Capitolo 7

6 0 0
                                    

-Qualcuno mi vuole rispondere?-
La Poggiardi si avvicinò sinistra alla cattedra, si guardò intorno e poi notò una foto in mano di Sara. Nessuno potrebbe descrivere la sue espressione quando la vide, gliela strappò di mano e per un momento non urlava il cognome di Camilla.
Alla fine dell'intervallo, Betta e Camilla guardarono Sara con aria sospetta, poiché lei era molto abbattuta e perché la Poggiardi stava per cominciare un lungo discorso.
Sara non poteva permettere che Camilla fosse sospesa e Matilda avesse vinto, eppure...
La Poggiardi guardò Camilla mal intenzionalmente, sfilò la foto dalla sua tasca e la mostrò a tutta la classe. Dopo le urla di rabbia della professoressa, i pianti di disperazione di Camilla e i sogghigni di Matilda, arrivò la frase fatidica:
-Naturalmente vi aspetta la sospensione, Ursi- disse con freddezza la Poggiardi -Ah, e non potrà fare il lavoro di coppia-
Camilla guardò la Poggiardi con aria di odio puro, ma le lacrime sul suo volto continuavano a scivolare.
Logan alzò la mano e chiese con chi avrebbe dovuto fare il lavoro e la Poggiardi rispondò che se non avrebbe trovato un compagno disponibile l'avrebbe dovuto fare da solo.
Matilda sapeva che prima o poi sarebbe stata disponibile, poiché aveva ordinato a Lola di sentirsi ammalata durante il mese.
A quanto pare Lola non osava disubbidire ai suoi ordini, siccome dopo pochi secondi si vide la sua mano alzata:
-Professoressa, non mi sento molto bene da ieri. Probabilmente ho la febbre e per il resto della settimana non verrò e non so se potrò fare il lavoro-
Disse imitando una voce rauca e indossando il cappotto.
Tutta la classe aveva capito che era un altro dei piani geniali di Matilda, e che come al solito sarebbe finito con la sua vittoria. Nessuno osava dire qualcosa, siccome ognuno sapeva come si sarebbe potuta vendicare Matilda.
La professoresse pensò di aver avuto un'idea geniale e mise Logan e Matilda insieme.
Sara aveva cercato di convincere la Poggiardi che la foto era assolutamente falsa ma non c'era riuscita, poiché il mostro aveva un assurda fiducia in Matilda.
A fine lezione Betta e Sara corsero da Camilla, che era già in corridoio a testa bassa.
Sara spiegò cos'era successo realmente a Camilla, ma lei non fece altro che versare una lacrima in più e correre nel cortile della scuola.
Là si rannicchiò e si nascose.
Le sue amiche la raggiunsero e lei, tra singhiozzi e lacrime, parlò:
-Matilda mi ha preso di mira dal primo giorno che sono arrivata- disse - sa che Logan mi piace e lei non fa altro che provocarmi e minacciarmi-
Betta si inginocchiò e la abbracciò forte. Sara restò a guardare la scena , ma con decisione affermò: Questa storia finirà Camilla, te lo prometto-
Quel giorno Sara sarebbe dovuta andare a pallavolo, ma preferì restare a casa.
A un certo punto il telefono squillò. Era un numero sconosciuto, Sara lo guardò per qualche secondo e poi rispose.
-Pronto?
-Sara sono Roberto, ho avuto il tuo numero da Elisabetta. Come ci organizziamo per il lavoro?-
Sara avrebbe avuto pallavolo il giorno successivo e non avrebbe potuto saltarla di nuovo, mentre il giorno successivo era sabato e non voleva sprecarlo per studiare.
-Va bene. Vediamoci tra 10 minuti al parco in via Salesiani.-
I dieci minuti passarono in fretta ma Sara era ancora sdraiata sul suo letto a fissare il muro e pensare.
Si stava quasi per addormentare, ma sentì la suoneria del suo telefono con volume massimo.
Con fatica si alzò dal letto, e dopo un lungo stiracchiamento posò lo sguardo sul telefono. Era Roberto, ma siccome non aveva voglia di rispondere si preparò e si diresse velocemente verso il parco.
Appena arrivata Roberto la vide e gli fece un cenno di saluto da lontano. Il pomeriggio proseguì molto bene, Roberto era molto saggio e intelligente e Sara si trovava molto bene. In lui però aveva trovato insicurezza e timidezza. Probabilmente aveva fatica a socializzare e a inserirsi. Apparte tutto, era un ragazzo molto dolce e simpatico.
Il giorno dopo, a scuola, chi aveva finito il lavorò lo consegnò. Naturalmente Matilda e Logan si erano visti ma non avevano concluso un bel niente.
A fine ora, il gruppo degli amici di Logan stava incoraggiando Simon ad andare alla cattedra dalla Professoressa di Spagnolo, Gloria Natali. Simon si avvicinò lentamente sulla soglia della porta, dove era appostata Gloria. Quest'ultima era molto bella e aveva una voce così sottile e candida che evidentemente aveva fatto innamorare Simon.
Si avvicinò e chiese se avrebbe potuto fare lezioni private con lui. Si inventò di non essere bravo in spagnolo, e che avrebbe dovuto migliorare siccome da Grande avrebbe voluto visitare l'America Latina e la Spagna stessa. L'insegnante sembrava un po' sorpresa da quella richiesta, ma sembrava non aver capito che Simon ci stesse provando anche se praticamente neanche una pecora non si sarebbe accorta che gli occhi di Simon si trasformavano a cuoricino ogni volta che la vedevano.
Simon tornò al suo banco felice e sorridente, e con allegria esclamò a tutto il suo gruppo:
-Ha detto 'forse'!-
Il sorriso a trenta denti di Logan, di Diego e di Lucas (gli altri amici) si trasformò in una lamentela.
Simon disse ancora:
-Cosa c'è? Ha detto che mi fará sapere.-
Nonostante tutto, Logan gli diede un batti cinque e via.
Dall'altra parte della classe, intanto, si notava un banco vuoto, completamente vuoto. Era il banco di Camilla. Camilla non sarebbe andata a scuola per due settimane a causa della sospensione.
Dopo altre tre lunghe ore la campanella suonò. Sara uscì dalla classe da sola perché Betta stava sistemando i libri. Sara notò un caos in corridoio e alcuni ragazzi che si accerchiavano e altri che si allontanavano. E delle urla. E molte urla, urla di insulti e di offese. Gente in coro stava gridando -RICCHIONE!FROCIO!-
Sara si avvicinò un attimo per capire chi fosse la vittima, e appena la vide chiuse gli occhi e abbassò lo sguardo. Riguardo quella povera creatura, pensando al mondo di oggi, pensando alla società di oggi, alla generazione di oggi. Pensando in quale mondo fosse capitata. Cos'altro sarebbe successo in quella scuola? Chi è la vittima di tutti quegli insulti?

High School's TeenagersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora