"Kokabiel era uno degli angeli Guardiani di Dio, inviato sulla Terra per sorvegliare il popolo degli uomini. Durante uno dei suoi soggiorni sul globo, una donna mortale attirò la sua attenzione. Si trattava di una umile figlia di un coltivatore, che aveva un'anima gentile e tenace." Fece un respiro profondo e guardò il bambino che sedeva ai suoi piedi con occhi sognanti. Riprese a raccontare. "L'angelo rimase colpito dalla fermezza di un'anima così piccola, e fu colto dall'amore per lei. La visitava in sogno, finché un giorno, dominato dalla passione, le si mostrò. Dio allora si accorse del desiderio di Kokabiel verso la giovane donna, e gli impedì di ritornare sulla terra. A nulla servirono le parole del Vigilante: dio non gli permetteva di dare vita al suo amore. Kokabiel ribatteva: "Ma se anche gli uomini sono tuoi figli, come noi, perché non ci è concesso amarli?" Ma il volere del Creatore era chiaro. L'amore che l'angelo provava per la ragazza era bramosia, cupidigia e consacrazione. Non poteva continuare. L'adorazione delle creature celesti doveva essere completamente rivolta a Dio. Dopo molte suppliche, a Kokabiel venne data la possibilità di scegliere: il regno dei Cieli o la terra, Dio o la donna mortale. Il Guardiano scelse la donna." Aveva raccontato molte volte quella storia a suo figlio, ma ogni volta la stupiva il coraggio della creatura divina. Lasciare il paradiso per amore le sembrava un'azione sconsiderata, qualcosa che accade solo nelle leggende. Continuò il racconto. "Insieme a lui, altri fratelli lo seguirono cadendo dall'etere fino alla terra, unendosi ai propri amati. Il Paradiso allora, svuotato di parte delle sue schiere angeliche, fu attaccato da Lucifero e dai suoi demoni. Si diede inizio ad una terribile guerra tra gli inferi e i cieli, e teatro di battaglia fu la terra. Sette generali dei Grigori morirono, ma il loro sacrificio non fu vano: Satana venne ricacciato negli inferi, e la terra epurata da un violento diluvio." da qualche parte nella casa qualcuno sbatté una porta. "Aspettami un secondo" disse la donna alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso il piano di sopra. Dopo essersi fermata a metà delle scale gridò "Myria chiudi le porte e le finestre se no l'aria fa corrente, non ho tempo di ricomprare delle porte nuove!" Una voce squillante le rispose che lo avrebbe fatto subito. Robby era abituato a quello scambio di urla tra sua madre e sua sorella, credeva che fosse il loro modo di comunicare. "Dove eravamo rimasti" disse quando si fu riseduta. "Al diluvio" rispose il bambino. "Giusto." Riprese: "Dio con un diluvio aveva spazzato via qualsiasi forma di vita dalla superficie terrestre, epurando il globo dal peccato, mentre gli uomini si erano rifugiati sotto terra. Furono i Grigori, con le ultime forze rimaste loro, che prosciugarono parte dell'acqua, per permettere ai loro amati di ritornare a vivere sulla superficie. Il Signore, adirato per questo ennesimo atto in contrasto con i dettami divini li confinò nelle Valli della Terra fino al giorno del Giudizio Universale. Gli uomini allora si dispersero nel globo, e nacquero I Sette Regni." "Passarono molti secoli e il popolo della terra crebbe numeroso. Gli uomini riuscirono a costruire grandi città e innovazioni, anche grazie alle abilità che molti secoli addietro erano state insegnate ai loro padri dai Grigori, durante la Guerra Celeste. Accanto alla progenie degli uomini, intanto, cresceva la progenie degli angeli caduti, che si erano uniti alle donne umane." Robby istintivamente si toccò i due piccoli corni che gli spuntavano dalla testolina bionda, segno di un'antica progenie, divina e demoniaca. "In alcuni reami i figli dei Grigori e gli uomini vivevano in armonia, ma ben presto i thamieli, così venivano chiamati, iniziarono ad essere considerati esseri demoniaci, nati da una unione innaturale. Acciecati dalla paura e dall'egoismo alcuni re ingaggiarono una vera e propria persecuzione nei confronti di queste creature, che vennero incarcerate e poste in schiavitù. Fu così che si arrivò alla Guerra terrestre. Conclusivo