Best friend || James Sirius Potter

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Dominique P.O.V

Dopo l'abbondante banchetto per il ritorno ad Hogwarts, io e Lou, la mia compagna di dormitorio, ci dirigemmo velocemente verso la biblioteca
"Diamine Lou, avresti potuto dirmelo sul treno che avevamo da scrivere 40 cm di pergamena di pozioni!" le urlai contro accellerando il passo
"beh, scusami se ti vai sempre a rintanare con i tuoi cugini in uno scompartimento a caso! E poi, se proprio ci tieni ad avere i compiti di tutte le materie ti conviene presentarti a lezione invece di andare in un corridoio appartato a limonare con il tuo ragazzo!" rispose lei a tono
"ti vergogni della mia famiglia?"
"Sí. Siete strani e rumorosi" disse schietta.
Alzai gli occhi al cielo e continuai a camminare verso la biblioteca

"Comunque non ho più un ragazzo" dissi guardando un punto a caso davanti a me

"tu e Frank vi siete lasciati?" domandò lei incredula

"beh sì. O meglio, io ho lasciato lui. Ci pensavo già da un po' di tempo, non era più lo stesso stare insieme, capisci cosa intendo?"

"Sì, certo. Sai la mia idea sulle relazioni:ci si conosce, ci si innamora, ci si mette insieme e tutto sembra come un sogno, ci si stanca l'uno dell'altro e si litiga e ci si lascia. Fine"

Sapevo della storia di Lou e di quanto l'amore l'avesse fatta stare male, e cercavo sempre di farle vedere il lato positivo delle cose, qualora mi si presentasse l'opportunità

"Non è vero. Ti ricordi di Victoire, mia sorella, e di Ted Lupin? Stanno insieme dal quinto anno di Victoire, e ora si sopportano a vicenda da ben sei anni e credimi, se vedessi come brillano i loro occhi quando si guardano capiresti che l'amore, quello vero, esiste. Solo non sempre quella di cui ti innamori è la persona giusta, ma non potrai mai saperlo se respingi tutti"

"Wow, Dominique, sei così poetica" fu il commento della castana. Alzai gli occhi al cielo consapevole che non avrebbe cambiato idea facilmente

"Hey Domi!" sentí la voce di Alice chiamarmi dal fondo del corridoio. Mi voltai di scatto, come un cane al richiamo del padrone, e la vidi, così bella e fragile, che mi faceva segno di fermarmi

"Ehm... Lou?" richiamai la mia compagna
"che vuoi, Dom?" chiese lei senza voltarsi
"devo parlare un attimo con Alice, tu vai avanti e inizia a scrivere. Ti raggiungo tra poco" dissi prima di dirigermi verso la grifondoro.

"Hey Alice!" esclamai sorridendole
"Tutto bene?" Domandò lei sedendosi sul pavimento di pietra
"Intendo, ora che tu e Frank vi siete lasciati?"
"Beh... presumo di sì. Non è stata una scelta facile, affatto. Ma se c'è una cosa che ho imparato da Melanie è che 'se smetterai mai di amare una persona, diglielo subito. Non sprecare né il suo, né il tuo tempo'"
"Wow, da quando Melanie è diventata una Buddah in miniatura?" Domandò lei sarcastica, ridacchiando alla sua stessa battuta in maniera adorabile "Comunque non ti biasimo, Domi. Credo tu abbia fatto la cosa giusta e abbia risparmiato dolore ad entrambi. Sei stata saggia" concluse
"Beh, grazie, Alice. Sei stata davvero genitle a venire a chiedermi come stessi. Ma ora dimmi, come sta Frank?" lei sospirò
"Frank è lo stesso idiota di sempre, e anche se soffrisse non lo darebbe a vedere. Sai, orgoglio grifondoro" disse indicando la dua cravatta rosso-oro. Risi
"Tu, Alice Longbottom, sei davvero qui per farmi una lezione sui grifondoro? Ma cherie, i miei nonni, mio padre, i miei zii, TUTTI i miei zii e due terzi dei miei cugini sono grifondoro. Conosco voi meglio di quanto voi conosciate voi stessi" dissi vantandomene alla grande
"Touché, ma sono io stessa una grifondoro, e conosco la mia casa alla perfezione. E comunque è la migliore" disse con fermezza
"ma smettila! Tutti sanno che la casa migliore è serpeverde, anche se non volete ammetterlo. È la casa con più classe, il nostro abbinamento di colori è impeccabile e abbiamo una vetrata che affaccia sul lago. Una vetrata che AFFACCIA SUL LAGO" evidenziai con enfasi io, che non volevo perdere quella 'battaglia' uscita dal nulla
"E noi grifondoro invece? Siamo-"

"casinisti e presuntuosi?"

"coraggiosi e sempre disposti ad aiutare il prossimo perché è giusto farlo"

"e qui ti sbagli!" disse Roxanne, facendo ingresso nel nostro campo visivo, affiancata da Amy

"Noi tassorosso siamo disposti ad aiutare il prossimo perché è giusto farlo. Voi lo fate per la gloria"

disse senza fermarsi, per poi
sparire dalla nostra vista indisturbata.

Io e Alice ci guardammo per un attimo prima di scoppiare a ridere non sapendo nemmeno bene per che cosa

"tua cugina è proprio forte" disse ridendo
"se per forte intendi strana, allora sì, molto forte!" esclamai

"Comunque, tornando a prima" disse smettendo di ridere, "noi grifondoro siamo i migliori"" disse solenne

"E questa tua constatazione deriva da..." chiesi in tono ironico

"Beh una delle migliori virtù è il coraggio... oh, ma che lo dico a fare a una serpeverde? Voi non avete idea di cosa sia il vero coraggio"

"Cosa? Mi prendi in giro?" esclamai

"Oh andiamo, Dominique! Ad esempio, l'altro giorno che è uscito l'obbligo di baciarmi te la sei data a gambe!" Ouch..

"Mi aveva chiamato Melanie!" dissi in mia difesa alzando le mani in aria "e poi, se davvero tu fossi così coraggiosa come dici, mi avresti baciata tu"

"ma l'obbligo era per te" rispose come se si aspettasse quella affermazione "ad esempio, ti sfido a baciarmi" continuò con un sorriso malandrino, così simile a quello di suo fratello.

Mi bloccai a fissarla, cercando di capire se fosse seria o meno. Mi mancò il respiro e spalancai gli occhi stupita. Non potevo farlo. Se l'avessi baciata mi sarei solamente illusa e ferita da sola, e non ne avevo le forze.

Perché per lei quel bacio era una sfida. Per me era qualcosa che avevo sperato così tanto che accadesse, e ora che mi si presentava l'occasione non riuscivo a coglierla.

Sorrisi "Sai, forse hai ragione" dissi alzandomi

"riguardo a cosa?" chiese alzandosi di scatto a sua volta

"Ci vediamo, Alice" dissi girando i tacchi e andando verso la biblioteca, con il cuore che sembrava appena essere stato stretto e strattonato.