-Jacline sveglia! Devi andare a scuola!-
-ora arrivo,calmati!-
-se non ti muovi ti mando papà!-
mi rigirai nel etto,era settimana di piogge e temprali,il che mi metteva sempre sonno,figuriamoci poi se ho voglia di uscire e di andare a scuola,soprattutto oggi che ho la verifica di storia;purtroppo papà non me la dava vinta,mi prese la gamba e mi trascinò giù dal letto
-su vestiti e muviti,non voglio fannulloni in casa mia,guarda tua madre era una nota psicologa-
-prima che tu li mandassi il cervello in sten-by-
lui rise,ovviamente,io però risi ugualmente,ormai ero diventata come loro,con la mia famiglia normale e con gli altri una psicopatica da manicomio,era bello.
Camminavo nel viale alberato,gli alberi stavano facendo cadere le loro foglie,era autunno o almeno inizio autunno,le strade si riempivano di rosso,giallo e arancione,stava anche a fare freddo.Ero quasi arrivata a scuola e avevo tanto freddo,nella fretta mi ero scordata il cappotto che genio,mi sento prendere da dietro e stringere forte
-B BYRON!-
Lo sentii ridere e mi girai di scatto un pó nervosa
-spaventata?-
-piú che spaventata ho la paura degli idioti così come te-
-e dai...te l'ho già detto...sei la persona che amo,dai-
-Blah Blah Blah,che c'è hai guardato un film romantico e ora ne prendi le frasi?-
-Jacline...so che sei distaccata per il fatto delle famiglie però so cosa provi per me-
-odio,ti voglio solo come giocattolino ma non di più-
Li diedi delle patte leggere sulla testa e mi staccai da quel caldo abbraccio e corsi a scuola per non sentire freddo.Durante la lezione,ogni tanto mi guardava e mi accarezzava la gamba con un sorrisetto un pò pervertito e ogni volta li e la spostavo. Suonato l'intervallo mi prende la mano prima che io possa correre da un amica o altri e mi trascinò in uno stanzino
-Byron!ma santo dio apri quella porta!-
-no!-
-allora le persone cosi stupide esistono!-
-sarò stupido ma di qui non ci esci!-
-ma allora sei scemo come tuo padre-
- si-
-convinto tu,felici tutti...-
-Jacline...-
Mi accarezzò il viso dolcemente e si stava avvicinando pericolosamente a me e mentre indietreggiavo sbattei contro il muro
"È la mia fine,addio al mio resistere...scusa papà ma hai avuto ragione...certe persone s'innamorano di persone sbagliate..."
Mi lasciai baciare,lui ne fu felice e mi baciò più profondamente e io ricambiai e ci stacchiamo piano entrambi,lo guardai accarezzandoli il viso
-l'intervallo è f-finito...-
-lo so...-
Mi ribació tenendomi la mano ma stavolta mi staccai
-ora no...e soprattutto non qui...-
-e quando?lo sai che i tuoi non ti lasciano uscire la notte e che mio padre mi tiene d'occhio-
-lo troveremo un posto e un ora ma ora no...ti prego-
-okey...-
Uscimmo di li e aspettammo la fine dell'ora e ci separammo uno per andare a casa propria
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Gotham Family
FanfictionIn una città chiamata Gotham city,il malvagio Joker ha ceduto all'amore folle di Harley Quinn dando poi vita alla loro figlia,Jaclin,ella farà un incontro che li segnerà il destino,ovvero,Byron Wayne,figlio di Batman,che succederà fra I due? Come re...