fu l'intervento di Iritrya, una delle più antiche stirpi di thamieli, i quali scesero dalle loro montagne e si unirono all'Alleanza di Kokabiel, che proprio in nome di quell'amore che aveva guidato l'angelo caduto a legarsi alla donna mortale, combatteva per l'uguaglianza e la libertà delle razze. La guerra si concluse con la resa dei regni razzisti, e con la liberazione dei thamieli. Il concordato di pace ristabilì la pace e sancì che al governo di ciascun regno la famiglia reale fosse composta da un disendente dei Grigori e da un umano, in modo che entrambe le razze fossero rappresentate." Gli rivolse un sorriso raggiante "Fine"
Il bimbo rimase in silenzio per alcuni istanti, poi si alzò in piedi in modo goffo. "Mamma un giorno voglio andare a vedere il re e la regina" La donna lo accarezzò piano, sistemandogli la camicetta nei pantaloni. "Purtroppo non escono quasi mai dal castello Robby." Il bambino fece una smorfia e dopo aver dato un bacio volante alla mamma, corse fuori dalla piccola casetta fino alla cima di una collinetta che dava sul piccolo paese di contadini dove viveva. Arrivato sul punto più alto iniziò ad esercitarsi, come consuetudine, nel tiro dell'arco. Per un paio di volte colpì l'albero con il quale si esercitava, per i restanti colpi invece gli toccava correre giù dalla montagnetta a recuperare i dardi di legno che si era fabbricato con tanta cura. Il sole stava pigramente calando sui campi mentre le nuvole si tingevano di colori pastello quando il bambino notò con stupore delle sagome provenire da nord. Erano piccole macchie scure che si dirigevano velocemente verso il villaggio. Avevano attraversato la stradina di ghiaia bianca ed erano arrivati in pochi secondi alla staccionata che delimitava l'ingresso al paese. La curiosità del bambino si trasformò presto in orrore quando vide scaturire dalle mani di una delle macchioline fiamme azzurre che consumarono in pochi secondi le prime case del villaggio. Urla e confusione esplosero nelle case e gli Uomini Grigi, soldati a guardia di ogni provincia della Capitale, si riversarono sgomenti in strada brandendo le loro armi d'argento. Il panico si impossessò di Robby quando si rese conto di cosa stava accadendo. Si precipitò verso la sua casetta di legno. Percorse correndo alcune vie, inciampò e cadde a terra sbattendo il mento sulla strada di pietre, si tirò su in tempo per non essere calpestato da due Grigi. Uno portava al fianco uno spadone gigantesco, l'altro aveva un'ascia. Si rimise in piedi a fatica e continuò a camminare verso casa. Si appoggiò ad un'abitazione per riprendere fiato, ma pochi secondi dopo prese anch'essa fuoco. Si rimise a correre tenendosi il petto con le mani sporche di sangue. Il cuore gli martellava nel petto, quasi come volesse fuggire via dal suo corpo. Più Robby si avvicinava alla Piazza Principale più i cadaveri e la distruzione aumentavano. Ne riconobbe due in particolare: gli Uomini Grigi che poco prima gli erano sfrecciati di fianco giacevano morti sul ciglio della strada, ognuno con un grande buco nel petto. Le lacrime iniziarono a sgorgare incessanti dalle guance del bambino. Cercava di tenere lo sguardo fisso davanti a se', per evitare di incrociare quello spento di qualche altro corpo senza vita. Quando finalmente arrivò tossendo davanti alla sua abitazione la trovò in fiamme. Chiamò il nome di sua madre fino a quando la sua voce non si fece roca per il fumo e il pianto. Colpì con le sue piccole mani la porta di casa anche se il fuoco lo stava ormai raggiungendo. Continuò a gridare, sperando in qualche aiuto. Ma nessuno arrivò e la piccola anima del bambino venne divorata dalle fiamme demoniache blu. Silenziosamente come erano venuti, i quattro figli di Irin ripresero il loro cammino verso sud.
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Regalia of ruination
FantasyQuando gli angeli ribelli caddero sulla terra, dalla loro unione con le donne umane nacquero esseri dai poteri straordinari. Dopo secoli di guerre e sangue, nei sette regni domina la pace, ma un nuovo pericolo minaccia di far ricadere il mondo nel b...