28.

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Era passata una settimana e ancora, di Clary, nessuna notizia. Hunter tornò per l'ennesima volta in ospedale, era andato a casa perché necessitava un po' di risposo dopo tutte quelle notti in bianco. Una volta arrivato in ospedale, vide uscire un dottore dalla camera di Clary.

«Salve Dottore, ci sono novità?»

«Lei è...?»

«Il... fidanzato. Sono il fidanzato.»

«La signorina Cooper si è svegliata sta notte e ha chiesto di un certo Hunter. È Lei?»

«Sì.» disse Hunter. Si era svegliata e aveva chiesto di lui.

Il dottore gli fece cenno di entrare. Hunter entrò e chiuse la porta alle sue spalle. Vide Clary seduta sul suo letto, il volto era pallido, aveva una ferita in fronte.

«Ehi.» disse il ragazzo, felice di rivedere Clary dopo una settimana.

«Ehi.» rispose lei sorridendo a stento.

«Come ti senti?»

«Così...» fece un altro sorriso sforzato. «Chi altro è venuto? Katherine? Matthew? Katherine deve sapere quello che è successo, e anche Matthew... Per favore, chiamali.»

Hunter rimase sconvolto, non ricordava ciò che le aveva fatto Katherine?

«Clary... Sai come sei finita qui?»

«Certo. Sono svenuta.»

«Clary... Sei qui da una settimana. Per colpa di... Katherine.»

Ci fu un momento di silenzio. Clary non riusciva a capire cosa stesse succedendo.

«Ti racconterò tutto quando sarà necessario, per ora devi solo pensare a riposare e non affaticarti troppo. Matthew è venuto e poi è andato via.»

«Grandioso.»

«Dovresti mangiare qualcosa.»

«Ho già mangiato qualche ora fa... Senti, Hunter, raccontami ciò che è successo, per favore...»

E ad un tratto, qualcuno bussò alla porta ed entrò, sorridendo.

Katherine.

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