3. Luna piena

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"Perché non posso? Voglio solo fare un bagno lì" chiedo osservando quel piccolo lago pieno di ninfee. La vista è splendida.

"Non fare la stupida. È il loro territorio e se ti beccano scoppia la guerra. O ti uccidono. Beh, in entrambi i casi scoppia la guerra" mi risponde Liam, passando le mani sull'erba umida sulla quale è seduto.

I suoi vestiti si sarebbero macchiati o bagnati sicuramente, ma lui non sembra curarsene.

"Ci metto poco. Nessuno lo saprà" ho questa voglia infinita di toccare l'acqua di quel lago e vedere quali creature ci abitano.

"No. Te lo proibisco".

"Non sei mica mio padre" borbotto infastidita.

"No, ma sono un lupo saggio".

"Ah ah, adesso te lo dici da solo?" chiedo, mentre sollevo il piede verso il territorio nemico. Ma prima che possa poggiarlo, Liam è già dietro di me, con un braccio intorno alla vita.

"Non metterti nei guai. Potrei morirne" mi sussurra all'orecchio.

"Solo perché mio padre ti ucciderebbe?" chiedo facendo un passo indietro e scontrandomi contro il petto di Liam.

"Principalmente" ridacchia.

"Dannazione" dico, mentre un brivido mi attraversa.

"Sta iniziando la trasformazione, vero? Lo sento" mi bacia la clavicola scoperta. Quando inizia quella fase tutti i nostri ormoni si triplicano e noi lupi di sesso diverso ci sentiamo più attratti del normale.

Mi volto e sto quasi per baciare Liam, ma qualcosa mi ferma. Qualcuno ci sta guardando.

Liam è troppo intento a mangiarmi con gli occhi per accorgersene.

Volto appena la testa e le labbra di Liam si poggiano sulla mia guancia. E poi le vedo: è appoggiato ad un albero con i suoi capelli biondi sollevati e un sorrisino sul viso.

"Andiamo via. Tra poco inizierà veramente la trasformazione. Dai, Li" lo afferro per mano e iniziamo a correre verso casa.

Quando arriviamo a palazzo, mio padre ci chiede subito dove eravamo finiti e ci lancia uno sguardo duro, che mi fa rabbrividire.

"Siamo qui adesso" dico, mentre i miei muscoli si tendono involontariamente, richiamati dalla luna che sta spuntando nel cielo.

"È quasi ora. Voi che non sapete controllarla dovreste essere a casa e non girovagare per i boschi, Helen".

"Io so controllarla" risponde Liam e mio padre annuisce.

"Ma lei non è come te".

"Grazie, papà" borbotto irritata. "E adesso se volete scusarmi... Mi trovate nella mia dependance, come al solito in questi casi" mi dirigo verso l'esterno, digrignando i denti a causa del dolore che inizia a pervadermi.

"Se restassi lì dentro anche una volta trasformata, mi faresti un favore".

Mi trattengo dall'alzare il medio a mio padre. "Sì, come no. Tranquillo, cercherò di creare pochi danni".

Quando raggiungo la mia dependance in giardino la trasformazione è già alla sua seconda fase e mi ritrovo per terra, sentendo le ossa che cambiano conformazione.

"Aaaah".

E poi il lupo che è in me prende il sopravvento. Tutti i miei sensi amplificati e la voglia di libertà, che mi fa rompere il vetro della finestra e andare all'esterno, ricercando libertà e puro divertimento.

-

Aspetto il mio turno per la cena a palazzo. Sono in fila con Harry e Louis aspettando che ci facciano entrare.

"Tanto sarà sempre un uomo grasso e poco attraente" dice Louis, parlando delle prede che si sono offerte quel giorno e che avrebbero affibbiato a noi.

"E' per non farti venire l'imprinting" dico ironicamente, ma ovviamente loro mi prendono sul serio.

"Direi che hai letto troppo quel libro orribile sui vampiri". Harry mi guarda male.

"Twilight?" chiede Louis e si mette a ridere. "Che poi l'imprinting veniva ai lupi lì, non ai vampiri".

Guardo Louis: ha davvero letto quel libro a quanto pare. Decido di disconnettere il cervello, mentre Harry spiega che in ogni caso è per non creare un forte attaccamento alla preda, lasciandoti la ripugnanza del loro aspetto, ma comunque la goduria del nutrimento. Non che quelle cose non le sapessi.

"Stai dicendo che ti danno un uomo in modo che non ti innamori? Beh, per Niall potrebbe funzionare, ma per noi?".

"E' comunque brutto. E tu sei mio, chiaro?" Harry si sta innervosendo, mentre Louis se la ride.

"Ne sei sicuro? Sono io il più grande e sono io che decido" dice Louis, guardandolo di sbieco.

"Piantatela" mi intrometto e nel momento in cui loro si zittiscono, la porta si apre.

"Oh, Niall. Sei tu" mi dice Ebony, la segretaria del palazzo che si occupa del nutrimento.

"Sì" dico sfoggiando un sorriso e sperando di riuscire a convincerla. "Mi dai una bella donna, oggi? Ti prego, sono troppo affamato".

"Tu sei sempre affamato, Niall. E mi dispiace, ma non posso".

Sbuffo e la seguo all'interno, lasciando i miei due amici ancora in fila. "Stanza 23" mi dice e io annuisco, percorrendo il corridoio velocemente.

Apro la porta e all'interno c'è un uomo sulla quarantina. Immagino che il suo sangue sarà molto zuccherato, dato il suo peso eccessivo. Cosa credono? Che mi manchi un po' di dolcezza?

"Ciao" dice e io faccio un segno sbrigativo con la mano.

"Sbrighiamoci. Ho da fare" dico e lui annuisce. Mi avvicino e affondo i denti nel suo collo, senza preoccuparmi di essere delicato e facendolo emettere un verso di disapprovazione misto a dolore.

Ma subito dopo si zittisce e io finisco il mio pasto in fretta. Non ho tanta fame come ho detto di avere.

"Hai finito?" mi chiede l'uomo e io annuisco. 

"Ma tu devi stare qui ancora un po', capito?".

"Perché?" mi chiede, mentre si pulisce il collo con il disinfettante.

"Perché ti pago un extra". Tiro fuori dalla tasca dei soldi e li poggio sul tavolo. "E se non lo rispetti, verrò a cercarti" lo minaccio e lui mi prende sul serio, annuendo.

Apro la finestra e sto per fiondarmi giù. "Chiudila appena esco". Atterro con i piedi per terra facilmente e sorrido guardando il cielo. C'è la luna piena. Ci sarà da divertirsi questa notte. E' una sensazione fantastica quella di ignorare mio padre.

"Non uscire con la luna piena". Sì, papà, come no. Non avrei rinunciato alla mia libertà. Lo facevo già abbastanza.

Mi metto a correre verso il bosco evitando le guardie che stanno al confine. Arrivo al lago. Lì le guardie non ci stanno. Sorrido e tocco l'acqua illuminata dalla luce lunare.

Non aspetto molto prima che arrivi. Sorrido: sapevo che l'avrei trovata lì. Che sarebbe venuta.

E' lì ferma sul confine, tranquilla e in osservazione. Il suo pelo marrone, quasi rosso e i suoi occhi scintillanti.

Mi avvicino e lei sta per oltrepassare il confine ma io allungo la mano. "Non farlo, Helen. Il tuo odore è ancora più forte. Attraversa il confine e sei morta".

Lei storce il muso e continua a guardarmi. Scopre i denti e io le sorrido, smorzandole quel ringhio. Chissà perché.

"Sei bellissima" sussurro e immediatamente spero che non si ricordi nulla quando sarà tornata in forma umana.

Allungo la mano, oltrepassando il confine solo con il braccio e lei si lascia accarezzare. Preme il muso contro la mia mano, prima di allontanarsi e ululare verso la luna. 

La guardo ancora e poi scompare tra gli alberi. E' ora che anche io torni indietro.



Repulsione Attrattiva ◎Niall Horan◎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora