Cammino nel corridoio sfrecciando tra gli armadietti verdi e le pareti bianche. Il silenzio incombe minaccioso. Ho sete. La sete mi controlla. Non sono io a pilotare i miei movimenti ma l ' instancabile ed inesauribile sete. All'improvviso trovo un gruppo di ragazzi davanti a me ma non mi fermo intimidita come farei normalmente. No. Continuo a correre velocissima. Hanno paura di me. Posso vedere la maschera di crudeltà che ho sul viso riflessa nei loro occhi mentre gli uccido.
Apro gli occhi. Ho il fiatone. Vedo la mia stanza luminosa e il mio letto candido. Un incubo. Il sole entra con forza attraverso le tende e mi brucia agli occhi. Mi alzo controvoglia. Mi chiedo se ho urlato nel sonno. Scendo al piano di sotto con aria stravolta. I miei familiari sono naturalmente svegli e attivi nonostante non abbiano dormito stanotte. Loro non dormono. Mia madre mi saluta calorosamente ma vedendo la mia espressione il sorriso le si spegne sulle labbra.
- Cosa ti è successo?
- Niente mamma...
Nel frattempo mio padre si precipita nella stanza con aria preoccupata... come sempre. Lui legge nel pensiero. Il mio pensiero non avrà tardato a giungere a lui. Probabilmente avrà visto il mio incubo già mentre lo stavo facendo. Anzi devo ringraziarlo per non aver detto nulla a mamma prima che se ne rendesse conto da sola.
Mi viene vicino e mi abbraccia fingendo il più bel sorriso sghembo che gli abbia mai visto fare.
- Buon Compleanno piccola mia - mi sussurra nell'orecchio.
Mi sfugge un sorriso e ricambio il suo abbraccio. Mia madre sembra rilassarsi ma so che è ancora preoccupata per me.
Cerco di non pensare al mio incubo e abbracciando anche lei mi dirigo verso la cucina dove, naturalmente, c'è zia Alice con un cappello da cuoco in testa che gesticola a gran velocità tra le padelle imbrattando tutto di farina.
-Cosa?! No! Non puoi vedere!
Mi caccia via dalla cucina.
La sento sussurrare su quanto sia estenuante non poter vedere il mio futuro e prevedere le mie azioni. So quanto la faccia innervosire e ciò mi fa divertire un sacco. Mi allontano ridendo.
- E allora come faccio a fare colazione? - domando ironica.
Poi mi torna in mente l'incubo e mi sento improvvisamente pervasa da una calorosa sensazione di pace e benessere. La tranquillità mi circonda e mi viene da essere allegra senza motivo. Mi giro verso la porta e vedo zio Jasper che mi scruta. Lo guardo storto e lui sorride divertito. Viene a darmi una pacca sulla spalla.
Nel frattempo zio Emmett si avvicina euforico.
- Come va diciottenne?
Tutto il resto della famiglia mi si stringe intorno. Dalla cucina si sente urlare:
- Eccomi qua! - e zia Alice arriva con in mano la mia torta piena di candeline. La posa sul tavolo sorridendo.
- Buon Compleanno Nessie!
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Midday
FanfictionE se la storia continuasse? E se Renesmee decidesse di prendere in mano la propria vita e cambiarla? Quanto può costare una decisione? La scelta che cambierà le loro vite per l'ennesima volta. La storia che si ripete. Il coraggio di un no. Si può s...