occasioni

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Cause You and I

We don't wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us
No nothing can come between you and I ( one direction)

Uscii dalla doccia, avvolgendomi in un accappatoio rosso, districando i miei capelli castano che poi lasciai sciolti, essendo fine agosto c'era ancora molto caldo a Londra e non mi andava di perdere tempo al phon. Mi vestii velocemente e controllai le ultime notifiche sul cellulare, la mia amica Anne mi avvisava di andare da lei dopo pranzo.

Andai in cucina dove mi aspettavano i miei genitori e mia sorella<< finalmente Nina, ogni volta la stessa storia>> Emily sbuffò, fiondandosi sul suo piatto stracolmo di pietanze.

Mi scusai e presi posto, rispondendo alle solite frecciatine di mia sorella << bhe Em sei tu che ogni volta perdi tempo la mattina >>

Emily era più grande di me di due anni, totalmente il mio opposto, sempre la più popolare, piena di ragazzi che le giravano intorno e di amici che le volevano bene perché la sua allegria, spontaneità e la sua sicurezza abbagliava chiunque incrociasse il suo cammino.

Mentre io ero solamente una ragazza di 17 anni anni piena di complessi, insicura, timida e tanto sognatrice. Em adorava andava a ballare, mentre io preferivo un cinema o leggere ma nonostante ciò le voglio molto bene, oltre Anne è una delle persone con cui parlo.

Mia madre mi riportò alla realtà, schioccando le dita << amore tutto bene?>> Amanda, bhe, era una madre un po particolare, essendo psicologa riusciva sempre a percepire ogni emozione da un semplice movimento ma non ha mai fatto da psicologa né a me né ad Em.

Riesce ad essere una mamma, facendo ciò che riesce meglio alle madri, senza adottare nessuna pressione medica per farci confidare, a differenza di ciò che fa con i suoi pazienti.

Somiglio a lei, perché spesso mi raccontava che anche lei da giovane era timida e riservata, ma che papà era riuscito a vedere la luce interiore che emanava, parole di mio padre.

Anche fisicamente siamo simili, capelli castani lisci solo che avevo deciso di tingere una ciocca blu, "un atto di ribellione" hanno detto, ridacchiando sotto i baffi i miei familiari. Entrambe minute ma con le giuste forme e gli occhi marroni, la chiave del nostro cuore, dice sempre mia madre.

Mio padre Lucas invece era una forza della natura, proprio come Em, ha i capelli brizzolati e gli occhi azzurri, ciò che ha fatto innamorare perdutamente mia madre, per lei gli occhi sono lo specchio dell'anima e quando mio padre spesso era taciturno, bastava uno sguardo dei suoi occhi per capire cosa lo tormentava

Al contrario di mia madre, mio padre tende sempre a coinciliare lavoro/casa, essendo scrittore vorrebbe scrivere una storia d'amore, perché a parer suo la generazione di oggi ama questo genere, quindi spesso lo becco ad origliare le mie conversazioni, sperando che io abbia una grande storia d'amore, degna di un libro, ma ahimè il suo desiderio non si avvera mai e gli ho ripetuto più volte di scrivere la sua storia d'amore, che per me è molto emozionante ma sostiene che sia ormai troppo sdolcinata.

<< oggi avete da fare qualcosa>> mio padre smanettava con il cellulare e non prestava attenzione a mia madre, che lo guardava male << io vado da Anne>> addentai un pezzo di pane, giocherellando con le briciole <<andrò da Matt>> Em sfoggió il suo solito sorriso furbo, facendo un gestaccio con la banana.

Quasi mi strozzai per la sua volgarità di fronte ai nostri genitori, ignari della situazione<< oh perfetto, così io e papà possiamo andare al cinema>> solo allora mio padre alzó gli occhi dal cellulare << ma io non ho detto che andiamo al cinema>> borbottó, beccandosi un'occhiataccia da parte di mia madre, lui in risposta alzó le mani in segno di resa e scoppiamo tutti a ridere

***

<< che palle, tra un po inizia la scuola >> Anne era seduta sul letto, che sfogliava una rivista di moda, ne va matta. Essendo l'ultimo anno di liceo per noi, non vogliamo tornare sui banchi, io per paura di fallire, perché sotto stress non do il meglio di me e lei perché come mia sorella ama uscire a divertirsi.

<<non fare la depressa>> le lanciai il cuscino in faccia, iniziando una vera e propria battaglia << oddio Nina basta>> stremate ci buttammo sul letto e inizió a smanettare con il cellulare.Curiosa mi sporsi a vedere cosa la tenesse così concentrata<< cos'è>> un cipiglio spuntó sul mio volto, non sapendo cosa fosse l'app che stava utilizzando la mia amica << oh è un sito d'incontri, scorri le foto dei ragazzi e chi ti interessa lasci un cuore, oppure vai sul suo profilo, così arriverà la notifica e lui ti contatterà>> rimasi spiazzata dalla sua spiegazione << non pensavo ne avessi bisogno>> Anne ridacchiò<< è per divertirsi un po virtualmente, non ci esco mica>> mi diede una leggera spinta, ridendo più che mai.

***

Una volta tornata a casa ripensai a quel sito, mi distesi sul letto e scrissi il nome dell'app, il cuore mi batteva a mille, non ho mai avuto una conversazione con un ragazzo, se non con il mio migliore amico Mike, che purtroppo non abita più qui a Londra, questo potrebbe essere un modo per parlare con dei ragazzi virtualmente, magari mi verrà più facile e quando avrei avuto una conversazione reale sarei stata meno timida, almeno speravo .

Iniziai a scorrere le foto che mi si presentavano, ma nessuno mi colpì particolarmente, abbandonai subito questa stupida idea e quando stavo per chiuedere l'applicazione, un ragazzo mi si presenta davanti gli occhi, scorro come una pazza le sue foto, incantata da cotanta bellezza.

Possibile che esiste? Gli occhi verde smeraldo malinconici, in contrasto con il sorriso che dipinge il suo volto, i capelli ricci che gli ricadono sulla fronte, dandogli un'aria sexy e dannata. Dalla foga cliccai il suo profilo, leggendo che si chiamava Harry.

Harry, rilessi il nome più volte, come se fosse musica per le mie orecchie, il nome gli sta dannatamente a pennello. Guardai l'orario constatando che fossero le due di notte, spensi la piccola lampada accanto il letto e chiusi gli occhi, ma il suono fastidioso di una notifica mi fece riaprire gli occhi.

Quasi non svenni quando vidi il nome Harry sul display, mi aveva mandato un messaggio e adesso?

Please, don't go -Harry Styles-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora