7. Non dovreste immischiarvi

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"Ma che diavolo significa?" ho praticamente urlato, frustrata. Divento completamente rossa, mentre tutta la classe si volta verso di me senza capire.

"Helen, cosa non hai capito della vita di Mortimos?" mi chiede la mia professoressa di 'storia e generazioni dei lupi', aggiustandosi gli occhiali sul naso e guardandomi infastidita.

Beh, in realtà non ho capito proprio niente della vita di quel vecchio tiranno del settecento, ma evito di dirlo. "Niente. Mi scusi" borbotto, abbassando lo sguardo, ma prima di guardare il banco incrocio lo sguardo stranito di Liam. Che non sta fissando me, ma il foglio con la profezia che tengo ancora in mano. Lo giro di colpo, nonostante da quella distanza lui non veda comunque.

La campanella suona e io mi fiondo fuori dall'aula. Non mi accorgo di Liam dietro di me che allunga il braccio oltre la mia spalla e prende il foglio che sporge fuori dal mio quaderno. "Che cos'è?".

"No, Li. Ridammelo!" protesto, ma lui lo tiene fuori portata, leggendo ciò che c'è scritto. Torna a guardarmi una volta finito e io glielo tolgo dalle mani con uno sbuffo.

"Che stai facendo con questa?" mi chiede.

"Con cosa?" faccio finta di niente.

"Quella è una profezia del libro proibito, Hel" dice quasi timoroso.

"Ah, davvero?" chiedo, prima di scrollare le spalle e camminare via, ma Liam mi affianca comunque.

"Che stai facendo con quella?" mi chiede di nuovo.

"Niente. Liam, non immischiarti".

"Ti stai mettendo nei guai, vero?" suona davvero preoccupato.

"No" sollevo gli occhi al cielo. "Sto solo... studiando cose interessanti".

Lui sospira. "Posso aiutarti". Non è una domanda.

"No, non puoi" dico decisa, entrando nel bagno delle ragazze e lasciandolo lì. Mi guardo allo specchio e sbuffo. Spero che Liam sia andato via, ma quando esco dal bagno lui è ancora lì, poggiato con la schiena sul muro.

"Posso aiutarti davvero" ripete. "Se vuoi sapere cosa significa..." dice con tono da sapientino e io mi blocco di colpo.

"Sai qualcosa?" gli chiedo, osservando il suo sorrisino. Mi infastidisce.

"Forse".

"Liam!" esclamò, ma lui mi punta il dito contro.

"Ad una condizione".

"Quale?" non mi piacciono affatto le condizioni.

"Lascia che ti protegga".

Io mi metto a ridere, perché non ha senso. "So proteggermi da sola" dico, sollevando gli occhi al cielo.

"Ho parlato con tuo padre e mi ha detto che è intenzionato ad offrirmi il lavoro quando finiremo la scuola".

"Che lavoro?" lo guardo di sottecchi.

"Occuparmi della tua protezione" dice fiero e io sospiro. "Lascia che inizi a farlo da subito".

Afferro Liam per la maglia e lo spingo contro il muro. Lui mi guardo con la bocca dischiusa per lo stupore. "Senti, Li. Io sto facendo delle cose..." sospiro. "Non posso immischiarti, va bene? Quando finirò questa sorta di missione ti lascerò fare il tuo lavoro, d'accordo? Ma adesso non ho intenzione di avere qualcuno che mi segua ovunque. Ti prego, Li. Se vuoi aiutarmi te ne sarei grata, ma senza fare ulteriori domande".

Lui sembra pensarci. "Va bene" dice alla fine, prima di attirarmi più vicino a sé e abbracciarmi.

Ricambio l'abbraccio con l'unico braccio libero che ho. Mi dispiace, gli vorrei dire, ma se lo facessi dovrei dargli delle spiegazioni, quindi preferisco tacere.

Repulsione Attrattiva ◎Niall Horan◎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora