6. capitolo VI

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Andammo a casa mia. Era un piccolo appartamento: soggiorno e cucina erano un ambiente unico, una camera da letto, un bagno.
Le feci segno di accomodarsi; così fece, sedendosi su una delle sedie che si trovavano intorno al tavolo. Mi sedetti anch'io di fronte a lei.
«Vuoi parlarne?» Chiesi con calma prendendole una mano. La ritrasse subito, impaurita. «Non ti faccio del male. - dissi dolcemente -Possiamo anche stare in silenzio, non devi sentirti costretta a raccontare.»

«Perché mi hai portata qui? Non sai niente di me, potrei essere pericolosa.»
«Sono pronta a correre il rischio, - la interruppi io e lei sorrise. - sono pronta a correre il rischio se la ricompensa è quel bel sorriso che ti ritrovi.»
Era più rilassata adesso e un lieve rossore si impadronì delle sue guance. Quanto era carina.

«Cosa fai, ci provi?» rise, contagiandomi. Non sembrava un'idea poi così terribile, ma in quel momento ciò che mi preoccupava di più era quel livido.
Non imparo mai: "pensa prima di agire", non lo feci. Mi alzai in piedi e le andai vicino. Ancora una volta la zona violacea aveva catturato la mia attenzione. La sfiorai col dorso delle dita e il suo respiro le si bloccò in gola. Scesi lentamente lungo la linea delle labbra e col pollice la seguii. Sentii i suoi occhi su di me. Incrociammo gli sguardi.

«Perché?» quasi mi fu impossibile udire.
«Non importa, parla con me. Se non ora, poi, ma parla con me. Io ci sono.» Ero partita, era ovvio.
«Non voglio farti precipitare nella voragine con me. Lascia che vada via,- si spostò - sono una calamita per guai.» Si avviò alla porta.
«Ti aspetterò, - quasi urlai - ti aspetterò al solito posto. Non mi arrendo facilmente, voglio che tu lo sappia.»
Fissò la porta per un po' dandomi le spalle, poi andò via. "Non mi arrendo facilmente", ripetei tra me e me. Ne valeva la pena, ne ero sicura.

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La mattina seguente ero all'università. Avrei dovuto seguire per due ore storia dell'arte medievale, ma non ne avevo proprio voglia, infatti, passai la lezione tra un pensiero e l'altro. Mi venne in mente che non le avevo chiesto il nome, non ancora.

Un messaggio."Sei impegnata, Jauregui?" era Dinah. Mi guardai intorno e notai che la pausa era vicina, ne avrei approfittato per sgattaiolare via.
"Dieci minuti e mi libero. Dove sei? Ti raggiungo." le risposi.
La vibrazione attirò nuovamente la mia attenzione: "Solito. Sono con Normani, non ha corsi oggi."

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«Dinah Jane Hansen le sembra il caso di saltare la scuola?» dissi all'orecchio della ragazza facendola sussultare.
«Tu devi essere pazza! Ricordami perché siamo sue amiche, - chiese a Normani che rideva dall'altra parte - anzi ricordatemi perché sono vostra amica! Avresti potuto provocarmi un infarto.» ritornò composta.
«Non essere drammatica, DJ.» scherzò la ragazza accanto, sfoggiando uno dei suoi affascinanti sorrisi.

Normani, un color rame: un marrone che tende al rosso. Potrei dire che è una persona positiva, stabile. Dal marrone derivano le sue alte capacità lavorative, le quali si fondono con la voglia di vincere e la fiducia in se stessa che provengono, invece, dal rosso. È sensuale, poi, inutile negarlo, altra caratterista del colore della terra. Sì, credo sia un bel rame.

«Perché non sei a scuola? È l'ultimo anno, dovresti stare attenta.» chiesi in modo altezzoso.
«Perché non sei a lezione? È il primo anno, dovresti stare attenta.»
«Touché.- Alzai le mani in segno di resa - Ad ogni modo, a cosa devo questo incontro?»
«Ci mancavi. - scherzò Normani - È da sabato sera che non ti fai sentire, eravamo quasi preoccupate. È successo qualcosa?»
«Nulla di particolare.» Mentii e me lo si leggeva in faccia. Non sono mai stata brava a mentire.
«Ti conosciamo da troppo tempo per crederti, Lauren. - ecco Dinah con il suo sopracciglio alzato - Te lo richiedo con calma l'ultima volta, è successo qualcosa?»
Sospirai, era inutile proseguire con la sceneggiata «Non posso nascondervi nulla a quanto pare... L'ho rivista.»

Mi guardarono attonite. E adesso come glielo spiego?

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A/N: HOLAA! Eccovi il sesto capitolo! Cosa fa Lauren? Ci prova?
Ci leggiamo al settimo! :3

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