Renesmee

72 5 0
                                    

La pazienza sa sopportare ma la determinazione sa ottenere

********************************

"Chi brilla di luce propria è colui che vale davvero" dice sempre mia madre. Me lo ripete ogni giorno. "E tu, Renesmee, tu brilli di luce immensa. Sei arrivata fin qui da sola e con le tue forze continuerai ad andare avanti. La tua luce è frutto del tuo coraggio."
E ora è arrivato il mio momento, il momento di splendere. Ora sono veramente sola e posso affrontare i miei problemi senza l'aiuto di nessuno.

È passato un giorno dal mio compleanno e la Lancia è in ottime  condizioni. Ho passato tutto il giorno a ripulirla e a perfezionarla e ci ho messo molto poco a rimetterla in sesto.
Ho preso una decisione. Ieri non ho avuto il tempo di parlare con i miei genitori della promessa. Ma poco tempo fa gli ho sentiti parlare di una certa iscrizione. Hanno detto di avermi iscritta alla scuola di Forks per il giorno dopo il mio compleanno. Avrebbero voluto farmi una sorpresa per permettermi di conoscere il mondo degli umani.
Io voglio andarci a scuola. E ci andrò. Andrò con la mia nuova/vecchia macchina e imparerò a vivere con gli umani. Ho molto controllo di me e so di poter resistere alla sete.

Sono le sette e mezzo. Cerco una borsa da usare come zaino. È un pò vecchia ma ancora in buone condizioni. Prendo tutto ciò che potrebbe servirmi e faccio uscire la macchina. Mi dirigo verso la scuola. Non ho fatto colazione ma non ho molta fame e in questi giorni sono andata spesso a caccia. Mi accontenteró del pranzo in mensa.
Arrivo a scuola. Parcheggio la mia auto nell'affollato parcheggio. Scendo dall'auto e m'incammino verso l'edificio cercando di evitare tutti gli sguardi fissi su di me.
Entrata a scuola non riesco più a muovermi. Rimango impalata sulla soglia per dei minuti che mi sembrano attimi, osservando il brulicare di studenti che mi circonda. È qualcosa che non avevo mai visto in vita mia. Il passaggio di due ragazzi alle mie spalle mi riscuote riportandomi alla realtà.
- Fa attenzione! - mi urla uno dei due sbattendomi contro. Entrambi si mettono a ridere allontanandosi. Solo allora mi rendo conto dei tanti occhi che mi fissano interdetti. Il panico mi assale. Ho ereditato da mia madre la fobia del pubblico e dell'attenzione. Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e mi volto. Una ragazza dai bei lineamenti mi affianca e mi sorride. Ha degli occhi azzurri luminosissimi e dei capelli scuri raccolti in un goffo chignon. La pelle chiara è leggermente chiazzata da lentiggini che mettono in risalto il colore degli occhi.
-Ciao! Sono Helen! Ho visto che sei nuova di qui e pensavo  di poterti essere d'aiuto.
-Grazie, sei molto gentile. Non trovo la segreteria- sorrido alla mia salvatrice mentre gli sguardi indiscreti si spostano su altro lasciandomi libera di fare un sospiro di sollievo.

MiddayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora