Capitolo sette

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Il giorno dopo James si svegliò spaventato. Degli strilli provenivano dal letto di Remus. Raggiunse velocemente l'amico. Remus si divincolava nel letto, madido di sudore. -Remus! Remus! Svegliati!- disse, scrollandolo. In poco tempo anche Sirius e Peter furono svegli. Remus aveva i capelli biondo scuro bagnati fradici, piangeva mentre si lamentava nel letto.
-Vado a chiamare la McGrannit- disse James.
-N,no!- soffocò Remus -Non potrà fare un bel niente. Per f,favore aiutatemi a, a uscire dalla scuola!-.
James non lo ascoltò. In un baleno si trovò davanti all'ufficio della McGrannit, ansimante.
-Remus, in camera mia...- ansimò.
Quanto arrivarono in camera, Remus aveva vomitato oltre il letto.
-Signor Lupin, che succede?- disse la professoressa aiutandolo a alzarsi.
-A,andate via da me. V,via-.
-Che gli sta succedendo professoressa?- chiese Peter spaventato.
In poco tempo anche Franck Paciock si svegliò. La McGrannit gli ordinò di uscire immediatamente dalla stanza.
-Temo che Lupin sia un lupo mannaro- disse.
Sirius parve svenire. In poco tempo il preside, Silente, si trovava con loro vicino al letto.
-Dobbiamo portarlo fuori di qui-.
Lui e la McGrannit lo scortarono fuori da Hogwarts, lasciando James, Peter e Sirius spaventati all'interno della stanza.
-Credete che quello che ha detto la McGrannit sia vero?-chiese Peter, rabbrividendo.
-Temo proprio di sì. Sapete, ieri sera ho notato che c'era la luna piena- disse James.
Andarono in Sala Grande per fare colazione.
Le lezioni furono più tristi del solito. Nemmeno Sirius faceva confusione. Nel pomeriggio decisero di fare il lavoro che il professor Lumacorno aveva assegnato come compito fuori in giardino. Si accovacciarono all'ombra del faggio più grande e si misero all'opera. Pozioni era difficile anche senza Remus, ma ora che quest'ultimo non c'era (ed era di gran lunga il più intelligente) si rivelò assolutamente impossibile. Sirius rinunciò subito e si distese sull'erba verde.
Poco dopo seguirono il suo destino anche James e Peter.
-Bleah, Peter cosa è questa puzza?- disse Sirius tappandosi il naso.
-Non mi sono cambiato i calzini, questa mattina-.
Tutti e tre risero, dimenticando per un attimo il loro amico Remus.
Quando i tre si coricarono non avevano ancora avuto notizie dell'amico. James si concentrò lasciando libero il Boccino di Lily e cercando di acchiapparlo. Nella Sala Comune del Grifondoro Sirius rideva alle battute di un ragazzo che frequentava il Quinto anno, Arthur Wesley. Peter russava già profondamente quando la McGrannit entrò in camera sbattendo la porta.
-Seguitemi nel mio ufficio-.
I tre, assonnati e ancora in pigiama, seguirono la donna e, una volta nell'ufficio, si sedettero.
-La mia previsione si è rivelata esatta. Il signorino Lupin è un lupo mannaro. Ora si trova nella foresta proibita con il professor Silente-.
Sirius si ritrasse sulla sedia, James mugolò e Peter rabbrividì.
-Ora, lui, insomma... si è t,trasformato?- chiese Sirius dopo un lungo silenzio.
La professoressa annuì.
Quella notte James non riuscì a dormire. Continuava a pensare al suo amico, immaginandolo peloso e feroce. Si rigirò nel letto, estrasse un braccio da sotto il tepore delle coperte, e si asciugò gli zigomi bagnati.

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