Epilogue

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"Allora Zoey?" chiese Mavis, appoggiata allo stipite della porta del bagno ancora chiuso.
"Io non ho il coraggio. Oh Dio." quasi urlò la mora, dall'altra parte, aprendo successivamente la porta con faccia pallida.
"Positivo." sussurrò  in un flebile sospiro, una parola smorzata che fece crescere lo stupore e la felicità nel petto di entrambe le ragazze.
"Non credi sia troppo presto? Insomma siamo sposati a malapena da sei mesi...e se mi lascia sola? Oh  cazzo Mavis, ti prego sto per scoppiare."  piagnucolò Zoey, facendosi stringere fra le braccia accoglienti della sua migliore amica.
Un po' difficile, a causa del pancione di quest'ultima che di giorno in giorno cresceva sempre di più.
"Quando ho detto ad Harry di aspettare un bambino lui ha iniziato ad amarmi più di prima, Calum farà lo stesso. Lui ama da matti i bambini, e pensa a quanto sarebbe felice nell'averne uno tutto suo." parlò piano Mavis, accarezzando il viso di Zoey.
"Ora chiamalo, digli di tornare qui e parlate. Mi farai sapere più tardi." ammiccò, prima di abbracciare di nuovo la sua migliore amica, arrancando poi verso la porta in legno chiaro.
"Ricordati che noi siamo qui, tesoro."

Calum e Zoey avevano acquistato una casa tutta per loro, al centro di New York.
Calum lavorava come primario di cardiologia al New York Hospital e Zoey faceva la maestra in una scuola elementare.
Il migliore amico di Calum, Luke, si era sposato con Michael circa tre anni prima e vivevano a pochi isolati distanti da loro. Avevano avuto una bambina, Grace, e la amavano da impazzire.
Mavis e Harry aspettavano un bambino, Rose ed Ashton avevano avuto due gemelli (una dolce compagnia per la piccola Sky che ormai aveva nove anni).
Andava tutto per il meglio.

Zoey sorrise, afferrando il suo cellulare e iniziò a comporre il numero che conosceva a memoria.
"Piccola hey, stavo prendendo un paio di cose nel supermercato dietro casa, arrivo subito." rise Calum, che stava giusto pagando un pacchetto di orsetti gommosi, uno di gocce di cioccolato e dei cereali.
"In realtà si, devo dirti una cosa. Importante." asserì velocemente, accarezzandosi in segno di protezione il ventre ancora piatto.
Sorrise quando il suo sguardo si rivolse verso il basso.
"È una cosa brutta?"
"Dipende dai punti di vista, amore."
-
"Cosa sta succedendo, Zoey?"
Calum arricciò lievemente il naso, socchiudendo gli occhi per intendere meglio il motivo dell'elevata ansia che si era insediata nel corpo di sua moglie.
"C-calum io." sussurrò solamente, abbassando lo sguardo.
Sotto l'espressione confusa del moro, si alzò dalla sedia in legno sulla quale era comodamente seduta, dirigendosi verso di lui.
Gli prese una mano, e sotto lo sguardo vigile e attento se la posò al centro della pancia, sospirando lievemente.
"Saresti disposto a crescere un marmocchio?" sorrise in modo nervoso, pronta ad una qualsiasi reazione dell'uomo.
"C-cosa? Mi stai dicendo che sei incinta?" balbettò dolcemente, sentendo gli occhi inumidirsi di lacrime felici.
"Come sei perspicace." lo apostrofò divertita, accarezzando il viso liscio e morbido.
"Quindi, stiamo per avere un bambino giusto?" chiese ancora, fissandole il ventre confuso.
"Già." mormorò Zoey, del tutto presa in contropiede quando due braccia talmente familiari la strinsero.
"Sono così felice, amore mio. Oh Dio, cazzo, avremo un bambino! Dobbiamo festeggiare, domani dipingeremo la cameretta, compreremo tanti giocattoli e tante cose graziose e-"
Zoey lo interruppe, ridendo spensierata, avvolgendogli il collo.
"Ti amo, lo sai?" chiese dolcemente, contro le sue labbra, e Calum sorrise poggiandole contro le sue, beandosi del sapore dolce e delicato.
"Lo so. Ti amo anche io." sussurrò, caricandosi la ragazza in braccio.
"Ora potremo giocare, noi due, parecchie volte." ghignò, appoggiandola sul letto, stendendosi accanto a lei e stringendola.
"Quanto sei coglione. Il solito coglione." rise e, cullata da quell'atmosfera così intima e dolce, il profumo del suo Calum, iniziò a sorridere sorniona.
Calum intanto le alzò lievemente il maglione che Zoey indossava, scoprendole il ventre, dove iniziò a premere lievi ed amorevoli baci.

"Ciao piccoletta, o piccoletto, qui è il tuo papà che parla. Lei...lei è la tua mamma. Siamo i tuoi genitori, e già ti amiamo da morire. Passo e chiudo."

Grazie per aver seguito questa storia di merda, grazie per l'appoggio, grazie per ogni singolo voto e commento.
Grazie davvero.
Ora continuerò Obligation, un'ennesima fanfiction su quel coglione di Calum Hood, se volete passarci mi farebbe piacere aw.
Grazie ancora, baci💕

-damncaluvm e She;; Calum Hood

She [complete]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora