12. Verso il rosso

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"Niall è vivo".

Il sospiro di sollievo e il singhiozzo che mi esce sentendo quelle semplici parole è impossibile da fermare. 

"Quanto vivo?" chiede Liam e la faccia di Harry e Louis mi fa morire dentro, spazzando via il sollievo precedente.

"Non lo sappiamo. Lo hanno rinchiuso nelle segrete del palazzo di suo padre ed è impossibile definire le sue condizioni di vita, tanto meno vederlo".

"Suo padre non lo farà morire, vero? Niall era ferito, lo avranno curato, no?" dico, mentre gli occhi mi si riempiono di nuovo di lacrime. "Voglio sapere se sta bene".

"Lo hanno guarito quanto bastava per tenerlo in vita, ma non sappiamo quanto durerà, adesso che non è più un vampiro" spiega Louis con gli occhi bassi.

Zayn mi guarda. "Hai qualcosa di molto legato a Niall con te? Potrei fare un incantesimo e vedere tempisticamente le sue condizioni di vita".

"Molto legato a Niall?" ripeto in preda al panico. No, non ho niente di molto legato a Niall. "No, io... puoi farlo lo stesso questo incantesimo? Ti prego".

Zayn sospira. "Io non volevo dirtelo così in realtà, ma in effetti tu hai qualcosa di molto legato a Niall. Quindi posso farlo".

Adesso sono confusa. "Di cosa stai parlando?" gli chiedo e lui si avvicina a me e mi mette una mano sulla pancia. Guardo la sua mano e quasi tremo. Che cosa significa?

"Lei è incinta?" chiede Liam con un filo di voce e Zayn annuisce. Io sono incinta. Di un bambino concepito con Niall. 

Resto paralizzata. "Non è possibile" sussurro. "E Niall non lo sa". Mi sta salendo un'ulteriore angoscia, mentre lo stregone dice una formula e un piccolo orologio da taschino gli spunta tra le mani. 

Me lo porge. "Tieni, questo ti mostrerà quanto Niall si sta avvicinando al... al peggio".

Metto da parte la nuova notizia. Ci avrei pensato in seguito.

L'orologio non ha numeri. Dietro al quadro c'è un sfumatura di colori, quasi come un arcobaleno. A cerchio. Il bianco è il colore per eccellenza, di perfetta condizione vitale, si passa poi in ordine decrescente al celeste, al verde, al giallo, all'arancione e infine al rosso. La lancetta di Niall è collocata sull'arancione, oltre la sua metà.

Mi faccio quasi prendere dal panico e guardo il resto dei presenti. "Non è messo per niente bene!" esclamo, mentre altre lacrime mi solcano le guance. "Dobbiamo salvarlo. Stiamo parlando di Niall! Dobbiamo trovare un modo per portarlo fuori di lì. Vi prego".

Sto per cadere in ginocchio, ma prima che possa farlo, Liam mi afferra da dietro e mi abbraccia. "Ssh, Hel. Non piangere. Lo troveremo. Ce la faremo a trovare un modo, te lo prometto".

"Niall è il nostro migliore amico" dice Louis. "E' ovvio che lo tireremo fuori di lì. E poi ve ne andrete. Tu, lui e vostro figlio. Andrete lontano da qui".

Io li guardo tutti in viso. 

"Siamo tutti dalla tua parte" dice Zayn, facendomi un piccolo sorriso.

"C'è solo una cosa che dobbiamo tenere in conto" dice Harry a quel punto. "Stanno guarendo Niall attraverso il veleno dei vampiri. Per farlo abituare di nuovo. Hanno intenzione di..." si ferma e sospira.

"Vogliono trasformarlo di nuovo" concludo, con lo sguardo fisso nel vuoto.

"Sì, vogliono morderlo" conferma Louis.

Stringo la mano di Liam con la mia, cercando conforto. "Cosa potrebbe comportare questa nuova trasformazione?" chiedo, voltandomi verso Zayn.

Lui si passa una mano tra i capelli rasati. "Temo che il suo corpo rigetterebbe la trasformazione. E lui... potrebbe morire".

Serro i denti, cercando di non rendere tutto più doloroso e difficile. "Dobbiamo sbrigarci allora. Dobbiamo salvare Niall e farlo in fretta" termino decisa e alzandomi in piedi. "A partire da adesso". E guardo la lancetta dell'orologio, che oscilla sempre di più verso il rosso. Niall non deve morire.

-

Urla. E' tutto ciò che sento ultimamente. Urla. E la cosa peggiore è che quelle urla sono proprio le mie. Faccio quasi fatica a riconoscerle. 

Vorrei muovermi, ma non posso. I miei polsi, il mio collo e la testa, la mia vita e le mie gambe sono legate al lettino e l'unica cosa che posso fare e guardare con gli occhi che mi bruciano e solo con la visione periferica la stanza intorno a me e il soffitto, tutto completamente bianco. Come se per un umano fosse necessario essere legato in quel modo. Non avrei la minima forza per potermi alzare, figurasi per liberarmi.

Ho un ago nel braccio e una benda sulla ferita allo stomaco. E sono proprio questi due particolari a farmi urlare disperatamente. Perché è proprio da lì che arriva quel bruciore estenuante e difficile da sopportare. Il fuoco parte da lì e si espande nel resto del mio corpo. Sto bruciando e fa male. 

Forse sto piangendo, ma non ne sono così sicuro. 

"Niall, smettila. Calmati". E' la voce di mio padre. Sento la sua mano stringere intorno al mio braccio.

"Fa troppo male. Basta!" continuo a lamentarmi e ad urlare.

"Lo sto facendo per il tuo bene, figliolo. Tornerai ad essere ciò che sei sempre stato. Sarò io a renderti di nuovo tale, proprio come la prima volta che ti ho dato alla luce".

"No!" urlo, capendo il senso di quelle parole. Non voglio tornare ad essere un vampiro. Per nulla al mondo. Ed ecco che adesso so a che cosa è dovuto quel bruciore: al veleno di un vampiro. Probabilmente quello stesso di mio padre, in modo che quando mi avrebbe trasformato con il suo morso, sarei stato molto più forte. "No! No! Uccidimi! Lasciami morire, ti prego!". Non voglio morire davvero. Non quando là fuori c'è la mia Helen che sicuramente sta facendo di tutto per trovare il modo di liberarmi, di salvarmi. Ma tutto quello fa così male. E se lei non fosse riuscita a raggiungermi in tempo, io non avrei voluto tornare ad essere quell'obbrobrio di essere vivente. Avrei preferito morire.

"Tornerà tutto come prima, Niall. E insieme uccideremo la stirpe dei lupi. Sei forte abbastanza, forse anche più di me. E prima non me ne ero reso conto. Mi dispiace per questo" mi informa mio padre, sempre se posso chiamarlo tale, andando verso la porta.

Le mie urla e i miei pianti si fermano. Il bruciore sta quasi diventando sopportabile, solo una sensazione di sottofondo. Chiudo un secondo gli occhi e dico in modo agghiacciante: "Se tu dovessi trasformarmi di nuovo in un vampiro, ucciderò te e tutta la tua stirpe con le mie stesse mani, padre. Prima di uccidere me stesso. Non so quanto possa convenirti. Quindi ti consiglio di non sottovalutarmi e uccidermi subito. Avrai un problema in meno, te lo assicuro".




Repulsione Attrattiva ◎Niall Horan◎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora