Best friend || James Sirius Potter

27

Dominique P.O.V

Continuavo ad ammirarmi allo specchio, pronta a scorgere anche il minimo difetto e ad aggiustarlo.
Volevo essere perfetta, volevo che lei mi notasse, non solo come la ragazza di suo fratello, ma come Dominique Weasley, e magari chissà, si scoprirà a ricambiare i miei sentmenti.
Quando sentí la serratura del bagno scattare mi girai verso la porta, dalla quale uscí Melanie, sorridente come non mai.
Aveva addosso un semplice crop top color senape che le arrivava appena sopra l'ombelico, una gonna in jeans chiara a vita alta e un paio di zeppe senape non molto alte.
I suoi occhi grigi risaltavano tra la sua pelle chiara, sposandosi perfettamente con quei capelli al momento viola.
Era splendida.
"James non ti farà uscire da questa stanza. Sei una figa pazzesca" dissi, le notai poi i capelli
"Hai bisogno di una mano con i capelli?"
"Mi fai delle boxer braids, per favore?" Chiese sedendosi sul letto.
Una volta finita la mia opera d'arte finalmente scendo per accogliere i primi ospiti con Mel.

I primi  ad arrivare furono Frank e Alice.
Alice era davvero stupenda.
Indossava un vestito corto, azzurro, molto semplice e delle ballerine bianche. I capelli neri lasciati sciolti mettevano in risalto i suoi occhi verdi.
E anche Frank non era male.
Baciai il mio ragazzo e salutai con un abbraccio Alice, e il suo profumo di lavanda mi invase le narici.
Mi misi affianco a Frank che mi circondó le spalle con il braccio.

"Finalmente siete arrivati!" Esclamò Mel saltellando verso di noi, salutando Alice e Frank
"Wow Alice, sei una meraviglia con questo vestito" Esclamò.
E subito un senso di fastidio mi invase, ma lo respinsi subito, sapendo che Mel era al 100% etero e fidanzata.

"Scusatemi, ora vado a cercare quell'ameba di James, a dopo" la voce di Mel mi risveglió dai miei pensieri
"Aspetta, vengo anche io. Ti dispiace, tesoro?" Disse Frank guardandomi
"Oh, affatto" risposi "Alice, intanto mi aiuti a controllare che sia tutto apposto?"
"Va bene. Comunque hai fatto un ottimo lavoro con l'organizzazione a quanto vedo"
"Modestamente" dissi attaggiandomi un po', facendola ridire. 
La sua risata era come musica: cristallina, pura. Avrei potuto ascoltarle tutto il giorno senza mai stancarmi.
"Anche se devo ammettere che avevo in mente qualche altra cosetta, ma Roxanne è scomparsa improvvisamente.. l'hai mica vista?"
"No, ora che ci penso, è l'unica che non ho ancora visto" ammise guardandosi intorno confusa
"E di solito, è sempre in giro"
"Già... beh, dato che abbiamo del tempo prima che arrivino tutti e che si entri nel bel mezzo della festa... ti va del wiskey incendiario?" 

La festa si stava svolgendo perfettamente. Tutto era come doveva essere e non potevo che esserne felice. In più Alice era stata per la maggior parte della serata con me e questo non aveva fatto altro che migliorare il mio umore. Ad un certo punto, mentre ballavo con Alice e Rose vidi mio fratello arrivare barcollando verso di me
"Dom..inique? Venite a giocare al gioco della bo..ttiglia?" disse lentamente, prendendo respiri profondi tra una parola e l'altra.
"Louis, hai quattordici anni. Quanto hai bevuto?" chiesi rimproverandolo
"Ve..nite o no?" disse aggrottando le sopracciglia. Sospirai e chiamai Lucy, che stava passando da lì e le dissi di portare Louis in camera sua e cercare di farlo dormire.

Intanto Alice stava trascinando Rose verso il gruppetto di ragazzi che si era formato
"Hey Dom, vieni o no?" mi chiese, guardandomi con quegli occhi nei quali amavo perdermi
"certo!" esclamai seguendole.
Arrivata vicino all'accerchiata mi sedetti tra Nott e Alice
"Dominique, dato che sei la padrona di casa, credo tocchi a te per prima!" disse Margaret Thomas passandomi la bottiglia vuota di wiskey incendiario che afferrai prontamente. La adagiai a terra e prendendo un respiro profondo la girai.

ti prego... ti prego...

pensai chiudendo gli occhi
"oh, Frank! a quanto pare tua sorella e la tua ragazza devono limonare" commentò Nott, e in quel preciso istante il mio cuore sembrò esplodere.

Aprí gli occhi e il panico mi invase: era tutto vero. Non era come nella mia immaginazione, dove ero sicura di me stessa e lei ricambiava il mio sentimento. Questa era la realtà, tutto poteva andare storto da un momento all'altro.
Guardai prima il mio ragazzo, che sembrava del tutto indifferente alla cosa e poi Alice, che era rossa in viso e palesemente in imbarazzo. Il resto dei presenti ci guardava in attesa di una mia mossa. Stavo per avere una seria crisi di nervi, quando quell'angelo mancato della mia migliore amica sbraitó il mio nome "DOMI!"