-Come fai a vergognarti di te stesso, tu fai quello che vuoi e basta, fregatene dei giudizi, se Matilda e Simon ti vogliono bene veramente, ti accetteranno per quello che sei-
Disse Sara, senza sapere quello che stava dicendo, ancora bagnata dalla pioggia che cadeva sempre più veloce e camminando normalmente.
Logan fece una faccia tra lo stranita e lo sconvolto, e rimase senza parole. Sara non aveva detto nulla di molto importante o esagerato, ma sembrava che a lui fossero veramente entrate nel cuore, ma per non ammetterlo, disse semplicemente:
-Beh, ciao ...Sara, no? Ciao Sara, spero di rincontranti presto, beh si, frequentiamo la stessa classe quindi ci rivedremo, spero potremmo diventare amici, a presto-
Fece un cenno sulla testa e fuggì dall'altra parte.
Logan fece qualche passo, si controllò un attimo in giro ed entrò in una casa. Mentre si stava asciugando le scarpe sul tappeto iniziarono a sentirsi delle urla:
-Dove sei stato, eh, maledetto?- il padre di Logan aveva accolto il ragazzo furioso e arrabbiato. Si scaraventò su Logan tirandogli un grosso ceffone sulla guancia rossa e bagnata.
-A cantare?A suonare? Indovina cosa ho trovato in camera tua, idiota!- Ringhiò il padre, indicando una chitarra appoggiata al divano. Il padre prese lo strumento e lo buttò per terra, rompendolo. Logan corse in camera sua, e di nascosto da tutti e da tutto, pianse. Pianse molto, si stese sul letto e si addormentò.
Il giorno dopo, a scuola, Sara entrò in classe e notò un nuovo ragazzo, che chiacchierava con Logan. Doveva essere Simon. Quest'ultimo aveva i capelli decisamente ovunque, riccissimi e scombinatissimi e un naso storto che, tuttavia, lo rendeva ammiccante.
Logan saluta Sara con un cenno e Matilda guarda prima Logan per capire chi stesse salutando, si gira verso Sara e la guarda torva, appiccicandosi a Logan come se volesse farla ingelosire.
In classe entrò una professoressa, una nuova, a quanto pare. Si presentò, era un insegnante di spagnolo ed era molto simpatica, e soprattutto molto bella, siccome tutti i ragazzi della classe sembravano seguire la lezione per la prima volta.
Durante l'intervallo Betta chiese a Sara se volesse studiare da lei, e ovviamente rispose di sì, siccome voleva stringere una buona amicizia almeno con una persona.
Sara si chiedeva come aveva fatto dopo soli 4 giorni di scuola ad essere già stata invitata da una Ragazza, evidentemente Betta era come Sara, entrambe avevano difficoltà a trovare nuove amicizie, e adesso che si erano incontrate avrebbero formato la coppia perfetta.
Una volta tornata a casa Sara aspetto le quattro ansiosa prima di poter andare a casa della sua amica, e quando arrivò il momento, si precipitò fuori dalla porta, sbattendola, ah sì, e salutando la madre.
Mentre Sara girovagava per strada alla ricerca di Via Girasoli n. 16, si ritrovò davanti a una villa enorme. Dalle sbarre del cancello riuscì a intravedere una grande piscina e un boschetto, e dopo il giardino una grande casa con almeno 3 piani e terrazzo. Una casa anche ben decorata, con le edere che calavano dal balcone e due grossi girasoli all'ingresso. Un momento, girasoli? Guardandosi un attimo intorno Sara si rese conto di esser finita proprio in Via Girasoli, le venne un grosso dubbio è guardo il numero civico. Era proprio 16! Sara rifletté un attimo su quello che aveva appena visto, non avrebbe mai pensato che Betta potesse avere una villa enorme, ma siccome c'era anche il suo cognome nel citofono decise di citofonare e di abbandonare i suoi pensieri.
Il cancella si aprì con un enorme rapidità e un maggiordomo la accolse e la porto sino alla stanza di Betta. Con lei c'era anche Camilla, la ragazza coi lunghi capelli rossi.
-Ciao Sara, finalmente! Lei è Camilla, l'hai vista l'altro giorno- esclamò Betta.
Sara era ancora più felice, per lei il numero delle amicizie che avrebbe fatto equivaleva alla sua felicità.
Camilla era una ragazza piuttosto semplice, una 'Tipa' un po' menefreghista, una ragazza, a dirla breve, che non aveva affatto voglia di studiare, e questo si capì da subito, quando prima ancor di aprir libro, disse:
-Sentite ragazze, ma al posto di studiare, parliamo un po' dei fatti nostri, così , per legarci di più-
Betta annuì subito, e poi guardò Sara con aria di domanda, per chiederle se fosse d'accordo. Beh, di certo Sara non poteva opporsi, ci avrebbe fatto proprio una brutta figura. Si sedettero in cerchio, e la prima a parlare fu Camilla, che fece una domanda piuttosto...complicata:
-Voi percaso sapere cosa significa essere innamorati? No perché io credo proprio di esserlo, ma ho bisogno di una spalla amica per capirlo. Allora, cosa mi dite!-
Le ragazze si guardarono negli occhi per un secondo, si rivolsero a Camilla eh....
Cosa rispondono le ragazze a Camilla? Di chi si è innamorata quest'ultima? Come saranno i prossimi giorni di Sara a Lecce?
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High School's Teenagers
RomanceSara entra in quella scuola pensando che sarà tutto normale. E invece si ritroverà davanti ad amori, emozioni, sofferenze, urli di gioia, urli di dolore, pianti, sorrisi, amicizie, contrasti,bugie, discriminazioni, battaglie. Come sarà la vita di Sa...