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Zoey

"Che ci facciamo qui?"
"Devo comprare alcune cose per il nostro appuntamento."
Un appuntamento in un supermercato aperto 24h su 24...non male come idea.
Calum prende una confezione di biscotti, degli orsetti gommosi, quattro lattine di Coca Cola e due pacchetti di patatine.
"Basta così caro?" sorride la donna anziana dietro il bancone, ed il moro annuisce in modo gentile, porgendole una banconota da dieci dollari.
"Buona serata." augura la donna, ed entrambi le sorridiamo prima di dirigerci verso l'auto.
"Ora la fase due."
"Fase due?"
"Pizza."
Scoppio a ridere, attenta a non far cadere nulla dalla busta di plastica.

"Tu sei matto." mugugno, quando scende a ritirare due pizze fumanti in una pizzeria fuori città.
"L'ultima fase, te lo assicuro." sorride, guidando verso la periferia.
Passiamo dieci minuti tra sguardi dolci, sorrisi mal contenuti, le parole della canzone che sta passando alla radio che fa da sottofondo al nostro amore silenzioso.
Ci fermiamo in quel che mi sembra un parco, ed un sorriso sincero si fa largo sul mio volto.
"So che avresti preferito la spiaggia ma...c'è un lago qua, ed è forse una delle cose che si avvicina di più. È una merda vero? Avrei fatto meglio a-"
Interrompo il suo straparlare baciandogli le labbra in riconoscenza.
"È tutto perfetto, Calum. Nessuno ha mai fatto questo per me."
"È così buio qui."
"Anche la notte più buia sarebbe luminosa con te al mio fianco." arrossisco, sentendo le sue mani cercare le mie.
"Andiamo al nostro appuntamento?" sorride, quel sorriso in grado di farmi mancare il fiato.
Annuisco stringendo la sua mano, mentre entrambi ci dirigiamo verso il prato verde, leggermente umido, poiché coperto da un leggero strato di rugiada.
Mangiamo la pizza parlando animatamente tra di noi, scambiandoci di tanto in tanto sguardi che ci fanno ridere.
Ci ritroviamo distesi, accucciati, a mangiare orsetti gommosi al chiaro di luna e ad osservare le stelle.
"Grazie per questo meraviglioso appuntamento." bisbiglio, non volendo disturbare la quiete che alberga tra di noi.
"Grazie a te per averlo reso meraviglioso." sussurra di rimando, baciandomi la fronte.
"Non so come spiegarlo ma...mi sento così bene tra le tue braccia lo sai? Come se fossero il mio posto." penso ad alta voce, guadagnandomi la sua attenzione.
"No lascia perdere, è una cosa stupida." continuo, stringendomi al suo cappotto, che odora così tanto di lui.
"Non è una cosa stupida, è una cosa dolce."
Riesco ad avvertire il suo respiro caldo sul mio collo mentre parla, una scarica di brividi quando posa le labbra calde sulla mia mascella.
"Ed io devo dirti una cosa."
Annuisco, incitandolo a continuare, sentendo il cuore scoppiare alle sue parole.

"So che stiamo insieme da tipo quattro giorni, ma io sono innamorato di te da praticamente sempre e...credo di amarti."

Questa serata non poteva essere più bella.

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