cosa mi stai facendo?

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<< che bella coppia>> Harry sorrise raggiante, facendomi tremare

<< che ci fai qui?>> Liam si mise davanti a me, come per proteggermi. Harry aveva una strana luce negli occhi, di dolore oserei dire

<< passavo di qui per caso e tu Nina che fai?>>

Ogni volta che pronunciava il mio nome mi sentivo svenire .

<<Liam mi aveva chiesto di pranzare insieme>> dissi, cercando di mascherare l'imbarazzo guardando a terra

I due si guardavano in cagnesco, pronti a scattare da un momento all'altro come se io fossi una pedra

Mi sentii offesa dal loro comportamento << smettetela di guardarvi cosi.. Io non sono un giocattolo>> mi distanziai da Liam, iniziando a camminare

<< Nina, scusa, solo che so com'è Harry, potrebbe farti soffrire>> era così sicuro delle sue parole, ma io ormai erano finita nella sua trappola

<<non mi piace, Liam, e adesso scusa ma voglio tornare a casa>>

***

Per scacciare i pensieri decisi di andare in una tavola calda, il MOMA. Mi sedetti sullo sgabello, quando il barista si avvicinò e mi sorrise << ciao, cosa posso portarti?>> gli sorrisi << un cappuccino con una fetta di torta al cioccolato>>

<<problemi di cuore?>> prese la mia ordinazione e in pochi minuti me li posò davanti gli occhi <<in un certo senso>> risposi alla sua domanda, addentando un pezzo di torta

Scoprii che il barista si chiamava Calum, frequantava la scuola di arti visive e per arrotondare aveva fatto domanda al MOMA

<< ti ho cercata per un'ora>> Calum mi guardò incuriosito, capendo che il ragazzo ricciolino, era il mio problema di cuore

Non mi voltai, spaventata dalla mia reazione se avessi incrociato i suoi occhi cosí disarmanti

<<quanto le devo?>> disse Harry al barista, incenerendolo con lo sguardo

<< niente, per Nina offre la casa>> sia io che Calum notammo lo sguardo rabbioso di Harry

<<grazie Calum >> scesi dallo sgabello, uscendo fuori. Una volta fuori Harry proseguí verso l'auto a passo sicuro, ma quando aprì lo sportello per farmi salire, mi arrestai.

<< cosa ti prende Harry, cosa vuoi >>ero stanca dei suoi sbalzi d'umore, mi guardò incerto << cosa vuoi che ti dica ? Perché devi sempre essere accerchiata da ragazzi ? Non posso sopportarlo>> diede un pugno al cofano, facendomi sobbalzare

<< perchè sono gentili ! Liam mi aveva vista scossa e il barista stanca ! Per colpa di chi? Tua, Harry, tua! Non lo capisci ?>> urlai con tutto il fiato che avevo in corpo, non potevo più trattenere quello che avevo dentro

<< dannazione a te>>

Si voltò e mi prese il volto tra le mani, baciandomi con foga, la sua lingua si attorcigliò con quella mia, iniziando una danza senza fine.

Il mondo si annullò mentre Harry premeva le dita nelle mie guancie, allaciai le mani intorno al suo collo, avvicinandolo a me

Se questo era un bacio, non oso immaginare a letto come deve essere

Please, don't go -Harry Styles-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora