4. capitolo IV

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Quella giornata passò più lenta del solito, almeno per me fu così. Inutile negarlo, volevo che il tempo passasse velocemente. Volevo rivederla.
Fortunatamente, non dovevo frequentare corsi all'università, avrei avuto tutta la mattina libera.

Per cena ordinai cinese. Non avevo voglia di cucinare: era in quei momenti che mi mancava la cucina di mia madre. Dopo una doccia calda, mi misi comoda e ripresi la lettura del libro che, ormai, avevo quasi concluso. La mia concentrazione, però, non era delle migliori quella sera. I miei pensieri erano rivolti all'immagine di quella ragazza.

Riflettendoci non era per niente spiacevole, tutt'altro. Gli occhi li conoscete. I capelli, invece, erano lunghi e mossi, scuri, che le incorniciavano il viso alla perfezione. Aveva un nasino molto carino: l'ho visto arricciarsi diverse volte. E le labbra, le labbra. E il sorriso, il sorriso. Mi fermo qui.
Non sembrava un tipo atletico. Poco più bassa di me, era minuta, esile, ma non passava inosservata.

Scossi la testa. La mia era semplicemente curiosità, ma non volevo farmi trasportare troppo.

Il sonno non tardò ad arrivare quella notte. Ero semplicemente serena e mi lasciai andare tra le braccia di Morfeo.

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Quando la sveglia suonò, erano esattamente le 8:00 del mattino. Procrastinai. So essere abbastanza pigra. Ripresi a dormire, ma il cellulare squillò.

«Cosa?»
«Buongiorno anche a te, ti ho svegliata?»
«Tranquilla, che succede?»
«Ascolta, sto andando alla caffetteria vicino al tuo appartamento, e, siccome mi avevi detto di non aver corsi oggi, ti va di raggiungermi?»
«Va bene. Dammi trenta minuti e sono da te.»

Mi trascinai fuori dalle lenzuola e mi preparai per la colazione con Dinah. Una volta pronta, presi la tracolla, le chiavi, il cellulare e mi avviai. Mi aspettava seduta ad un tavolino e aveva lo sguardo fisso sullo schermo dell'iPhone: probabilmente stava postando qualcosa su Twitter.

Mi avvicinai e ci salutammo. Una volta seduta decidemmo di ordinare: cornetto e cappuccino per me, un classico; waffles con cioccolato e spremuta d'arancia per lei.

«Ho conosciuto una persona.» dissi addentando la mia colazione.
Probabilmente, ero stata troppo diretta: Dinah quasi si strozzava. Risi alla sua reazione e allora aggiunsi: «Intendevo che, semplicemente, ho fatto conoscenza, credo, con una ragazza al parco.»
«È carina?» ammiccò.
«Ti prego, non cominciare. Non conosco neanche il suo nome, in realtà.»
«E allora di cosa stiamo parlando?» alzò un sopracciglio con un'espressione che non riuscii a decifrare o, forse, non volevo.

Una volta finita la colazione decidemmo di fare un giro lì intorno. Il tempo passato con Dinah è sempre piacevole. Mi trovo molto bene con lei, seppure, spesso, può sembrare una bambina dispettosa.

Se ve lo state chiedendo, lei è di colore giallo, secondo me: il colore dell'energia. È una persona estroversa, cordiale. La si distingue tra la folla. Devo anche aggiungere, però, che sa essere "matura"per la sua età, nelle giuste situazioni: altra caratteristica del giallo, un dei colori della saggezza.

Ci dividemmo poco prima di pranzo. Erano le 13:05 quando tornai a casa e cominciai a cucinare pasta asciutta. Mangiai abbastanza velocemente e decisi di studiare un po', ma il tempo passava e la mia mente era altrove: seduta sulla panchina accanto alla sconosciuta.

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Mi avviai al parco. Dovevo sapere se era lì o, comunque, se mi avrebbe raggiunta. Una volta arrivata aspettai. Aspettai e aspettai ancora. Non so quanto tempo passò prima di rassegnarmi al fatto che quel giorno non ci saremmo incontrate.

Senza spiegazione alcuna mi sentivo come presa in giro. So che non ce ne era motivo. Non eravamo amiche, non mi aveva dato alcun appuntamento, eppure, ci ero rimasta male, come se mi avesse dato buca. Perché ci tenevo così tanto?
Ad ogni modo tornai a casa di cattivo umore. Ma in cosa speravo?

"Chissà come sta? Come mai non c'era oggi al parco? Sarà successo qualcosa? Quando la rivedrò? La rivedrò?" 
Dovevo smetterla.

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A/N: Yo! Ecco il quarto capitolo! Che ne pensate, Lauren ha ragione a credere che Dinah è un colore giallo? Inoltre, la Jauregui rivedrà la ragazza del parco? Ci leggiamo al prossimo! 
Un abbraccio :P

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