Capitolo 4

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Il mio carattere? Difficile da descrivere.
Iniziamo dal principio: parecchi anni fa ero una ragazza molto dolce, che non si faceva problemi a fare complimenti. Ero gentile e generosa, anche con chi non lo era con me. Mettevo la felicità degli altri, prima ancora della mia, credendo che fosse la cosa migliore. Non mi importava come stavo io, l'importante erano gli altri. Ben presto me ne pentii. Se fino ad allora avevo creduto di aver tanti amici, arrivò il momento in cui mi  resi conto che ero sola. La gente incominciò a prendersi gioco di me, a sfruttarmi, così dopo anni di insulti, mai ricevuti direttamente ma solamente alle spalle, decisi di cambiare e diventare la persona che sono ora.
Cambiai per me stessa e per la mia voglia di dimostrare al mondo chi fossi io realmente.
Sono una ragazza molto solare, che si arrabbia facilmente, ma il più delle volte faccio finta di niente.
Alcune esperienze mi hanno trasformata nella persona che sono oggi: una ragazza stronza con il brutto difetto di dire sempre ciò che pensa, senza pensare alle conseguenze. Mi fido difficilmente delle persone.
Nessuno mi conosce realmente.
La storia che mi porto dietro delle volte mi fa sentire spaesata e terribilmente sola, proprio per questo ho il difetto di affezionarmi troppo velocemente alle persone.
Dò sempre una seconda opportunità alle persone, ma non per lo stesso errore, e per questo a volte ci sto fin troppo male.
Amo i temporali e la pioggia.
Il mio sport preferito è il calcio, ma purtroppo per un problema  ai legamenti non ho potuto praticarlo.
Suono violino e pianoforte, e amo cantare.
Mi piace il buio e amo scrivere. 
Inizialmente ero una ragazza che parlava tanto alle spalle di chiunque, ma crescendo e vivendo certe esperienze sulla mia pelle, ora la considero una cosa inutile ed infantile, quindi se devo dire qualcosa a qualcuno, lo faccio senza troppi problemi. Ci tengo a mettere in chiaro le cose fin da subito per non avere incomprensioni in futuro.
Divento amica di chiunque, ma solo poche persone le seguo realmente. Mi piace creare nuovi legami, ma odio quando si spezzano. Di errori ne ho fatti e ne faccio tanti, ma non ho rimpianti.
Spesso rimango illusa/delusa, ma mi rialzo più forte di prima, sempre.  In testa ho delle idee tutte mie, ed essendo una ragazza molto orgogliosa e fiera di me per ciò che sono diventata col passare del tempo, è difficile farmi cambiare pensiero. Non sono la tipa che molla facilmente o che rinuncia solamente perché le cose sono difficili, ma sono in grado di rendermi conto quando sto nella parte del torto e quando devo chiedere scusa.  Esteriormente non mi sono mai piaciuta. Ho sempre avuto le amiche intorno a me che consideravo belle, con dei lineamenti perfetti, e questo mi ha sempre abbassato l'autostima. Nel momento dello sviluppo, inoltre, come se non bastasse ho avuto un periodo che ho chiamato "acne a mille", in cui ero veramente inguardabile. Mi facevo schifo da sola.
Il mio giudizio estetico ora? Ho imparato a fregarmene di quello che pensa la gente. Mi piaccio per come sono interiormente, il resto lascio correre. Credo che la gente sia sempre pronta a giudicare, quindi tanto vale stare male per critiche di persone che nemmeno ti conoscono.
Ringrazio, oggi, chi mi ha usata, chi mi ha detto "ti voglio bene" credendoci, e chi invece l'ha fatto per i suoi sporchi comodi, per chi mi ha detto che sarebbe rimasto e poi mi ha lasciata sola. Ringrazio chi mi ha criticata, mi ha pugnalata alle spalle, perché senza queste persone io non sarei la persona che sono e, probabilmente, non saprei apprezzarmi per la ragazza di ora.
Ho capito che ne è valsa la pena, di tutte quelle volte in cui è sempre andato tutto storto, di quelle volte che succedeva l'opposto di ciò che mi aspettavo. Tutte le delusioni, le mancate attenzioni, quelle porte in faccia, quei pianti durati ore. Ne è valsa la pena.
È sempre stato così, non arriva nulla quando aspetti con ansia, come i treni che non arrivano mai in orario, ma quando smetti di aspettare. E fidatevi se vi dico che, così, arriveranno i momenti "giusti", quelli del "ne è valsa la pena", proprio mentre smettere di aspettare e avrete quasi perduto la speranza.
Non c'è un momento in cui non sorrida, e solo due persone mi hanno vista piangere realmente. Credo, infatti, che spesso un sorriso sia la soluzione a qualsiasi problema, e a volte un semplice sorriso è l'unica arma che abbiamo per affrontare il nemico.
Eh beh, brevemente vi ho descritto il mostro che avete davanti: piacere, sono Anna Galbusera.

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