Mentre da una parte nel mondo Andrea e Giuliano incontrarono Licia per caso, in un'altra parte sempre molto super random qualcuno mi chiese mi raccontare una storia. Sinceramente non ne avevo proprio voglia, però sapete com'è, non avevo niente di meglio da fare mentre il torrent finiva di scaricarsi e poi ho realizzato: quello era il mio momento. Il Destino, il Fato, un cavallo, qualcosa di mistico e onnipresente che governava le forze dell'universo mi stava dando l'opportunità che avevo sempre aspettato per risplendere ancor di più, per infangare ancora il nome di qualche persona e bearmi delle loro sventure.
E così una testolina riccia e nera trotterellava tranquilla per strada, intento nel tornare a casa da-
No, aspettate, non è così che inizia la storia.
Torniamo indietro. Rewind.
Supponiamo di immaginarci un tizio, un po' stempiato, un po' acciaccato, un po' –ato insomma. Beh, supponiamo anche che questo tizio anni e anni prima avesse avuto la poco brillante idea di aprire una fumetteria nella zona più sfigata e malfamata della città. Che genio, insomma, ma non è questo l'importante. In effetti – e stranamente, dobbiamo dire – la sua attività andava alla grande, cioè wow, chi se lo sarebbe mai aspettato, complimenti, magari riuscissi io a portare avanti un lavoro per guadagnarmi da vivere invece di fare il parassita a scrocco a casa di altra gente. AHAHAHAHAH ma chi prendiamo in giro, tutti vorremmo vivere gratis a scrocco e discapito di qualcun altro.
Così abbiamo detto che il Signor-Proprietario-Della-Fumetteria stava messo abbastanza bene col lavoro e teneva anche un fucile sotto il bancone per le evenienze; sapete, non si sa mai. Ma quindi cos'è che ha di tanto importante in questa storia da collegarlo al Tizio Trotterello di cui parlavamo prima?
Si dà il caso che il Signor-Proprietario-Della-Fumetteria non solo aveva, appunto, una fumetteria, con dei veri fumetti all'interno, ma aveva anche un ragazzo che gli lavorava lì perché lui non ne aveva più voglia e, ancor più importante e sconvolgente, aveva anche dei clienti. Davvero, davvero sconvolgente.
Uno di questi clienti un giorno arrivò con addosso un paio di occhiali da sole. Perché? Perché fuori c'era il sole.
In quello stesso momento il Ragazzo-Che-Lavorava-Nella-Fumetteria-Per-Il-Signor-Proprietario-Della-Fumetteria stava leggendo un fumetto mentre si trovava dietro il bancone della cassa. E sempre il Destino/Fato/cavallo decise proprio che in quel momento un raggio di sole avrebbe picchiato ardentemente attraverso le vetrate del negozio, battendo contro gli occhiali da sole del misterioso Signor-Cliente-Con-Gli-Occhiali-Da-Sole e producendo un'angolazione tale che il riflesso andò ad appiccare fuoco al fumetto del Ragazzo-Che-Lavorava-Nella-Fumetteria-Per-Il-Signor-Proprietario-Della-Fumetteria e lui stesso prese fuoco e iniziò a dimenarsi, a correre in giro, uscire dal negozio e rotolarsi per terra.
Andò in ospedale e di questo siamo certi perché un'ambulanza venne a prenderlo e si vocifera sia morto in quell'occasione, ma di questo non ci interessa.
Il Sigor-Proprietario-Della-Fumetteria fortunatamente non aveva perso la sua merce nel quasi incendio, ma aveva comunque perso uno schiavo sottopagato e a lui non era ritornata la voglia di lavorare; quindi come fare?
Ecco che per l'appunto passò il nostro ricciolino trottolino amoroso dudu dadada. Chi era codesta angelica figura benedetta mandata dal cielo?
Philip Orwell era la persona dall'anima più bella che sia mai esistita e non lo dico mica per via dei biscotti che mi ha sempre dato, no, la mia è un'opinione oggettiva.
Aveva ventidue anni, un cespuglio di ricci neri e due occhi azzurri da cucciolo; studiava Beni Culturali e proprio in quel momento, armato di maglioncino con le renne e zainetto in spalla, stava tornando a casa tutto sorridente, quando il Signor-Proprietario-Della-Fumetteria lo fermò.
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La gente fa cose
HumorMentre da una parte nel mondo Andrea e Giuliano incontrarono Licia per caso, in un'altra parte sempre molto super random qualcuno mi chiese mi raccontare una storia. Sinceramente non ne avevo proprio voglia, però sapete com'è, non avevo niente di me...