il mittente d...