11. La verità

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Lo stregone Malik è sempre stato un tipo che si fa gli affari suoi, rispettabile e con la fama di essere uno dei migliori in circolazione. È per questo che quando Zayn ha convocato quella immensa riunione al confine, aperta a tutti i vampiri e a tutti i lupi, questi non hanno esitato ad accettare, altamente incuriositi.

È passato qualche giorno da quando siamo arrivati lì e i nostri genitori continuano a chiedere di noi. E' stato proprio Zayn a rassicurarli a tal proposito.

Guardo il viso di Niall, che sta osservando fuori dalla finestra specchio dalla quale noi possiamo vedere all'esterno, ma unilateralmente, perché la gente dall'altra parte vede soltanto il muro della villa. Casa di Zayn è dotata di trucchetti molto agevolanti.

"Sei preoccupato" dico, evitando di guardare la massa di gente che si è collocata già al confine, a pochi metri da villa Malik. Lupi e vampiri si lanciano sguardi assassini e continuano a storcere il naso, cercando di non far caso al puzzo che sentono. In prima fila mio padre e quello di Niall.

"Da morire" dice il biondo, ridacchiando.

Allungo il braccio e gli accarezzo la guancia. "Andrà tutto bene. E se non dovesse funzionare abbiamo il piano di fuga di Zayn, ricordi?".

Niall annuisce, prima di voltarsi a guardarmi. "Ti amo" mi dice e io sorrido, prima che lui mi metta le mani sul viso e mi lasci ricevere il suo bacio. Appoggio le mani sui suoi polsi, assaporando le sue labbra.

"Ragazzi, è arrivato il momento" la voce di Zayn ci interrompe e noi ci allontaniamo svogliatamente. Mi accorgo subito della tensione che c'è in Zayn, che continua a fissarmi dalla testa ai piedi. Sto per chiedere quale sia il problema, quando Niall parla: "Entriamo in scena?".

Zayn annuisce e noi scendiamo di sotto con lui. Ci scambiamo dei rapidi abbracci con i nostri amici, che ci augurano buona fortuna.

Siamo quasi pronti, quando Zayn mi afferra per il polso. "Devi restare viva. Devi proteggerlo".

Lo guardo confusa. Penso che parli di Niall ed è ovvio che lo proteggerò. Il biondo si avvicina a me e lo stregone si zittisce.

"Siamo pronti" dice Niall e io annuisco.

"Restate nel mio territorio. Se le cose si mettono male, non posso teletrasportarvi via se siete nel loro territorio, chiaro?". Annuiamo. "Buona fortuna, ragazzi. Che gli dei siano con voi".

Afferro la mano del mio ragazzo e andiamo all'aperto.

Tutti i presenti puntano gli occhi su di noi all'istante. Sono i loro sensi che gli hanno permesso di notarci in fretta. Si puntano sulle nostre mani intrecciate. Non ci vuole molto per capire che non facciamo più parte di loro. Il vocio che si sparge è già assordante. Mio padre mi guarda inorridito e anche il padre di Niall lo sta guardando nello stesso modo.

Niall lascia andare la mia mano e alza le mani per placare la folla. "Fate silenzio, vi prego!" esclama e il silenzio torna ad esserci in mezzo al bosco. "Io ed Helen abbiamo qualcosa da dirvi. La verità".

"Che cosa hai fatto a mia figlia?" ringhia mio padre, facendo un passo in avanti.

"Sono stata io a volerlo, padre" dico, affiancando Niall.

"Voi siete umani. Cosa diavolo significa?" il padre di Niall aggiunge.

"Io ed Helen abbiamo rotto l'antica maledizione, seguendo la profezia proibita dei Malik. Un vampiro si è fidato di un lupo e così ha fatto il lupo. Abbiamo perso le nostre capacità tornando ad essere ciò che si era in origine. Umani. Dovremmo farlo tutti. Tornare umani e vivere in pace, come un unico regno. Per il vostro bene, perché se non lo farete vi estinguerete. Tutti".

Le voci tornano a farsi sentire, la gente si confronta tra di loro.

"Perché dovremmo farlo?" urla una voce.

"Avete perso i vostri poteri!".

"E l'immortalità!".

Erano altre voci che riuscivamo a sentire.

"Cosa importa dell'immortalità se potrete vivere normalmente? Avete già vissuto per tanto tempo da condannati. E adesso che noi siamo umani, voi siete ancora più condannati" dice Niall, quasi sul bordo del confine con i vampiri.

"Che ne hai fatto di mio figlio?" gli chiede suo padre, a pochi passi da lui.
"È sempre stato questo tuo figlio, padre. Stupido forse".

"No, un leader. Umano. Che non è più mio figlio".

Quelle parole fanno così male a me. Posso solo immaginare come si stia sentendo il ragazzo, che adesso fissa il padre in silenzio.

E poi è tutto troppo veloce. Quella freccia non la vede arrivare nessuno, o almeno nessuno la ferma. Quella freccia che si infilza nello stomaco di Niall, che cade in ginocchio con un verso di dolore.

"No!" urlo, correndo verso di lui.

Il corpo di Niall è finito nel confine dei vampiri, disteso e sanguinante.

Devo andare da lui. In fretta. Ma prima che possa superare il confine, non sono più all'aperto, ma dentro alla villa Malik. "No!" urlo, mentre Zayn mi afferra da dietro e mi trattiene. Posso vedere l'esterno dalla parete specchio della camera da letto di Zayn, ma con fatica perché le lacrime mi oscurano tutto. Il mio Niall è sparito in mezzo ai vampiri, che si sono diradati e hanno abbandonato il confine. "Niall!" urlo invano, mentre Zayn cerca di calmarmi.

Al confine ci stanno solo i re delle stirpi, mio padre e quello di Niall, che sta puntando un dito contro l'avversario. "Tutto questo è una follia. Deve finire. Dichiaro guerra alla tua stirpe di lupi" dice con solennità.

"E guerra sia".

Quando il confine è vuoto, mi lascio cadere per terra e continuo a piangere ripetendo il nome di Niall.

"Perché lo hai fatto?" urlo contro Zayn, che non riesce a dire una parola. "Perché?" urlo ancora.

"Niall aveva oltrepassato il confine con il suo corpo. Se lo avessi fatto anche tu, non avrei potuto salvarti".

"Lui... La freccia e..." continuavo a farneticare tra le lacrime e i singhiozzi che mi facevano male al petto. "Il mio Niall".

Morto. Lui non poteva esserlo. Ma quella freccia nel suo stomaco. E il suo corpo abbandonato... No, l'amore della mia vita non poteva essere morto.

Adesso sarebbe scoppiata la guerra, Niall era sparito e l'unica immagine che io avevo in testa era quella del mio biondo per terra.

E a me non restava che piangere sul pavimento freddo di villa Malik.

Era tutto sbagliato. Avevamo corso il rischio e avevamo ottenuto tutto quello. Saremmo dovuti scappare insieme e lasciare tutto come stava. Ma adesso era tutto sbagliato e decisamente troppo tardi.

Repulsione Attrattiva ◎Niall Horan◎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora