2. Festa Malik

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Casa Malik si trova esattamente nel punto del bosco in cui converge il territorio dei lupi, dei vampiri e degli umani. Si trova proprio al centro, in una posizione strategica.

La musica ad alto volume e le luci stroboscopiche si sentono e si vedono già da km di distanza e quando io e Liam arriviamo lì davanti è ovvio che lui si lamenti.

"Non mi piace questa roba. E poi senti che puzza. Ah, e non bere niente di quello che ti offrono. Chiaro?" parla talmente veloce che temo di perdermi.

"Sì, papà" lo prendo in giro.

"Sì, papà un corno" dice, prendendomi per il braccio e voltandomi verso di lui. "Se combini qualche guaio il tuo vero padre mi ripudia, capisci? Perché confida nella mia presenza" termina, con le mani sulle mie spalle.

"Va bene, Li. Va bene. Ho capito: non bevo niente e non mi metto nei guai" ripeto, sporgendomi in avanti e  lasciandogli un bacio leggero sulle labbra.

Lui sospira. "Odio quando lo fai" mi dice e io rido, trascinandolo con me verso casa Malik.

La villa è enorme, quattro piani con piscina interna ed esterna e la gente è tantissima. Come quella festa faccia ad avere tutto quel successo ogni anno è davvero sbalorditivo. Considerata anche la puzza che noi lupi e corrispettivamente i vampiri, dobbiamo sopportare.

"Ehi, splendore" la voce da Zayn mi giunge chiara sopra a tutto quel caos e mi chiedo se è qualcosa di magico o se è solo perché conosco bene la sua voce.

"Zayn" dico, guardando un attimo il suo outfit. È tutto nero come al solito, tranne per il foulard rosso intorno al collo, che per quella sera lo contraddistingue. Gli getto la braccia al collo e lui ricambia l'abbraccio.

"È un secolo che non mi vieni a trovare" mi dice, strofinandomi la schiena con la mano. "E grazie per essere venuta anche quest'anno. È un onore per me ospitare gli eredi".

"Gli?" chiedo e lui fa un piccolo sorriso, scrollando le spalle.

A quel punto Liam mi tira indietro e io non dico nulla. Alzo solo gli occhi al cielo per il suo senso di protezione nei miei confronti.

"E lui chi è?" chiede Zayn osservando Liam dalla testa ai piedi.

"Nessuno di cui ti deve importare" risponde Liam, quasi ringhiando.

"Scusalo. È un po' scettico su di te e le tue feste, Zayn. È Liam. Mi ha accompagnata anche l'anno scorso".

"Scettico? Mmh" dice Zayn accarezzandosi la barbetta. Evidentemente ha captato solo quello nella frase.

"Già" risponde Liam e Zayn torna a guardarmi.

"Posso fargli cambiare idea?" mi chiede con occhi maliziosi e io rido, prima di annuire.

"Vieni Liam, godiamoci la festa" dice poi, prima di prenderlo per il braccio e immischiarsi tra la folla.

Liam non ha il tempo di protestare, ma si volta indietro per ricordarmi: "Non metterti nei guai". E io sollevo il pollice, andando nella direzione opposta alla loro.

Mi dirigo verso la piscina esterna e guardo tutte le donne umane in bikini che si strusciano in modo evidente contro qualsiasi tipo di uomo che trovano nel loro raggio d'azione.

Solitamente le donne umane sono quelle che si distinguono di più in quegli eventi, per come si vestono e per come si comportano. È per quel motivo che ho indossato un jeans stretto e una camicia nera sotto al quale si vede la canotta bianca. La camicia è attorcigliata in un fiocco all'altezza del fianco lasciando così scoperta una parte del mio stomaco.

Repulsione Attrattiva ◎Niall Horan◎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora